Brutto risveglio all’alba di oggi 7 dicembre per una parte dei toscani. L’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia ha registrato una scossa di terremoto di magnitudo 3.2 nel nord ovest della regione, tra le vallate della Lunigiana e della Garfagnana. Il sisma, a una profondità di 6 chilometri, si è manifestato alle 5:55, pochi minuti, dunque, prima delle 6 del mattino. I comuni più vicini all’epicentro sono Casola in Lunigiana (Massa), Minucciano (Lucca) e Piazza al Serchio (Lucca). Tutta l’Italia è una zona sismica di rilievo, in particolare per quanto riguarda la dorsale appenninica ma non solo.
Giorni di scosse in varie parti d’Italia
Questo terremoto segue infatti, di soli cinque giorni, il sisma che ha scatenato momenti di paura sul mare: a Pozzuoli e a Napoli. Una scossa era stata rilevata alle 20.23 del 2 dicembre a cinque chilometri dalla cittadina campana, nel cuore della zona flegrea, a soli due chilometri di profondità. Per questo motivo, come tutti i fenomeni legati al bradisismo, la scossa, di lieve entità (magnitudo 1,8), è stata avvertita con forza dalla popolazione di Pozzuoli. Ma non solo. Anche dagli abitanti dei comuni vicini e dei quartieri della zona ovest di Napoli.
Il sisma in zona Flegrea
Il terremoto, inoltre, si è avvertito distintamente ai piani alti di abitazioni della zona di Arco felice e Rione Toiano. Ed è stato preceduto da un forte boato. Nella zona flegrea è in corso da alcuni mesi uno sciame sismico collegato alla ripresa del bradisismo. Non si sono verificati particolari danni. A preoccupare i residenti è stato soprattutto il boato che è stato avvertito poco prima della scossa. In quel momento, fra l’altro, su Pozzuoli e zone limitrofe si stava abbattendo un forte temporale. Il sindaco di Pozzuoli, Vincenzo Figliolia, ha ricordato alla popolazione che “dal 2012 il Dipartimento Nazionale di Protezione Civile ha elevato il livello di allerta vulcanica dei Campi Flegrei da verde a gialla”.
Colpita anche la Calabria
Il sisma è stato avvertito anche nella vicina Bacoli; il sindaco, Josi Gerardo Della Ragione, ha comunicato che la situazione è costantemente monitorata dalla Protezione Civile e dall’Ingv. Sempre il 2 dicembre, nel tardo pomeriggio, due scosse di terremoto, la prima di magnitudo 3.6 e la seconda di 2.5, sono state registrate tra le 19.19 e le 19.36, a Dinami, nel Vibonese, al confine con la provincia di Reggio Calabria. Le scosse, in particolare la prima, sono state avvertite dalla popolazione. Alcune persone sono uscite in strada nel timore di crolli ma allo stato non vengono segnalati danni a persone o cose.