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Top Ten 2020, i dieci migliori album dell’anno secondo PitchforK: le scelte della leggendaria rivista

Fiona Apple vince su tutti e si prende il primo posto: la top ten della musica del 2020 per Pitchfork

La tradizionale classifica annuale di Pitchfork rappresenta da sempre una discreta alternativa alle top stilate dai grandi marchi del mainstream americano: la top ten 2020 dedicata agli album incisi e distribuiti nel corso dell’anno testimonia in primo luogo gli interessi della critica, fornendo in questo caso alcuni spunti interessanti agli ascoltatori più avventurosi. Ecco dunque i dieci lavori identificati dalla testata, spazianti dall’indie e dal cantatutorato (presentissimo soprattutto al vertice), ai vecchi classici, musica sperimentale e l’immancabile trap.

Trionfo critico annunciato per Fiona Apple, il cui Fetch of the Bolt Cutters vince la top ten 2020 di Pitchfork dedicata agli album dell’anno

Al primo posto della top ten 2020, come in fondo prevedibile, l’album più apprezzato e celebrato criticamente di quest’anno, incensato fin dalla sua uscita come un piccolo classico contemporaneo; quel Fetch the Bolt Cutters di Fiona Apple, cantatutrice sperimentale arrivata all’apice della maturità artistica e dell’apprezzamento collettivo. Il suo album è in testa a diverse classifiche analoghe, e la popolare rivista non poteva tirarsi indietro. Vittoria arrivata peraltro su due progetti non dissimili come il numero due Saint Cloud dei Waxahatchee (primo di diversi lavori indie-flok in classifica), e del più pop Grae i Moses Sumney.

Il resto della top ten 2020 prosegue sulla linea aperta dal podio, con pochissime concessioni al rap e alla trap e molto cantautorato. Al quarto posto riappare il folk di Phoebe Bridgers con Punishers, seguito da Perfume Genius (Set My Heart on Fire Immediately), e una divinità immortale come Bob Dylan (Rough and Rowdy Ways). Spazio quindi all’elettronica sperimentale di Yves Tumor (Heaven to a Tortured Mind), il pop al femminile delle Haim e di Jessie Ware. Chiude la classifica al decimo posto infine con Bad Bunny, unico rappresentante trap della top.

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