Un’intera generazione festeggia in queste ore il quarantesimo compleanno di Christina Aguilera, punto di riferimento per una stagione gloriosa del pop americano come quella dei tardi anni ’90. La cantante e attrice, nata a New York nel 1980, vanta infatti un background e un percorso condiviso con diverse star coetanee del periodo; l’esordio, in età giovanissima, presso lo show Disney Mickey Mouse Club. Una trasmissione di estremo successo, in grado di formare in pochi anni gente come Justin Timberlake, Britney Spears, e la stessa Aguilera, allora al debutto ad appena undici anni. Fu il primo passo per una carriera fulminante, capace di portare l’artista sul tetto del mondo prima ancora dei vent’anni di età; una posizione mantenuta con grazia nel tempo, senza o quasi quel genere di problemi personali che andarono ad incontrare amiche, colleghe e compagne di percorso.
Dai programmi Disney e ai milioni di copie vendute in età adolescenziale, la fulminante ascesa di Christina Aguilera, al suo primo giorno da quarantenne
Dopo l’esperienza televisiva, la giovanissima Christina Aguilera bruciò le tappe in direzione di un esordio discografico abilmente mirato ad un pubblico teen; dopo l’interpretazione per Mulan (con il premiato brano Reflection), l’artista abbandonò l’ala protettrice Disney, pubblicando nel 1999 un l’album d’esordio dal suo stesso nome. Si tratta ad oggi di uno dei lanci di maggior successo nella storia del pop, trainato da un singolo epocale come Genie in a Bottle e in grado di vendere oltre venti milioni di copie nel mondo, all’alba del peer to peer e del crollo della discografia; un successo in grado di imporre l’inevitabile dicotomia con Britney Spears, centrale nei primi anni di carriera.
La figura da starlet Disney fu in realtà messa da parte in fretta, vista anche l’ambizione di Christina Aguilera di confrontarsi con mercati più complessi. A partire dal nuovo millennio, iniziarono i lavori in lingua spagnola diretti al mercato latinoamericano (pratica poi diffusasi anche in Europa), i tour mondiali, i successi radiofonici a getto continuo; Dirrty, Beatuiful, quella Lady Marmelade infinitamente reinterpretata. Un successo accompagnato di pari passo da un trionfo critico raro per il genere, culminato con l’acclamazione universale dell’album del 2008 Bionic.
Dopo quindici anni a ritmi altissimi, a partire dal 2012 la musicista ha limitato le sue uscite: l’ultimo lavoro è uscito nel 2008
Il nuovo decennio trova Christina Aguilera nel ruolo di veterana, nonostante i trent’anni scarsi di età. Al successo cinematografico nel film Burlesque seguì il trionfo di Moves Like Jagger in coppia con i Maroon 5: fu il suo primo numero uno in classifica americana dai tempi dell’esordio. A una crescente attività legata all’impegno umanitario (in sostegno alle battaglie dei gruppi LGBT americani come delle campagne ONU e Unicef) seguì un progressivo allontanarsi dalle scene, rallentando i tempi di scrittura; l’ultimo lavoro è a oggi Liberation, targato 2018 e pubblicato a sette anni dal precedente Lotus. Il proverbiale album della maturità, in attesa del suo primo progetto da quarantenne.
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