Il bando di gara, ha annunciato il ministro dei Beni culturali Dario Franceschini, è online sul sito di Invitalia. Ci siamo, dunque. Il Colosseo, icona di Roma nel mondo, sarà restaurato in grande stile, fra ricostruzione e soluzioni high tech d’avanguardia. I lavori cominceranno nel 2021. L’obiettivo finale è di portare i visitatori a immergersi in quello che accadeva davvero durante i giochi degli antichi Romani.

“La bellezza vista dal centro dell’Arena”

Il via ai ciclopici cantieri di restauro avverrà grazie a un finanziamento speciale di 18,5 milioni di euro. Si tratterà di varare strutture altamente tecnologiche ma reversibili e non invasive. “Un grande intervento tecnologico – ha sottolineato il ministro Franceschini- che offrirà la possibilità ai visitatori di vedere non soltanto, come oggi, i sotterranei, ma di contemplare la bellezza del Colosseo dal centro dell’arena.” “Per presentare le proposte c’è tempo fino al 1 febbraio 2021”, ha precisato.

Un nuovo modo di “vivere” l’icona di Roma

L’intervento, sottolineano dal Mibact (ministero dei Beni e attività culturali e per il  turismo) e dal Parco archeologico del Colosseo, “consentirà di ripristinare la lettura integrale del monumento“. In pratica, una volta ultimati i restauri, i visitatori potranno comprendere appieno l’uso e la funzione del Colosseo. Anche attraverso eventi culturali di alto livello. La nuova arena sarà fruibile grazie a soluzioni tecnologiche e integrate che guideranno il visitatore alla scoperta dei meccanismi che regolavano la complessa macchina organizzativa degli spettacoli e dei giochi. Gli interventi, si precisa nel bando di gara per l’assegnazione dei lavori, dovranno essere progettati in modo da offrire contemporaneamente la percezione del piano dell’arena su cui avvenivano i giochi e la visione del complesso sistema di strutture e meccanismi sottostanti.

Un “sistema mobile” per i visitatori

La nuova arena dovrà essere pensata come un piano unitario, ad alto contenuto tecnologico. Ma anche costituito da dispositivi meccanizzati di apertura e chiusura. Questo perché i visitatori dovranno poter comprendere la sinergia e la stretta relazione con i sotterranei, anche utilizzando sistemi che rimandino ai meccanismi degli ascensori e delle scene mobili antiche. Il sistema mobile dovrà essere realizzato in modo da poter essere attivato in tempi rapidi e più volte nella stessa giornata. Obiettivo: proteggere le strutture archeologiche sia dalle precipitazioni atmosferiche, sia da una eccessiva insolazione. E allo stesso tempo consentire di svelare i segreti della complessa macchina organizzativa dei giochi per gli scontri dei gladiatori.