Notizia triste per il mondo della moda: Pierre Cardin è morto. A 98 anni ha lasciato tutti senza parole, il pioniere del prêt-à-porter è venuto a mancare proprio vicino Parigi, la sua città. Un visionario, un genio sperimentale, rivoluzionario e all’avanguardia: è così che viene descritto il celebre stilista francese.
Pierre Cardin: una vita da celebrare
Nato nel 1922 a Sant’Andrea di Barbarana, un paesino del Trevigiano, si trasferì con la sua famiglia, poveri agricoltori, in Francia nel 1924. A soli 14 anni, Pierre iniziò il suo apprendistato presso un sarto a Saint-Ètienne e pochi anni dopo giunse a Parigi dove divenne il primo sarto della maison di Christian Dior, durante la sua apertura nel 1947.
Il suo atelier in Rue Richepanse fu la culla della sua creatività: fondato nel 1950, ospitò le maschere e i costumi che Cardin ideò per il tatto quando collaborava per le rappresentazioni di Jean Cocteau. Pochi anni dopo fece il suo ingresso nel mondo dell’alta moda presentando nel 1953 la sua prima collezione.
Abiti unici, rivoluzionari e controcorrente, Pierre Cardin sfidava le forme geometriche ignorando gli standard dei corpi femminili e facendo sì che l’abito fosse l’unico vero protagonista della scena. “Per me l’abito è un’opera d’arte. Chi lo indossa diventa una scultura, anche se il fisico ha qualche imperfezione. Conta solo il vestito. Il corpo è un liquido che prende la forma del vaso“.
Nel 1959 lo stilista realizzò una collezione confezionata per i grandi magazzini parigini diventando di fatto il padre del prêt-à-porter. La scelta non fu gradita, ma quel che ancor di più fece infuriare il mondo della moda fu la sua rottura con i canoni dell’haute couture, a favore di una moda democratica, alla portata di tutti. Il suo stile era avanguardista e ispirato a quel periodo incredibilmente innovativo in cui il mondo intero era rivolto verso la Luna. Forme aerodinamiche, spaziali, colori sgargianti e tagli azzardati e fuori dal comune.
Tutti vogliono un Cardin
Negli anni Sessanta Pierre Cardin era tra i più ricercati stilisti di sempre: firmò i vestiti flamboyant di Jacqueline Kennedy e le iconiche divise dei Beatles, quelle con abito nero e colletto alla coreana. E ancora tra i suoi modelli Brigitte Bardot, Mia Farrow, Liz Taylor, Naomi Campbell e tanti altri. Jean Paul Gaultier lo ricorda così in una sua celebre battuta: “Una volta non lo fecero entrare da Maxim perché non aveva la cravatta. Qualche anno dopo comprò tutta la catena (di ristoranti, ndr)”.
Nel 2019 è stato presentato al Festival del cinema di Venezia un docufilm sulla vita di Pierre Cardin e su quello che molti chiamano l'”EnigmaCardin“: come è riuscito un uomo tanto riservato, in apparenza, a creare un impero miliardario legando il suo nome a centinaia di prodotti ricercati in tutto il mondo?
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