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Macron positivo al Covid, Berlusconi: “Pronto a vaccinarmi”. Renzi e Conte: la sfida dei duellanti

Il Coronavirus e le strategie dei politici

La pandemia di Covid sta mettendo a dura prova tutti, nessuno escluso. Il virus non guarda a potere e prestigio e colpisce anche i capi di Stato. In Francia il presidente Macron, risultato positivo, è in isolamento, anche se continua a lavorare. In Italia l’ex premier Berlusconi si dice pronto a farsi vaccinare, mentre il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, è alle prese con una spinosa verifica di governo. Il leader di Italia Viva, Matteo Renzi, lo sfida sulla gestione della pandemia.

Macron, positivo e in isolamento

Il presidente francese Emmanuel Macron è risultato positivo al Covid. Lo ha comunicato, stamani 17 dicembre, la presidenza della Repubblica di Francia, l’Eliseo. Il capo di Stato è stato sottoposto al test dopo la comparsa dei primi sintomi. Continuerà a lavorare in isolamento per sette giorni.

L’appello di Berlusconi: “Vaccinatevi”

Se Oltralpe il capo dello Stato deve fare i conti con la positività al virus, in Italia è ancora una volta Silvio Berlusconi a far parlare di sé. “Mi vaccinerò, anche se il mio fisico contiene anticorpi al virus – ha dichiarato l’ex premier e fondatore di Forza Italia -. Lo farò e se ci sarà la possibilità lo farò pubblicamente e consiglierei di farlo pubblicamente anche ai protagonisti della vita politica. E poi serve una campagna vaccinale”. Parole molto chiare che spingono nelle direzione di un invito a tutti gli italiani a non dubitare del vaccino.

Sfida fra Conte e Renzi

Dal canto suo il premier Giuseppe Conte, così come Matteo Renzi, si stanno politicamente sfidando proprio sulle modalità con cui l’esecutivo affronta l’emergenza coronavirus. Oggi 17 dicembre si svolgerà il vertice decisivo, si suppone, per il varo delle misure contro il Covid a Natale, Capodanno ed Epifania. Ma sarà anche l’occasione per un chiarimento politico forte. Renzi e i ministri di Italia Viva non ci stanno: non vogliono cabine di regia sul Recovery fund, come ventilato da Conte, mentre il premier assicura che ascolterà i malumori delle forze di maggioranza e al tempo stesso avverte: non si può aprire ora una crisi di governo, sarebbe da irresponsabili. La situazione del resto è drammatica in tutto il mondo. A livello planetario il numero di contagi da coronavirus dall’inizio della pandemia ha superato quota 74 milioni, secondo i dati dell’università americana Johns Hopkins. Il paese più colpito dal coronavirus in termini assoluti restano gli Stati Uniti, che il 16 dicembre hanno registrato un nuovo doppio record: oltre 250.000 contagi e 3.700 decessi in un giorno, per un totale che sale a quasi 17 milioni casi e 1,65 milioni morti.

Domenico Coviello

Attualità, Politica ed Esteri

Professionista dal 2002 è Laureato in Scienze Politiche alla “Cesare Alfieri” di Firenze. Come giornalista è “nato” a fine anni ’90 nella redazione web de La Nazione, Il Giorno e Il Resto del Carlino, guidata da Marco Pratellesi. A Milano ha lavorato due anni all’incubatore del Grupp Cir - De Benedetti all’epoca della new economy. Poi per dieci anni di nuovo a Firenze a City, la free press cartacea del Gruppo Rizzoli. Un passaggio alla Gazzetta dello Sport a Roma, e al desk del Corriere Fiorentino, il dorso toscano del Corriere della Sera, poi di nuovo sul sito di web news FirenzePost. Ha collaborato a Vanity Fair. Infine la scelta di rimettersi a studiare e aggiornarsi grazie al Master in Digital Journalism del Clas, il Centro Alti Studi della Pontificia Università Lateranense di Roma. Ha scritto La Storia di Asti e la Storia di Pisa per Typimedia Editore.

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