Otto giornate di zona rossa senza compromessi. In tutta Italia. Soltanto però nei giorni festivi e prefestivi, dal 24 dicembre al 3 gennaio. È questa, oggi 17 dicembre, l’ipotesi di mediazione prevalente nel governo, al termine di un primo vertice non risolutivo. È per la giornata di oggi, infatti, che si attende l’intesa complessiva capace di soddisfare le istanze dell’esecutivo come quelle che emergono dalle regioni.

Ma non è esclusa la zona arancione

La decisione, dunque, non è ancora presa. Si attende un nuovo incontro. Ma l’ipotesi è di varare regole da zona rossa nei seguenti giorni: il 24, 25, 26, 27, 31 dicembre e l’1, 2, 3 gennaio. Secondo alcune fonti la discussione è ancora “tutta aperta” però. In sostanza, non è escluso che la zona rossa valga anche il 6 gennaio, il giorno dell’Epifania. Oppure che si introducano per l’intero periodo regole da zona arancione.

Cenone della Vigilia e pranzo di Natale

Il governo starebbe comunque valutando anche la possibilità di una deroga. Il punto dolente per gli italiani a una settimana dal Natale, la festa più amata e da sempre più a carattere familiare di tutte le altre, sono gli spostamenti. Come muoversi se scatta un mini-lockdown da zona rossa? Il premier Conte non esclude, allora, uno strappo al divieto di spostamenti tra Comuni. Ma anche all’interno di uno stesso Comune. Questi “allentamenti” delle maglie restrittive varrebbero per i congiunti più stretti in occasione cenone della vigilia di Natale e del pranzo del 25. La deroga, in ogni caso, riguarderebbe un numero strettissimo di congiunti. Ovvero due, secondo un’anticipazione dell’Ansa.

Il summit sulla stretta di Natale

Nel pomeriggio di oggi 17 dicembre si svolgerà il vertice a Palazzo Chigi tra Giuseppe Conte e i capidelegazione della maggioranza sulla stretta di Natale. Il capo del governo ha optato per rinviare alle prossime ore il punto finale sulle misure per le festività. Il tempo tuttavia stringe. La ministra renziana Teresa Bellanova andrà a Palazzo Chigi con la delegazione di Italia Viva per l’incontro con Conte nell’ambito della verifica di governo. Il confronto si annuncia serrato. Matteo Renzi chiede trasparenza sulla gestione del Recovery fund. La sfida è aperta.