Arrivano le bombole “sospese” per la Campania. Dopo il tampone sospeso (sul modello del caffè donato per i poveri) al Rione Sanità nel cuore di Napoli, ecco che in una delle regioni in zona rossa più in emergenza si escogitano soluzioni. Per far fronte al problema sempre più grave della mancanza di ossigeno per i pazienti Covid.

La autorità portuali

È così che i subacquei mettono a disposizione delle farmacie di Napoli le loro bombole per le immersioni. “La Capitaneria di porto ci ha contattati offrendoci un aiuto sostanzioso – dice all’Ansa Paolo Monorchio, responsabile della Croce rossa di Napoli -. Sono bombole messe a disposizione di chi ha realmente bisogno, per fronteggiare emergenze, non come meccanismo ordinario”.

Croce Rossa sotto pressione

La Croce Rossa riceve “quotidianamente numerose richieste di aiuto perché ci sono persone che hanno bisogno di ossigeno e non sanno come fare”. “Soprattutto nelle fasce orarie serali – afferma – che sono quelle in cui peggiorano le condizioni”. Da giorni si ripetono gli appelli a restituire le bombole vuote, se non se ne ha bisogno, così da poter garantire aiuti.

Necessità anche per chi si cura a casa

“Le farmacie, in genere, ne hanno una quantità limitata, allo stesso tempo è aumentata la richiesta con l’aumento delle persone che si curano a casa – spiega Monorchio – ed ora in molti non le restituiscono per paura di averne bisogno e rimanere senza”. Per poter avere la bombola di ossigeno, si ricorda, sono necessarie la prescrizione dello specialista o del medico curante.

I dati della Campania

Mercoledì 18 novembre risultavano in Campania 3.657 nuovi casi di coronavirus, di cui 430 sintomatici, su 23.479 tamponi eseguiti. La percentuale dei contagi sui test scende al 15,5%. Un dato in calo rispetto agli ultimi due giorni. Sono state 75 le nuove vittime censite dall’unità di crisi, ma si tratta di decessi avvenuti nell’arco delle ultime due settimane. Il totale dei decessi sale così a 1.160. I nuovi guariti sono 1.169. Su base regionale, l’unità di crisi segnala che sono occupati 200 posti letto di terapia intensiva sui 656 disponibili. Quelli di degenza Covid occupati sono 2.259, su un totale di 3.160 a disposizione (inclusi quelli della sanità privata).