Il Natale è ormai alle porte ed è arrivato il momento di scoprire quali sono le tendenze per quanto riguarda il make up e il look da sfoggiare durante le feste natalizie. A tale proposito, noi di VelvetMag ne abbiamo parlato con Simone Belli, una vera e propria istituzione nel campo del trucco e del beauty. Il noto make up artist ci ha parlato anche del Christmas Beauty Day, un evento dedicato alla bellezza e al benessere, un consueto ritrovo di celebrità e jet set che preannuncia le atmosfere avvolgenti caratteristiche dello spirito natalizio e che quest’anno prende una nuova forma a causa dell’emergenza da Covid-19. Un’altra grande novità di quest’anno è anche l’annuncio della collaborazione tra Simone Belli e Action Aid, nata per divulgare un messaggio di solidarietà per i diritti dei più deboli e sensibilizzare il suo pubblico su temi come la diversità, la violenza e l’importanza di “fare la differenza”. Questo recita anche lo slogan della T-shirt da lui disegnata per l’occasione: “MAKE UP NOT WAR”. Ma Simone Belli ci ha anche anticipato le prossime tendenze di stagione, con una premessa: mai rinunciare ad una coccola per se stesse.

Il Christmas Beauty Day quest’anno non potrà svolgersi in presenza. Come hai pensato di rendere comunque unico questo evento per le tue clienti?

Il Christmas Beauty Day è un evento dedicato al beauty, nonché un consueto ed unico momento di ritrovo in cui le clienti si recano insieme da me. Purtroppo quest’anno non era possibile organizzarlo in presenza a causa delle misure restrittive, ma io volevo esserci. Allora ho organizzato un calendario dell’avvento. Personalmente mi reco dalle attrici vestito da Babbo Natale con un pacco pieno di prodotti e tutto ciò che può servire per la cura e la coccola del corpo. Loro non sanno nulla! Qualche giorno fa, ad esempio, mi sono recato da Emma e non poteva crederci! O anche Francesca Chillemi mi ha detto con sorpresa che ero il primo Babbo Natale dopo molti anni. Appunto per questo, l’idea di travestirmi nasce dalla voglia di regalare qualcosa che ci faccia tornare indietro alla magia natalizia del passato, alla magia di quando eravamo bambini e sognavamo un po’ aspettando i regali.

Le clienti ci sono state per me per tutto l’anno, e io volevo esserci per loro in questo momento. Si tratta di un qualcosa di diverso, ma finora ho ricevuto indietro grandi sorrisi. Molte di loro erano dispiaciute di non poter svolgere l’evento quest’anno, perché si tratta dell’unico momento in cui possono prendersi cura di se stesse in tranquillità.

Come sarebbe stato senza le restrizioni?

Il Christmas Beauty Day generalmente è un evento in cui le mie clienti possono truccarsi, fare i capelli, ma anche stare insieme, un po’ come un pigiama party. Alcune di loro, infatti, in passato si sono presentate in tuta e in atteggiamento rilassato. Per loro è l’unico momento dell’anno in cui possono giocare con la loro immagine. Quest’anno, invece, è tutto diverso nei modi ma ho deciso di esserci ugualmente per loro. Nel pacco che ricevono si trovano 24 prodotti, e ogni giorno tramite una diretta Instagram ne scarto uno accompagnandolo con consigli di bellezza.

Parlando di make up e consigli di bellezza, quali sono le tendenze da sfoggiare per il prossimo Natale?

Il Natale di quest’anno deve essere una ribellione cromatica. Il concetto alla base è che non bisogna rinunciare ad una coccola per se stessi. Molti lo trascorreranno in casa o con pochi intimi, allora quale miglior momento per dedicarsi a se stessi, anche tramite maschere di bellezza e make up? Come dico spesso: truccatevi sempre e regalate un sorriso a voi stesse e a chi vi sta intorno. Per quanto riguarda i colori, per l’occhio si usano molto quelli accesi: il blu, il viola, il rosso, tutti super glitterati. E non si può rinunciare ad una bocca rossa, perché il Natale è sorriso e magia. Non bisogna cedere alla tristezza, rinunciando a truccarsi e a dedicarsi alla propria persona. Per questo motivo alle mie clienti ho dato un pacco contenente tutto ciò che può servire per farsi una coccola.

Un consiglio a tutte le lettrici: come creare un make up natalizio perfetto?

Il make up natalizio di quest’anno deve puntare sui colori e sulla materia: nuance accese e allegre e molti glitter, tanto mascara sugli occhi e una bocca accesa. E per chi proprio non vuole truccarsi o è alla ricerca di un make up nude allora consiglio tanto mascara e correttore, e l’uso dell’illuminante sugli zigomi e sul naso. Deve esserci un’esplosione di luce, una voglia di spendere. C’è il rischio che qualcuno, data la situazione, decida di trascorrere le feste struccata, o addirittura in pigiama. Questa la troverei una sconfitta. Personalmente ho in piano di dedicarmi a me stesso e ho già preparato grandi maschere per me e per mia madre, che voglio coccolare con itinerari di bellezza e make up.

Consigli il make up anche se si indossa la mascherina?

In questo periodo ho consigliato alle donne di truccarsi sempre, anche quando si indossa la mascherina. Va bene anche truccare solo gli occhi, per renderli più sorridenti e meno appesantiti. Non dimentichiamo che il make up è anche terapeutico: in questo momento è assolutamente fondamentale truccarsi, anche se ovviamente in modo differente. Dovremo usare prodotti diversi, come un rossetto mat o un fondotinta che non macchi: ma mai rinunciare!

Per i giorni natalizi in cui si vuole sfoggiare un trucco da giorno e meno luminoso, invece, quali sono i consigli?

In questo caso è importantissimo lavorare sulla bordatura e la sfumatura dell’occhio, con delle matite marroni. Per le più audaci può andare bene anche la matita blu! Poi tanto mascara, labbra idratate e un po’ di blush per dare luminosità al volto. E per completare un bel sorriso!

Esclusi i giorni prettamente natalizi, quali sono le tendenze per il trucco e gli smalti?

A dispetto di un periodo iniziale in cui si era abbandonato il trucco per le labbra, adesso molti brand stanno puntando sui rossetti e sui gloss scintillanti. Proprio il concetto di luce è molto presente nelle tendenze della stagione: dalle labbra luminose agli ombretti glitterati in colori accesi come il rosso, fino all’illuminante. Per quest’anno abbandoniamo la tendenza al mat: tutto deve essere scintillante! Sulle mani, invece, preferiamo dei toni neutri o al massimo per il periodo natalizio scegliamo un bel rosso.

Quale tonalità di rosso è più in tendenza per gli smalti?

Il rosso è il colore più avvolgente, elegante e sensuale, ma è anche il colore del Natale. Uno smalto rosso è ideale per completare un look perfetto, anche accanto ad un make up semplice. Per quanto riguarda la nuance, io adoro il Rosso Valentino.

Generalmente lavori con bellissime donne del mondo dello spettacolo come Monica Bellucci e Ambra Angiolini, ma anche uomini tra cui Raoul Bova. Qual è il segreto con cui riesci a renderli perfetti sul set?

Le mie donne sono sempre molto romantiche, ma con un tocco provocatorio di forza che rimane ovattato. Penso di aver creato in questo un mio stile e chi decide di farsi truccare da me lo fa perché poi si “rivede” e “rivede se stessa” in quel lavoro. Ricordo, ad esempio, lo splendido lavoro fatto con Cristiana Capotondi e Alessandra Mastronardi, a cui per primo ho tolto il trucco piuttosto che aggiungerlo. Altre volte, invece, sono stato attaccato per alcuni make up audaci, come quello rosa sfoggiato da Emma a X-Factor. Ma il trucco per me è molto di più di qualche sfumatura: è conoscenza e ricerca e se si rimane “limitati” nei confini tradizionali non si può mai riuscire a rendere bella una donna.

In generale amo i “difetti” perché sono tratti caratteristici che si possono valorizzare e che rendono una persona unica. Riccardo Scamarcio, ad esempio, è un attore che non ama molto il trucco e che ha fatto delle sue occhiaie un elemento di forza, così come Pierfrancesco Favino.

Qual è il “trucco” con cui il make up non li rende tutti uguali tra loro ma ne esprime l’essenza?

Negli uomini il segreto è togliere e lavorare in modo che rimangano mascolini, mantenendo le ombre e la sensazione che il trucco non ci sia. Per quanto riguarda le donne, invece, prima di truccarle bisogna conoscerle, ascoltandole un po’ come fa uno psicologo. E la cosa più interessante è quella di raccontare anche la stessa donna in modi diversi.

Non tutte le donne si possono truccare nello stesso modo: ogni donna ha un suo stile. Sabrina Impacciatore, ad esempio, è una di quelle attrici che prima del trucco mi racconta per bene il personaggio. Ognuno poi va studiato individuando i dettagli che sono propri di quella donna e di quell’uomo e che li rendono unici. Una cosa che in genere non faccio mai, invece, soprattutto sulle attrici è quello di usare colori troppo freddi, perché le renderebbero “arcigne”, mentre mi concentro molto sulla materia, evitando le luci e i glitter. Quella è una caratteristica che tengo per il mondo della moda, mentre per le attrici si gioca tutto sulla ricerca introspettiva.

Prima di approdare al mondo del make up, hai studiato in ambito umanistico. Quanto ti ha aiutato e influenzato il primo percorso?

Fin da bambino mi sono avvicinato a tutto ciò che era arte, dipingevo, e seguivo delle mostre. In seguito ho conseguito la maturità artistica e da lì ho cominciato a truccare. Poi all’università ho intrapreso un percorso in storia dell’arte e per un anno ho insegnato ai bambini: si tratta di un’esperienza che porto ancora con me, soprattutto quando mi trovo a svolgere i corsi di formazione. L’arte, la pittura, e anche la pedagogia sono tutti elementi che ritornano nella mia vita. Spesso quando trucco mi chiedono se prima dipingessi, proprio perché il mondo dell’arte me lo porto dietro!

Al di là della manualità, il mondo dell’arte ti influenza anche ideologicamente?

Mi ritengo un anticonformista e anche la mia accademia si configura come fuori dagli schemi. Penso che sia importante avere una grande conoscenza del passato e della tecnica, ma da lì si deve arrivare a distruggere e a reinterpretare il tutto in chiave personale con un proprio stile. E questo deve avvenire perché ogni donna ha una propria storia e le “regole” della tecnica non possono non tenerne conto! Se ci si limita solo alla tecnica, allora le donne vengono vissute come adesivi, fogli di carta. Per me una donna è ben altro e il suo difetto diventa per me un punto di forza più che un elemento da eliminare.

Da un punto di vista ideologico porto con me Van Gogh e Caravaggio, oltre che Leonardo. Caravaggio è un mio riferimento per il gioco di luci e ombre, in cui non esistono confini netti ma solo sfumature. In Van Gogh vedo la forza, la follia, la materia, l’estremizzazione per ciò che riguarda il make up. Il trucco per me non è tecnica o disciplina ma arte, che serve per interpretare la parte più nascosta che ogni donna ha. Per questo non amo le linee nette, ma quei giochi ampie sfumature che permettono di sognare: in fondo dove tutto è troppo ben definito non si ha il libero arbitrio. Questa è la mia filosofia!

Il tuo lavoro spazia dal cinema e dello spettacolo al mondo della passerella. Quali sono le differenze tra i due mondi per ciò che riguarda il make up?

Sono due make up totalmente differenti. L’unica cosa in comune è che devi “entrare nella testa di qualcuno”, nel suo mondo e interpretarlo. Nella moda mi ritrovo a truccare modelle tutte simili tra loro e da un certo punto di vista è difficile sbagliare. La difficoltà nel campo della moda è quella di interpretare l’idea e il racconto dello stilista e l’ideale di donna che vuole rappresentare, ma è anche molto stimolante. Nel mondo della moda potremmo dire che il make up è a completamento e a servizio della linea. In passerella i trucchi sono dei messaggi.

Per quanto riguarda il cinema e lo spettacolo, invece, sono stato fortunato a portare con me la mia esperienza nel mondo del glamour e della moda e ad usare questo bagaglio su donne che, invece, dovevano raccontare se stesse. In questo caso la difficoltà è quella di interpretare la donna, seguendo il suo gusto ma con il proprio stile. E quando attrici come Charlotte Gainsbourg o Helen Mirren ti scrivono per ringraziarti capisci di esserci riuscito, e questo probabilmente accade perché ogni mia donna, quando la trucco, si sente a suo agio, si sente bella!