Sette album pubblicati, oltre vent’anni di carriera per un’amicizia nata sui banchi di scuola, una dozzina di dischi di platino ottenuti per la vendita di diversi singoli, tre partecipazioni al Festival di Sanremo. Potremmo continuare a sciorinare i numeri del successo di questo duo di poco più che quarantenni (appunto!) ma basta citare i titoli di canzoni come “Per dimenticare”, “Svegliarsi la mattina”, “Semplicemente” per capire subito che stiamo parlando degli Zero Assoluto.
Dopo un’assenza dalle scene musicali durata circa quattro anni, Matteo Maffucci e Thomas De Gasperi sono tornati più forti che mai, con la loro musica orecchiabile e immediatamente cantabile, e i testi che parlano di quotidianità, delle semplici cose che caratterizzano la vita di ciascuno di noi.
Perché la capacità di sintonizzarsi con la normalità di ogni giorno, con le abitudini che abbiamo, con i gesti che tutti facciamo o le parole che pronunciamo, è sempre stata la loro caratteristica vincente, che troviamo anche nei due nuovi singoli lanciati in queste settimane: “Fuori noi”, scritta in collaborazione con Gazzelle, e “Cialde”, composta a sei mani con Colapesce.
La verità è che il nostro lockdown è stato reso più leggero dalle loro incursioni su Instagram, quando ci proponevano, insieme a una serie di colleghi illustri, le loro canzoni più famose: sono nati così gli Smart Live, che ci hanno permesso di ascoltare versioni riarrangiate di “È così che va” featuring Lorenzo Fragola, “Magari meno” con Shade, “Meglio così” featuring Nina Zilli, “Appena prima di partire” con Galeffi e tanti altri artisti. Ne parliamo con Matteo Maffucci.
Diciamo che il lockdown ha aumentato il desiderio, che nutrivamo da tempo, di tornare a fare musica. Tutto il tempo speso a cercare di riempire le ore durante il primo lockdown ha di sicuro accelerato il processo: quando abbiamo deciso di realizzare gli Smart Live tutte le sere, proponendo sulla nostra pagina Instagram le nostre canzoni più famose spesso con artisti amici, ci siamo resi conto di quanta voglia avesse la gente di ascoltare brani nuovi. Quindi sì, la chiusura imposta dal Covid ci ha smosso qualcosa.
Ci siamo conosciuti un paio di anni fa. Flavio (Flavio Bruno Pardini è il nome di battesimo di Gazzelle, ndr) ci ha invitati al suo concerto al Pala Atlantico a Roma ed è nata subito una bella amicizia. Scrivere insieme è stato abbastanza naturale, spontaneo. Quando c’è stima reciproca, una passione in comune e la voglia di trascorrere del tempo insieme, la scrittura diventa un atto quasi necessario. Con Flavio abbiamo scritto anche altre canzoni che a breve vedranno la luce.
Sì, saranno incluse in questo nostro nuovo lavoro che è un “Best of” con tutti nostri successi: ci saranno delle collaborazioni, dei featuring realizzati con una serie di artisti che ci piacciono, e un po’ di inediti che faremo uscire nelle prossime settimane. Sarà un lavoro molto corposo, ci stiamo lavorando proprio in questi giorni, stiamo realizzando i brani: l’obiettivo principale ora è quello di avere costanza nelle uscite. Abbiamo proprio voglia di proporre canzoni nuove con costanza. Appena sarà pronto il disco, lo faremo uscire.
Oggi la musica è liquida, si ascolta in streaming. Il disco è una sorta di feticcio, un oggetto che ti piace conservare in casa: ad esempio io adoro comprare la musica che abbia un supporto fisico. Credo però che oggi sia molto più edificante uscire con un vinile, sia da un punto di vista sonoro (pur con tutte le sue imperfezioni ha un suono più bello e caldo) che dal punto di vista artistico.
Assolutamente sì! Superati i quattro anni in cui non avevamo pubblicato nulla di nuovo, ci siamo resi conto che le nostre canzoni sono rimaste molto nel cuore della gente. Quando le canzoni vanno bene, difficilmente muoiono. Quel passato è molto pesante per noi, ma tornare con una nuova canzone è stato un momento veramente di grande felicità, che ci ha fatto perdere tutta la paura dell’attesa, che poi fa aumentare anche l’ansia dei risultati. I nostri due singoli stanno andando benissimo, grazie al cielo, siamo davvero contenti e anche un po’ stupiti! Non sapevamo come sarebbe andata, nel mondo della musica quattro anni di assenza sono come millenni di storia.
È stato incredibile, per 35 giorni consecutivi abbiamo messo una canzone a sera, e il 95% sono stati brani di successo che abbiamo fatto uscire durante questi anni. Non ci ricordavamo nemmeno noi conto di quanti fossero!
Sono un grande fan di tutte le canzoni belle aldilà del genere. Il nostro modo di fare musica non strizza l’occhio a questo tipo di sonorità perché non ci appartengono, non siamo quel mondo lì, siamo un mondo più suonato. Però ci sono un sacco di esempi di musica trap che amiamo, il reggaeton forse un po’ di meno, sarà una questione generazionale….
Un’urgenza, e come tutte le cose urgenti è di conseguenza anche un grande divertimento. È la cosa che ci spinge ancora oggi a scrivere canzoni nuove.
Non c’è nessuna strategia. Le persone con cui collaboriamo sono innanzitutto nostri amici, e poi trovo che ci sia una grandissima somiglianza tra la nostra musica e il mondo indie di oggi, sia nel modo di scrivere che nelle sonorità. Per noi è quindi logico collaborare con artisti a noi vicini in qualche modo.
Non direi invidia. Oggi c’è proprio un nuovo modo di lavorare intorno al mondo della musica, noi abbiamo accettato il cambio dall’analogico al digitale con grande tranquillità. Trovo che queste nuove piattaforme digitali, questo nuovo modo di raccontare la musica, creino da una parte una grandissima concorrenza perché è enorme la mole di nuova musica che esce, ma è anche un modo incredibile per farsi notare dal pubblico. Quando noi eravamo piccoli il problema era trovare qualcuno che credesse in noi, oggi si può partire da solo e giocarsi la partita nel mondo della musica.
Ci piace, è il nostro mondo musicale, e da sempre la scena romana offre quel qualcosa in più che ha poi la capacità di diffondersi ovunque. Una grande parte del nuovo modo di fare pop è romano, nasce da Roma in qualche modo, e ne siamo orgogliosi.
Entro gennaio mi farebbe piacere uscire con un pezzo nuovo, ma non ti dico ancora se sarà un featuring o un pezzo nostro!
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