Capodanno 2020. In un anno duro, drammatico e difficile come questo, la riscoperta della tradizione è stata un fil rouge che ha legato il mondo intero. Usanze locali, cibo da riportare in tavola, vecchi hobby e passioni dimenticate. Ma questo è stato anche, in qualche modo, un anno di rinascita. E, perché no, perfino le tradizioni più scaramantiche sono tornate a destare interesse. D’altronde, quando un pizzico di scaramanzia può rappresentare un barlume di luce in fondo al tunnel, perché non seguirlo?
A stilare una lista di rituali portafortuna ci ha pensato Babbel,unendo i puntini di un breve viaggio culturale attorno al mondo che affonda le radici nelle tradizioni più antiche. si tratta di una piccola guida per scacciare la sfortuna del 2020 e iniziare il 2021 con un po’ d’ottimismo. Perfetti per “sfogare” le frustrazioni accumulate, lasciarsi i brutti ricordi alle spalle e accogliere il nuovo anno, ecco alcuni riti che, pur restando in casa, animeranno la veglia del 31 dicembre in diversi paesi.
Capodanno? Vade retro 2020! Turchia, Argentina, Danimarca, Portogallo, Irlanda, Cile e Giappone
In Turchia il giorno di Capodanno si chiama Yılbaşı e l’usanza vuole che si aprano tutti i rubinetti di casa: l’acqua corrente è simbolo di benedizione e buona fortuna per il nuovo anno. In Argentina la sera del 31 dicembre le persone sono solite strappare vecchi documenti di carta per poi lanciarne i brandelli fuori dalla finestra, come fossero coriandoli. È un rito propiziatorio con cui ci si augura di liberarsi di tutto ciò che si è rivelato inutile e dannoso. In Danimarca invece, la tradizione è più rumorosa: qui si lanciano vecchi piatti e bicchieri contro la propria porta. Si tratta di un’antica usanza popolare con cui ci si augura di “rompere” metaforicamente i problemi del vecchio anno. Se quello danese può risultare un rituale troppo azzardato, esistono delle varianti più soft. I portoghesi trasformano una qualsiasi pentola o padella in un tamburo, su cui battono sperando che il forte rumore possa allontanare la negatività del vecchio anno. In Irlanda invece, si usa bussare sui muri di casa con delle pagnotte. Infine, in Cile e Giappone si pulisce la casa a fondo per purificare gli ambienti ed eliminare le energie negative.
Rituali con il cibo: Grecia, Colombia, Perù, Repubblica Ceca, Svizzera
Il 31 dicembre in Grecia si appende una cipolla sull’uscio di casa in segno di rinascita per l’anno nuovo e si rompe un melograno per terra. Il numero di chicchi che si sparge indica la fortuna che riserverà il nuovo anno. In Perù e Colombia invece il futuro è affidato a un tubero. Durante la Nochevieja (ovvero la “vecchia notte”, così si definisce la sera del 31 dicembre nei paesi di lingua spagnola), si posizionano tre patate, una con la buccia, una sbucciata a metà e una completamente pelata, sotto il divano o il letto di casa. Poi se ne pesca una alla cieca, allo scoccare della mezzanotte. Pescare quella con la buccia simboleggia un anno di abbondanza, quella pelata di ristrettezze, quella a metà una via di mezzo. Invece in Repubblica Ceca bisogna tagliare una mela in due parti: se al centro appare una “Kříž”, ovvero una “croce”, l’anno nuovo porterà problemi. Se invece il disegno che appare è quello di una “Hvězda”, ovvero una “stella”, il nuovo anno sarà fortunato. In Svizzera, più semplicemente, porta fortuna far cadere del gelato sul pavimento.
Rituali infuocati: Messico, Inghilterra, Russia, Olanda, Finlandia
In Messico il fuoco è il grande protagonista del 31 dicembre: si tiene viva l’hoguera, ovvero un falò, durante tutto il giorno, gettando tra le fiamme pietre o mestoli di legno. In Inghilterra invece il capodanno si festeggia con i giochi di società. Alcuni sono molto particolari: tra i più diffusi la sfida a pescare con le mani della frutta secca immersa in un liquore infiammato. Poi quella in cui bisogna saltare all’interno di un cerchio composto da 13 candele rosse senza farne spegnere nemmeno una o mangiare una mela appesa ad un filo senza spegnere la candela inserita nell’altra estremità. In Russia e Olanda si scrive un desiderio su un foglio di carta, lo si incendia per poi immergerlo in un bicchiere di champagne da bere entro il primo minuto del nuovo anno. In Finlandia allo champagne si preferisce la birra e, una volta terminata, se ne brucia la lattina per poi interpretare il futuro sulla base della forma dell’alluminio bruciato.
Rituali in movimento: Argentina, Danimarca, Colombia, Messico
In Argentina, allo scoccare della mezzanotte tutti devono fare un passo avanti con la gamba destra per iniziare l’anno nuovo… con il piede giusto! Anche in Danimarca esiste un rito legato ad un’azione fisica. In questo caso il conto alla rovescia si fa in piedi su una sedia, dalla quale si salta giù a simboleggiare l’ingresso in un nuovo capitolo di vita. In Colombia ed in Messico per augurarsi di poter viaggiare tanto nel nuovo anno, le persone fanno il giro della propria abitazione portando con sé una valigia vuota, un auspicio quanto più attuale.
Numeri magici del Capodanno: Spagna, Venezuela, Costa Rica, Filippine, Caracas, Giappone
Il 12 è uno dei numeri più ricorrenti nei festeggiamenti di capodanno. In Spagna e in molti paesi del Centro America come Venezuela e Costa Rica la “costumbre”, ovvero la “tradizione”, vuole che si mangino 12 acini d’uva nei 12 secondi che precedono la mezzanotte. Uno per ogni mese dell’anno entrante. Nelle Filippine, sulle tavole dei cenoni devono invece esserci 12 frutti rotondi, a simboleggiare grandi monete e quindi prosperità. A Caracas le campane della cattedrale suonano 12 volte a mezzanotte dell’anno nuovo. L’ultimo giorno dell’anno in Giappone viene chiamato Ōmisoka (大晦日) e, allo scoccare della mezzanotte, i templi buddisti suonano le campane 108 volte. Lo si fa per allontanare i 108 elementi del bonō, ovvero gli stati mentali che portano le persone a comportarsi male.
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