Sabato 5 dicembre 2020, ha riaperto il suggestivo Museo Oceanografico di Montecarlo. Per visitarlo è obbligatorio osservare una serie di misure di sicurezza anti covid-19. Per ottemperare alle attuali normative di contingentamento il Museo Oceanografico, solitamente in grado di ospitare fino a 1400 visitatori, ha ridotto le entrate del 50%. Gli ospiti sono invitati ad acquistare il biglietto sul sito internet del museo. Per festeggiare la riapertura del Museo arriva anche l’iniziativa “Adotta un pesce”. L’adozione di un pesce vi permetterà di beneficiare dell’accesso illimitato al Museo Oceanografico di Monaco per la durata di un anno e ottenere un certificato di adozione, la carta d’identità dell’animale e un aggiornamento continuo durante tutto il periodo.

Inoltre tra gli eventi a cui è possibile assistere all’interno del Museo Oceanografico, al di là della classica visita, ci sono: l’ immersione virtuale nella grande barriera corallina e la scoperta dell’Escape Game, un viaggio spazio-temporale a bordo della Principessa Alice II, la famosa nave laboratorio del Principe Alberto I.

Il Museo Oceanografico di Montecarlo fu ideato dal Principe Alberto I, trisavolo del Principe Alberto II di Monaco e veglia sugli oceani da più di un secolo

La struttura museale custodisce più di seimila esemplari presenti nel loro habitat naturale, attraverso un centinaio di bacini. Nel Museo Oceanografico di Montecarlo i visitatori possono scoprire le stupefacenti specie del Mediterraneo. Ma anche la varietà della fauna della barriera corallina e persino un impressionante laghetto con gli squali.

Tra le animazioni del Tempio del Mare ci sono l’effetto suono e luci della sala della Balena, il bacino tattile per sentire gli aculei di un riccio di mare o toccare una stella marina e il bacino per accarezzare gli squali. Insomma un’esperienza davvero indimenticabile! La spettacolare attrazione ImmerSEAve 360° permetterà di vivere una sensazionale immersione, senza maschera né boccaglio!

Da non perdere, il gabinetto delle curiosità del mondo marino, con vetrinette e mobili-biblioteche antichi nei quali convivono modellini, scafandri, scheletri e fossili

Tra i migliori elementi di questa splendida area, c’è lo scafandro di Klingert (1797) e un orso bianco impagliato proveniente dalla costa ovest della Groenlandia. Dai fregi sulle facciate a quelli delle sale, il mondo marino sovrasta tutta l’architettura del Museo Oceanografico di Montecarlo. Dalla sua inaugurazione del 29 marzo 1910, questo Tempio del Mare, spicca come un punto riferimento a livello internazionale e si prefigge di amare e tutelare gli oceani.

Gli Acquari del Museo Oceanografico di Montecarlo

La zona tropicale svela al visitatore la vita movimentata della barriera corallina e dei suoi abitanti dalle forme e dai colori ammalianti. Vi imbatterete in squali e piranha, potrete osservare i pesci pagliaccio e i temibili pesci pietra dagli aculei letali. Potrete ammirare l’affettuoso pesce cofano oppure gli strani ippocampi. L’ immersione conta più di 200 varietà di invertebrati da scoprire nelle vasche del Mediterraneo, un mare che racchiude tesori insospettati. Sono presenti il polipo intelligente, le inquietanti murene e il balletto rilassante delle meduse.

Il Museo

La Sala della Balena e la Sala Albert vi condurranno in un viaggio alla scoperta dell’oceanografia attraverso varie specie imbalsamate, alcune fotografie e documenti d’archivio, dei modellini e degli scheletri di mammiferi marini. Il settore Oceanomania è il più grande laboratorio di curiosità sul mondo marino, opera dell’artista Mark Dion. Più di 1000 oggetti provenienti dalle collezioni del Museo oceanografico sono in mostra su una superficie di 180 m2. Tra queste: fossili, chimere, scafandri, libri preziosi.

La Storia del Museo Oceanografico di Montecarlo

Marinaio e precursore dell’oceanografia, il Principe Alberto I si avvicinò ai viaggi e alle scienze fin dalla più tenera età e diresse ventotto campagne scientifiche. Dedicò quindi la maggior parte della sua vita allo studio degli oceani. Per dare slancio e prestigio all’oceanografia, scienza ancora poco conosciuta agli inizi del XX secolo, il Principe decise di dedicarle una fondazione, l’Istituto Oceanografico. Questa fondazione, nata nel 1906, si suddivide in due enti: il Museo Oceanografico di Monaco e la Casa degli Oceani di Parigi. A bordo di imbarcazioni sempre più sofisticate, l’Hirondelle, la Princesse Alice, la seconda Princesse Alice e la seconda Hirondelle,  Alberto I percorse il Mediterraneo, si spinse fino alle Azzorre e tentò l’avventura artica nella zona dello Spitzbe.

Il Museo Oceanografico di Montecarlo, fedele alla volontà del suo fondatore di “racchiudere sotto lo stesso prisma le due forze trainanti della civiltà: l’Arte e la Scienza”, si è anche aperto all’arte contemporanea. Ha ospitato infatti alcune mostre di assoluto prestigio, come quelle realizzate con gli artisti Damien Hirst, Huang Yong Ping, Mark Dion, Marc Quinn o, più recentemente, Philippe Pasqua.

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