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Simon & The Stars: “2021: entriamo nell’era dell’Acquario. Ariete e Bilancia fortunatissimi” [INTERVISTA ESCLUSIVA]

Lo hanno definito l’Alberto Angela dell’astrologia. Un complimento che lui accetta con grande soddisfazione e quella modestia tipica di chi considera una grande vittoria poter fare un mestiere che ama profondamente. E a pensarci bene, quel suo approccio scientifico e profondamente preciso, basato sullo studio e l’approfondimento di congiunzioni astrali e allineamenti particolari tra i pianeti, lo rendono più che un astrologo un vero scienziato delle stelle. Simone Morandi, per tutti Simon and the Stars, è diventato in pochi anni il punto di riferimento numero uno per tantissimi appassionati di astrologia. Seguitissimo sul suo sito www.simonandthestars.it, sulle sue pagine social, sul nuovissimo canale YouTube e nelle trasmissioni in cui va ospite.

Ebbene, anche quest’anno Simon ha pubblicato il suo nuovo libro con le previsioni segno per segno per il nuovo anno. Sempre disponibile, generoso, spiritoso e puntuale nella spiegazione, si presta a una chiacchierata telefonica in cui svisceriamo i temi fondamentali dell’anno che stiamo per lasciarci alle spalle, e del 2021 che sta per iniziare. Un anno, il 2020, che ha messo molto alla prova gli astrologi, e che Simon aveva predetto che sarebbe stato particolarmente difficile e con un clima quasi da guerra.

Simon, sta per finire questo annus horribilis. Ma che anno sarà il 2021?

Mi sento di dire che il 2021 sarà un anno che segna un nuovo inizio. È l’anno zero di un periodo nuovo, per tanti motivi: innanzitutto perché ci stiamo lasciando alle spalle i grandi transiti che hanno appesantito il 2020. Dal punto di vista strettamente astrologico questo 2020 non ci ha sorpreso più di tanto. Io l’ho paragonato ad altri anni del passato che avevano lo stesso cielo. Quello stesso allineamento così raro tra tre pianeti particolari (Giove, Saturno e Plutone) si era verificato ad esempio nel 1981. L’anno in cui è scoppiato l’AIDS, è tornata la cortina di ferro, la paura dell’atomica, Ronald Reagan è diventato Presidente degli Stati Uniti mentre Sting cantava “Russians”.

Lo stesso allineamento si era verificato nel 1947, quando è iniziata la guerra fredda, la contrapposizione tra blocco USA e Russi, e c’è stata una forte epidemia. E poi ancora, quello schieramento cosmico si era verificato negli anni tra il 1915 e il 1918, gli anni della Prima Guerra Mondiale e dell’influenza spagnola. Insomma, questo 2020 era circondato da un alone che poteva far pensare ad una guerra. Ora ci lasciamo tutto questo alle spalle, perché il 2021 è un anno in cui inizia una sequenza nuova. Sono convinto che in futuro, quando i posteri guarderanno a questo 2020-21, troveranno che c’è stato un cambiamento significativo. Non voglio dire come la Rivoluzione Francese (periodo in cui si è chiusa l’epoca moderna ed è cominciata quella contemporanea) ma questi anni hanno la stessa valenza, segnano un giro di boa. Entriamo sempre di più nell’Età dell’Aquario, che è l’età della condivisione, del progresso, dell’appartenenza.

Quali sono le caratteristiche dell’Era dell’Aquario?

È un periodo che durerà duemila anni, fino al 4000: parliamo di ere lunghe e significative, di cambiamenti profondissimi e determinanti dal punto di vista antropologico. Quella che sta finendo è l’Era dei Pesci, iniziata intorno all’anno zero, di cui Cristo è stato la massima manifestazione (è l’età in cui l’uomo ha imparato la spiritualità), e in cui è iniziata una certa ricerca scientifica.

L’età dell’Aquario prende, dal segno che gli dà il nome, il senso dell’appartenenza e della fratellanza comune. L’Aquario è il segno del collettivo, del superamento dell’individualismo per un interesse superiore. È un segno di matrice molto democratica, di grande innovazione, progresso tecnologico, grande spinta alla modernità. Tra un’era e l’altra ci sono larghe zone di passaggio, noi stiamo da parecchio tempo in questa area di transito, tra la fine dell’era dei Pesci e l’inizio dell’era dell’Aquario. C’è chi dice che le primissime note dell’epoca dell’Aquario abbiano iniziato a risuonare alla fine del 1700, con la Rivoluzione Francese e la Rivoluzione Industriale.

In effetti tutto questo ha un senso, poiché condivisione e progresso sono i due pilastri dell’Aquario. Andremo verso un mondo dove sempre di più ci saranno delle strutture sovranazionali, delle regole comuni, dove l’individualismo nazionale verrà sempre più accantonato a favore di qualcosa di più globale. D’altra parte è un po’ quello che ci ha insegnato il Coronavirus quest’anno, e ancor prima della pandemia c’è stato il boom delle tematiche legate all’ambiente. Il mondo è talmente interconnesso che ci sono questioni che riguardano invariabilmente tutti. Stiamo entrando in un’era dominata dall’Aria, e magari tra duecento anni ci sarà una grande organizzazione sovranazionale con qualcuno che dirà “Vedi, è partito tutto da là”.

Sia chiaro, tutto questo non ha niente a che vedere con i complottismi del Nuovo Ordine e simili. Il concetto di diritto nazionale è nato alla fine del 700, dopo la Rivoluzione Francese da un saggio di Kant. È chiaro che anche allora (se è vero che quella era la primissima manifestazione dell’età dell’Aquario) evidentemente qualcuno ha sentito il bisogno di regolare certe questioni superando i nazionalismi.

Che anno sarà per l’Italia il 2021?

Si dice che l’Italia sia nata sotto il segno dei Gemelli perché è figlia del referendum del 2 giugno. Se così fosse questo 2021 è l’anno migliore da una decina d’anni a questa parte. Dal 2015 al 2020 ci sono state continue opposizione (prima Saturno, poi Giove). È come se ci fosse stata una basilare ingovernabilità e una difficoltà a darsi un’identità ben chiara. Nel 2021 tutto questo inizia ad assestarsi, andiamo verso una maggiore stabilità, e direi anche un maggiore protagonismo in ambito internazionale. È un fatto che quest’anno siamo stati il primo Paese a dover reagire sistematicamente al virus, siamo stati i primi a darci delle misure, a mostrare un modello al mondo. Tutto questo potrebbe crescere ancora di più nel 2021. Insomma, il mondo ci guarda.

In effetti l’anno scorso tu eri stato uno dei pochi ad aver predetto, per il Premier Giuseppe Conte, un periodo di grande lavoro, difficoltà e responsabilità soprattutto in primavera…

È vero, l’avevo dichiarato a “Porta a Porta” da Bruno Vespa. E avevo anche detto che tra aprile e maggio il Premier si sarebbe confrontato con qualcosa di anomalo, fuori dal normale gioco politico, che ne avrebbe cambiato del tutto la percezione che di lui avevano gli italiani. Avevo anche detto che tra la fine del 2020 e l’inizio del 2021, proprio grazie a questa situazione, il suo ruolo sarebbe potuto cambiare e avrebbe in qualche modo tirato su le reti di tutte queste cose affrontate nella primavera 2020.

Giuseppe Conte è del segno del Leone, e avrà un anno 2021 sicuramente battagliero: gli riaccende dentro la voglia di lottare, di battersi, di smuovere tutto quello che non gli sta bene. Essendo Conte un Leone (segno che vive di protagonismo, di carisma e di leadership) credo che da questa primavera abbia iniziato a comportarsi di nuovo da leone. Secondo me, con l’emergenza Covid, ha indossato quel protagonismo che è proprio del suo segno e che spetta al suo ruolo. È entrato nelle case degli Italiani come mai nessun Premier prima di lui aveva fatto. Penso che se per una qualunque ragione il governo dovesse cadere, Conte farà un suo partito, tornerà in auge per la via elettorale (cosa che non ha fatto all’inizio). Secondo me questa sua esperienza del 2020 lo renderà un personaggio ancora più importante.

Il 2020 è stato l’anno dei Pesci. Qual è il segno che andrà meglio nel 2021?

Vanno fortissimo tutti i segni di fuoco (Ariete, Leone e Sagittario) e d’aria (Gemelli, Bilancia, Aquario). Di sicuro individuerei tra questi due gruppi l’Ariete e la Bilancia, e tra loro il numero uno è certamente la Bilancia.  Entrambi colgono l’aspetto positivo di questo cielo (come altri segni) e entrambi escono da tre anni con un cielo pesante e faticoso. Questi due segni svettano da meno dieci a più dieci! I segni di terra (Toro, Vergine e Capricorno) e i segni di acqua (Cancro, Scorpione e Pesci) saranno invece i grandi protagonisti del 2022. Anche loro, tra maggio e luglio, avranno un cielo che sarà una sorta di anticipazione di un 2022 che invece sarà molto forte. La Bilancia ha lavorato tre anni per porsi le basi di questo 2021, ha lavorato molto sulla sicurezza in sé stessa, si è riprogrammata, arriva pronta. Non le capita un biglietto vincente a caso, è la sua giusta evoluzione

Da grande esperto di cinema quale sei, ogni anno associ a ogni segno zodiacale un film. Se dovessi associare al 2021 una pellicola, quale sceglieresti?

Dovendo scegliere un film su tutti, prenderei in prestito quello dell’Ariete, “Flashdance”. Innanzitutto devo dire che per tutti e dodici i segni, aldilà di chi sta in pole position, il 2021 segna un nuovo inizio. È come se si concludesse un lungo periodo di palestra e rodaggio e partisse un nuovo capitolo. Questo mi fa pensare all’audizione di “Flashdance”, evento che la protagonista del film aveva sempre temuto e aveva cercato quasi di non affrontare, se non alla fine del film. La sua è un’audizione straordinaria, che comincia con un piccolo inciampo, davanti al quale non si ferma. Sprigiona una tale energia che travolge tutta la commissione.

Non è un’incoronazione, ma si capisce che da lì in poi la vita della protagonista cambierà per sempre e la porterà a fare ciò che le viene meglio. Lei viene spinta a fare l’audizione da una serie di personaggi che le stanno intorno: anche questo è molto significativo, perché nel 2021 conta molto di più il darsi una mano. È un anno in cui c’è per tutti la possibilità di avere un nuovo mentore.

Come è cambiato, con la pandemia, l’approccio dei tuoi lettori all’astrologia? Hai notato dei cambiamenti nel loro atteggiamento?

Nei mesi della fase uno probabilmente c’è stata una forte decrescita di interesse, perché molti programmi tv hanno chiuso, ma anche perché la sensibilità verso questi temi è diminuita. Ricordo bene che il 13 marzo in televisione ho lanciato l’hashtag #siamotuttidellostessosegno e ho smesso di fare l’oroscopo, anche sul mio sito. Nello stesso momento ho iniziato a fare delle dirette su Facebook tutti i giorni, per provare a spiegare come funziona l’astrologia. Non era una scuola, ma una condivisione dei metodi.

A partire dal mese di maggio le cose hanno ripreso il loro ritmo usuale. Nel mio, che è un piccolo pianeta chiuso, fatto di lettori appassionati e fedeli, questo calo di interesse si è sentito meno. Ma immagino che nel mondo esterno si sia avvertito molto di più. Credo che diverse persone si siano indignate nei confronti dell’astrologia, ma in un modo variabile tra la satira e la necessità di trovare un capro espiatorio. Io sono stato graziato perché avevo scritto che il 2020 sarebbe stato un anno che avrebbe creato dei confini, che avrebbe alzato dei muri, che ci avrebbe separato facendoci capire l’importanza dello stare insieme.

Avevo un po’ seminato uno sguardo sul 2020 come un anno non leggero. Qualcuno che mi ha detto che Susan Miller (forse l’astrologa più famosa al mondo, che pubblica sui giornali di mezza Europa) abbia rilasciato un’intervista sul “Times” in cui diceva che il 2020 ha ucciso definitivamente l’astrologia, perché non aveva previsto la pandemia. Secondo me non è vero. L’astrologia è un po’ diversa in questo senso: non si propone di azzeccare il fatto ma di disegnare uno scenario nei suoi termini simbolici.

Hai anche lanciato un’iniziativa chiamata “La macchina del tempo” che ha avuto un grandissimo successo sui social. Hai intenzione di riprenderla?

Quel nome è ancora ufficioso, si rifà al glorioso programma di Alessandro Cecchi Paone. L’ho chiamata così perché per me l’astrologia è sempre stato uno strumento storico molto importante, ti permette di andare ad analizzare epoche storiche diverse che avevano un cielo simile. Ho iniziato a farlo su Facebook, e sono venute fuori analogie di grande interesse tra diverse epoche storiche. Mi propongo di riprenderlo su basi stabili nei prossimi mesi. Questa è una delle novità del prossimo anno, l’altra è più giocosa ed è l’Astro DJ Set che faccio su Instagram, dove ad ogni segno associo una canzone per punteggiare un tema dell’oroscopo della settimana. È una sorta di playlist della settimana per tutti i segni ed è molto divertente.

Il 2020 è stato anche l’anno in cui hai aperto il tuo canale YouTube. Come sta andando?

Il nuovo canale Youtube esiste dalla fase Uno, è stato lanciato ad aprile e sta andando benissimo. È una sorta di Astro Netflix: tutto quello che faccio viene inserito sul canale in modo più sistematico. Ci sono le lezioni, gli episodi della macchina del tempo, c’è un po’ tutto quello che produco.

Martina Riva

Musica&Cinema

Da sempre appassionata di tutto ciò che riguarda il mondo dell’intrattenimento, mi sono laureata in Conservazione dei Beni Culturali con una tesi di laurea in Storia del Cinema sul film “Lolita” di Stanley Kubrick. Finita l’università, mi sono trasferita a Los Angeles, dove, tra le altre cose, ho ottenuto un certificate in giornalismo a UCLA; nella Città degli Angeli ho lavorato per varie TV tra cui KTLA, dove per tre anni mi sono occupata principalmente di cinema, coprendo le anteprime mondiali dei film e i principali eventi legati al mondo spettacolo (Golden Globes, Academy Awards, MTV Awards e altri). Nel 2005 sono approdata alla redazione spettacoli di SKY TG24 dove ho lavorato come redattrice, inviata ai Festival e conduttrice. Le mie passioni principali, oltre al cinema, sono i viaggi, il teatro, la televisione, l’enogastronomia e soprattutto la musica rock. Segni particolari? Un amore incondizionato per i Foo Fighters!

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