Primo piano

Covid, migliaia di italiani bloccati in Gran Bretagna: il governo prepara il piano di rientro

Verso una soluzione d'emergenza mentre la rabbia esplode su Facebook

Il governo è pronto a varare un piano per riportare in Italia le migliaia di concittadini rimasti bloccati in Gran Bretagna a causa della variante del coronavirus. Come è noto, dopo che domenica 20 dicembre l’esecutivo ha decretato il blocco dei voli da tutto il Regno Unito, sono migliaia i nostri connazionali che non sanno come fare per tornare a casa. Lo stop al traffico aereo, da Londra in particolare, si è reso necessario per tentare di arginare subito il passaggio della nuova variante inglese del virus oltre la Manica ma non è bastato. Ci sono già i primi casi di pazienti italiani contagiati. E ora si aggiunge il problema dei concittadini fermi a Heathrow e negli altri grandi hub britannici.

Gli scenari possibili

Il governo Conte si sta muovendo per recuperare il tempo perduto e nelle prossime ore si prevede che l’esecutivo adotterà un piano di rientro. Voli speciali, magari, sui quali far decollare dal suolo inglese tutti gli italiani rimasti che desiderano rientrare in patria. Qualcosa di simile era già avvenuto durante il lockdown di primavera con altri Paesi, dopo la chiusura del traffico aereo e delle frontiere. Centinaia di italiani in queste ore si sono rivolti per telefono o via mail alle autorità consolari del Regno Unito dopo essere rimasti bloccati al di là della Manica.

Tensione sui social

Il consolato sta provando a rispondere a tutti, ma la pressione cresce e su Facebook nascono gruppi che sollecitano l’adozione di soluzioni d’emergenza. Lo stop del governo italiano al momento è previsto sino al 6 gennaio e, stando ai dati raccolti tra le compagnie aeree, la sola Alitalia ha cancellato o rinviato le prenotazioni di circa 1.100 passeggeri. Persone che avrebbero dovuto volare tra domenica scorsa 20 dicembre e giovedì prossimo 31 dicembre. Si calcola che i cittadini bloccati o costretti a rivedere i propri piani siano adesso, complessivamente, più di 15mila.

Chi sono gli “italiani d’Inghilterra”

Il problema riguarda soprattutto connazionali residenti Oltremanica. Concittadini, cioè, che ormai vivono più o meno stabilmente e da anni in Inghilterra o negli altri Paesi del Regno Unito. E che, però, come solitamente fanno, per le feste natalizie rientrano in famiglia in Italia. Non solo. Nel gruppo degli “italiani d’Inghilterra” se così possiamo dire, si contano anche giovani di rientro da periodi di studio in Gran Bretagna. E persone che hanno concluso o sospeso contratti di lavoro. Molti denunciano difficoltà economiche o d’alloggio.

Domenico Coviello

Attualità, Politica ed Esteri

Professionista dal 2002 è Laureato in Scienze Politiche alla “Cesare Alfieri” di Firenze. Come giornalista è “nato” a fine anni ’90 nella redazione web de La Nazione, Il Giorno e Il Resto del Carlino, guidata da Marco Pratellesi. A Milano ha lavorato due anni all’incubatore del Grupp Cir - De Benedetti all’epoca della new economy. Poi per dieci anni di nuovo a Firenze a City, la free press cartacea del Gruppo Rizzoli. Un passaggio alla Gazzetta dello Sport a Roma, e al desk del Corriere Fiorentino, il dorso toscano del Corriere della Sera, poi di nuovo sul sito di web news FirenzePost. Ha collaborato a Vanity Fair. Infine la scelta di rimettersi a studiare e aggiornarsi grazie al Master in Digital Journalism del Clas, il Centro Alti Studi della Pontificia Università Lateranense di Roma. Ha scritto La Storia di Asti e la Storia di Pisa per Typimedia Editore.

Pulsante per tornare all'inizio