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Capodanno, appello del ministro Costa: “Niente palloncini e fuochi d’artificio, inquinano e terrorizzano gli animali”

Su Facebook il titolare dell'Ambiente contro i festeggiamenti che creano danni

Un invito accorato agli italiani a fare attenzione a due aspetti apparentemente secondari, in questa fine anno dominata dalle preoccupazioni per il coronavirus: i palloncini e i botti di Capodanno. È quello che arriva via social media dal ministro dell’Ambiente, Sergio Costa. “Tra qualche giorno finirà questo anno complicato, difficile e che ci ha posto di fronte a scelte impegnative anche nel nostro quotidiano – ha scritto sul suo profilo Facebook il ministro, il 29 dicembre -. La voglia di festeggiare è tanta, lo immagino. Però fate attenzione, ogni nostro comportamento, ogni nostra azione ha degli effetti sul nostro pianeta”.

“I palloncini diventano trappole”

La raccomandazione è tutt’altro che di rito. Il ministro dell’Ambiente ha infatti postato l’immagine di un animale in gravi condizioni al termine di un post tutto dedicato a un richiamo forte al rispetto di chi vive accanto a noi ma non è della nostra specie. Nel suo scritto Costa avverte che “sta girando una catena che invita i cittadini a lanciare in aria palloncini colorati, per quanto possa sembrare un’iniziativa bella e lodevole, vi chiedo di NON farlo. I palloncini, una volta in aria, scompaiono dalla nostra vista, il gioco finisce ma quei palloncini non si dissolvono nel nulla, continuano a volare, poi scendono e finiscono nell’ambiente o nei mari diventando una trappola di morte per molti animali”.

I botti e le conseguenze sugli animali

Stessa cosa, prosegue il ministro dell’Ambiente, “per i fuochi di artificio”. Oltre a essere già vietati in molte città, “sono un’enorme fonte d’inquinamento e possono terrorizzare tanti animali, sia in aria che in terra.” “Rendiamoci conto – insiste Sergio Costa – che non esistiamo solo noi umani in questo pianeta“. Una frase apparentemente scontata che però può costituire un invito a una riflessione più ampia. “Dobbiamo avere rispetto per tutti – sottolinea ancora il ministro dell’Ambiente nel suo post -. Possiamo festeggiare e divertirci lo stesso, io lo faccio da tantissimi anni e possiamo farlo tutti”.

Ogni anno troppe vittime

Secondo un dato fornito dalla onlus Animalisti Italiani, nel 2018 sono morti in Italia circa 5mila esemplari di animali, quasi tutti selvatici e soprattutto uccelli. Vittime dei botti della notte di San Silvestro. Animali, cioè, che, spaventati, avevano perso l’orientamento andando a sbattere contro ostacoli di ogni tipo. O che, abbandonato il giaciglio invernale dopo il trauma del rumore dei fuochi d’artificio, perirono, vagando nella natura, per troppo dispendio energetico.

Domenico Coviello

Attualità, Politica ed Esteri

Professionista dal 2002 è Laureato in Scienze Politiche alla “Cesare Alfieri” di Firenze. Come giornalista è “nato” a fine anni ’90 nella redazione web de La Nazione, Il Giorno e Il Resto del Carlino, guidata da Marco Pratellesi. A Milano ha lavorato due anni all’incubatore del Grupp Cir - De Benedetti all’epoca della new economy. Poi per dieci anni di nuovo a Firenze a City, la free press cartacea del Gruppo Rizzoli. Un passaggio alla Gazzetta dello Sport a Roma, e al desk del Corriere Fiorentino, il dorso toscano del Corriere della Sera, poi di nuovo sul sito di web news FirenzePost. Ha collaborato a Vanity Fair. Infine la scelta di rimettersi a studiare e aggiornarsi grazie al Master in Digital Journalism del Clas, il Centro Alti Studi della Pontificia Università Lateranense di Roma. Ha scritto La Storia di Asti e la Storia di Pisa per Typimedia Editore.

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