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Covid, ultimo giorno di “libertà”: dal 24 dicembre Italia zona rossa. Vaccino approvato dall’Aifa, Arcuri: “Immunità di gregge entro l’estate”

Controlli intensi da parte delle forze dell'ordine ma con "buon senso"

Mercoledì 23 dicembre: è oggi l’ultima giornata prima del lockdown per le Feste. Da domani, vigilia di Natale, fino all’Epifania, il 6 gennaio, l’Italia sarà tutta zona rossa contro il Covid, salvo 4 giorni in zona arancione (28, 29, 30 dicembre e il 4 gennaio). Ed è conto alla rovescia per il vaccino, ora approvato anche dall’Aifa, l’Agenzia italiana del farmaco. Domenica 27 dicembre le prime dosi. Il commissario per l’emergenza, Domenico Arcuri, prevede “l’immunità di gregge entro l’estate del 2021”

Zona rossa, cosa si può fare e cosa no

Dal 24 dicembre, dunque, l’Italia intera sarà zona rossa. Un Natale blindato è quello che ci aspetta. Vietati gli spostamenti se non in due, una sola volta al giorno. E per andare da parenti o amici. Per uscire di casa si dovrà portare con sé l’autocertificazione. Scatteranno massicci controlli delle forze dell’ordine, perché c’è il divieto di spostamento fra regioni, senza giustificato motivo, urgenza e necessità. L’obiettivo di queste misure è quello di evitare assembramenti. Anche in casa nel corso del pranzo di Natale, ad esempio, per non parlare del Capodanno. Niente tavolate in grande stile, e, per massima sicurezza, mascherina anche in casa.

Decine di milioni di vaccinati fra 6 mesi

Il commissario all’emergenza coronavirus, Domenico Arcuri, intanto fa il punto sul Piano vaccini. La campagna vaccinale che aspetta l’Italia è potenzialmente la più grande che ci sia mai stata nel nostro Paese. Arcuri assicura che sarà possibile raggiungere l’obiettivo di 42 milioni di vaccinati in Italia entro fine estate. Questa, infatti, pari al 70% della popolazione italiana, è la soglia individuata per l’immunità di gregge. Il 27 dicembre “sarò allo Spallanzani – dichiara Arcuri -, ma già dalla mattina del 26, perché la Pfizer ha assicurato che le prime 10mila dosi arriveranno un giorno prima. Il carico sarà diviso per 21 e da Roma ripartiranno le dosi per venti presidi regionali. I viaggi dalla Capitale saranno gestiti dalle forze armate. A partire dal 30 gennaio, la Pfizer porterà le dosi nei trecento centri regionali”. “Abbiamo già la discreta certezza di 38 milioni di dosi per i primi tre trimestri – conclude -: prima dose e richiamo per 20 milioni di italiani in nove mesi”.

“Vaccino ok contro la variante”

Si parla in questo momento del vaccino Pfizer-BioNTech, ma anche il gruppo AstraZeneca fa sapere che il suo vaccino è in rampa di lancio. E che, soprattutto, risulta “efficace contro la variante del virus scoperta in Gran Bretagna“. Come è noto, infatti, lo scorso fine settimana è emersa in Inghilterra una mutazione del Sars-CoV-2 che si è già diffusa anche in Italia, dove si contano i primi casi. Test sono in corso sugli italiani di rientro dal Regno Unito, mentre molti connazionali sono ancora bloccati a Londra in attesa del piano di emergenza del governo per riportarli a casa dopo lo stop ai voli. Una situazione che potrebbe sbloccarsi a breve.

Domenico Arcuri commissario Covid
Il commissario all’emergenza Covid, Domenico Arcuri

Domenico Coviello

Attualità, Politica ed Esteri

Professionista dal 2002 è Laureato in Scienze Politiche alla “Cesare Alfieri” di Firenze. Come giornalista è “nato” a fine anni ’90 nella redazione web de La Nazione, Il Giorno e Il Resto del Carlino, guidata da Marco Pratellesi. A Milano ha lavorato due anni all’incubatore del Grupp Cir - De Benedetti all’epoca della new economy. Poi per dieci anni di nuovo a Firenze a City, la free press cartacea del Gruppo Rizzoli. Un passaggio alla Gazzetta dello Sport a Roma, e al desk del Corriere Fiorentino, il dorso toscano del Corriere della Sera, poi di nuovo sul sito di web news FirenzePost. Ha collaborato a Vanity Fair. Infine la scelta di rimettersi a studiare e aggiornarsi grazie al Master in Digital Journalism del Clas, il Centro Alti Studi della Pontificia Università Lateranense di Roma. Ha scritto La Storia di Asti e la Storia di Pisa per Typimedia Editore.

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