Questa settimana la rubrica di Velvet Mag “In Libreria” consiglia 5 novità editoriali: il nuovo romanzo di Donato Carrisi sul filo della suspence; Cremonini non solo cantautore ma scrittore di sé e del mondo; i segreti del viver bene “alla giapponese”; una storia di gatti a Venezia, la città più incantata di tutte; riflessioni, liriche e pensieri sul cibo e sul vino.

Io sono l’abisso di Donato Carrisi (Longanesi)

Sono le cinque meno dieci esatte. Il lago s’intravede all’orizzonte: è una lunga linea di grafite, nera e argento. L’uomo che pulisce sta per iniziare una giornata scandita dalla raccolta della spazzatura. Non prova ribrezzo per il suo lavoro, anzi: sa che è necessario. E sa che è proprio in ciò che le persone gettano via che si celano i più profondi segreti. E lui sa interpretarli. E sa come usarli. Perché anche lui nasconde un segreto. L’uomo che pulisce vive seguendo abitudini e ritmi ormai consolidati, con l’eccezione di rare ma memorabili serate speciali. Quello che non sa è che entro poche ore la sua vita ordinata sarà stravolta dall’incontro con la ragazzina col ciuffo viola…

Let them talk di Cesare Cremonini (Mondadori)
Cesare Cremonini è stato, fino a questo libro, uno dei misteri meglio custoditi della musica italiana. Di lui conoscevamo soprattutto le canzoni, l’ironia e la riservatezza. Perciò “Let them talk. Ogni canzone è una storia”, è un piccolo miracolo, almeno per il suo (enorme) pubblico. In queste pagine finalmente “si espone”, ma lo fa svelandosi con estro inafferrabile, come nel suo stile. Disseminando la scrittura di indizi, di tessere che a poco a poco compongono il mosaico della sua personalità. Sì, perché il fascino di Cremonini sta anche nelle sue contraddizioni, un bambino introverso fino alle lacrime ma allo stesso tempo accentratore, esibizionista, già votato allo spettacolo.

L’arte giapponese di vivere bene e a lungo di Jo Peters (Newton Compton)
Con le sue radici che attin­gono al pensiero buddi­sta, la cultura giapponese è nota per un approccio sincero e consapevole alla vita. Dall’ikigai (trovare il proprio scopo) all’ike­bana (l’arte della composizione floreale), dalla cerimonia del tè al kintsugi (la tecnica di riparazione della ceramica con l’oro): la filo­sofia nipponica offre degli esempi di straordinaria saggezza. L’armo­nia con il mondo circostante è il segreto di una routine quotidiana fatta di momenti che possono trasformarsi in gesti utili a mi­gliorare sé stessi. Basta compiere ogni giorno una piccola azione per sentirsi connessi con l’ener­gia del cosmo. Ecco dunque una preziosa guida ai segreti della terra del Sol Levante e un alleato indispensabi­le per vivere una vita ricca, gioio­sa e riflessiva.

Il gatto che viaggiava in vaporetto di Stefano Medas (Sperling & Kupfer)
A casa Stefano ha sempre avuto ben più di un gatto: dai trovatelli che cercavano rifugio a quelli che sua madre dipingeva sui sassi e sulle tele. Quando era bambino, lei gli raccontò che Venezia, quella città che conosceva solo dalle fotografie, dove al posto delle strade c’erano i canali e al posto delle automobili le barche, era un luogo magico per i gatti, perché lì potevano trovare tutto il pesce che volevano e vivere tranquilli, lontani dai pericoli di ogni altra città, accuditi con amore dagli abitanti. A quell’epoca ce n’erano ancora a migliaia, che giravano liberi per le calli e nei campi. Quando la vita lo ha portato a lavorare proprio lì, Venezia è diventata per Stefano una dimensione quotidiana, insieme ai gatti che la popolano. C’è quello che ogni giorno prende il vaporetto numero 1 per andare dall’Arsenale alla Salute; ci sono quelli accuditi dalle ultime mame dei gati, le gattare.

Pantagruel – La filosofia del cibo e del vino (La nave di Teseo)
Un viaggio nel mondo del cibo e del vino come non se ne vedono spesso. Un viaggio forse anche azzardato, fatto di inedite commistioni. Fatto cioè di racconti, riflessioni, ricordi, proclami e prese di posizione, fatto di liriche suggestioni e specifiche competenze. Un modo di “pensare” il cibo e il vino che questo secondo numero di Pantagruel ha voluto provocatoriamente proporre combinando il semplice e il complesso, l’ingenuo e l’ironico, l’ardita speculazione con la prudente descrizione. Combinando altresì le parole alle immagini di una fotografa che, del mondo del cibo e del vino, sa mostrarci quel che esso, forse, non sa di essere; ma più intensamente lo agita dall’interno. Un volume che attrarrà e incuriosirà tutti gli operatori del settore.