UNA MOSTRA A CIELO APERTO

Una mostra a cielo aperto, visitabile 24 ore su 24: l’ideale in tempi di Covid-19. Un’idea curiosa quella del curatore e artista Gianni Politi (Roma, 1986), nata ai tempi del primo lock-down trascorso nello studio in via dei Rutoli, una strada nel cuore del quartiere romano di San Lorenzo che sbuca su via di Porta Labicana, davanti alle Mura Aureliane. Politi ha osservato a lungo quelle mura, per quasi tre anni, e oggi ha deciso di tramutarle in un supporto in grado di accogliere le opere di 19 colleghi. Il risultato è un’unica grande opera da concepire come un mosaico dedicato a Roma.

INSIEME, A CURA DI GIANNI POLITI

Insieme è il titolo dell’originale mostra – a cura dello stesso Politi, con il coordinamento di Matteo D’Aloja – che sarà liberamente visitabile fino al 30 novembre 2020. L’iniziativa nasce non soltanto per esprimere la forza della città di Roma, ma anche per arricchirne il fermento culturale. Tutto ciò è stato reso possibile grazie ad un dialogo tra due concetti cronologicamente distanti, ma colmi di argomenti da raccontare, da confrontare: passato e presente, storia e contemporaneità.

Assaël Micol, Untitled, Dimensioni variabili

«Appropriarsi di un luogo ha sempre avuto il sapore romantico della scorribanda», secondo Gianni Politi. «Quando gli artisti lo hanno fatto negli anni Sessanta e Settanta erano spinti da una necessità che oggi sentiamo presente. Sono naturali cicli della storia. Lavorando oramai da dieci anni nel quartiere di San Lorenzo, all’ombra delle Mura Aureliane, ho smesso di viverle come un monumento cercando di dialogarci come un mezzo per parlare di arte contemporanea: le Mura diventano mura. Sono una perfetta metafora dell’atteggiamento necessario da assumere in tempi incerti e complessi come questi, dove gli artisti sono moralmente chiamati a parlare».

I loro nomi sono: Maurizio Altieri, José Angelino, Micol Assaël, Elisabetta Benassi, Joanne Burke, Alessandro Cicoria, Stanislao Di Giugno, Rä di Martino, Giuseppe Gallo. E ancora: Vostok Lake, Emiliano Maggi, Marta Mancini, Andrea Mauti, Nunzio, Lulù Nuti, Alessandro Piangiamore, Gianni Politi, Pietro Ruffo, Delfina Scarpa. 

L’opera di Gianni Politi

Ciascun artista ha offerto un contributo particolare: The Wall, per esempio, è il camioncino bianco di Elisabetta Benassi che evoca un furgoncino rimasto per lungo tempo parcheggiato davanti alle Mura; Alessandro Piangiamore, invece, ha riempito un buco di materiale fluorescente, mentre Micol Assaël ha nascosto una coppia di dadi in una fessura degli antichi mattoni. Assai significativo è inoltre l’intervento di Lulù Nuti che stringe in un abbraccio simbolico le opere degli altri artisti per mezzo di due braccia metalliche. Da non tralasciare, i due grandi dipinti astratti di Delfina Scarpa (Orto 1) e di Marta Mancini (Senza Titolo, Febbraio).

UNA SFIDA CONTRO LE INTEMPERIE

In ogni caso, tutti gli artisti, di Roma, hanno pensato ad un’opera che potesse sfidare le intemperie ed un luogo assolutamente privo di protezioni. D’altro canto, affascinante è il fatto che quelle stesse opere potranno essere ammirate secondo diverse luci: del giorno e della notte. Infine, Insieme è una collettiva che si presta ad essere vista anche due volte a distanza di tempo, allo scopo di percepire il mutamento dei lavori. Al termine della mostra, infatti, le opere potranno presentarsi uguali a come sono state installate all’inizio, danneggiate o alterate.

 

INFORMAZIONI

Insieme

Mostra a cura di Gianni Politi

Coordinamento delle immagini di Matteo d’Aloja

Dal 22 Ottobre al 30 Novembre 2020

Via di Porta Labicana

Mura Aureliane

Libera fruizione

https://ghella.com/it/insieme