Nelle prime frenetiche ore in cui il vaccino anti Covid del gruppo internazionale Pfizer-BioNTech comincia a essere distribuito in GranBretagna, scienziati e dirigenti europei, di qua dalla Manica, provano un brivido lungo la schiena. L’Ema (European medicines agency), l’agenzia che autorizza farmaci, medicinali e vaccini a livello di Unione europea, ha subito un pesante attacco informatico ai propri database. Nel mirino i dati sul vaccino Pfizer.

L’avvertimento dell’Interpol

È già scattata un’indagine “in stretta collaborazione con le forze dell’ordine e le altre entità pertinenti”, ha affermato in una nota l’Ema. L’agenzia ha sede ad Amsterdam, in Olanda, e gli hacker, i pirati informatici, l’hanno presa di mira con un piano studiato attentamente. Nei giorni scorsi l’Interpol – l’organizzazione internazionale della polizia criminale – aveva lanciato un allarme su possibili furti e contraffazioni del vaccino anti-Covid.

Fase molto delicata

Ora il timore è che ciò sia accaduto davvero e in modo grave. Gli investigatori cercano di far luce al più presto sull’accaduto. Nei prossimi giorni l’Ema dovrà pronunciarsi sull’autorizzazione alla somministrazione di almeno due candidati vaccini contro il coronavirus. La fase che tutta Europa attraversa è talmente delicata che nessuno può permettersi passi falsi. Dal canto suo il gruppo tedesco BioNTech ha confermato che i dati relativi al vaccino sviluppato con Pfizer sono stati consultati illegalmente.

Il comunicato Pfizer-BioNTech

Questo, appunto, a seguito dell’attacco informatico al regolatore europeo dei medicinali. “Siamo stati informati dall’Agenzia europea per i medicinali che l’Agenzia è stata oggetto di un attacco informatico – si legge nel comunicato congiunto di Pfizer e BioNTech -. Alcuni documenti relativi alla presentazione normativa per Pfizer e al candidato vaccino sono stati oggetto di accesso illegale“. Il comunicato spiega inoltre che “è importante sottolineare che né il sistema BioNTech né quello di Pfizer sono stati violati in relazione a questo incidente”. Si tratta di una rassicurazione importante sebbene non del tutto tranquillizzante. Sia Pfizer che BioNTech, comunque, precisano di non avere “conoscenza dei dati personali che sarebbero stati violati”. E l’agenzia europea del farmaco che ha subito la violazione dei dati? Ad Amsterdam si trincerano dietro un diplomatico no comment. L’Ema non ha fornito ulteriori dettagli sull’attacco.