Un nuovo Consiglio dei ministri, il primo del 2021, dovrebbe svolgersi già nella serata di oggi 4 gennaio alle 21. La notizia è anticipata da AdnKronos. Al centro del Cdm presieduto dal premier Conte le nuove misure anti-Covid per il periodo post-Epifania. Come è noto, infatti, alle 24 del 6 gennaio scadrà il termine del decreto di Natale, entrato che dal 24 dicembre 2020 ha reso l’Italia zona rossa. Si chiuderà il periodo delle restrizioni per le festività con il Paese in lockdown (10 giorni in zona rossa e 4 in zona arancione). E si dovrà far fronte alle prossime settimane, con una situazione dei contagi tutt’altro che confortante.

Cosa succede dal 7 gennaio

Sul tavolo l’ipotesi di procedere con un decreto – e non con un’ordinanza del ministro della Salute, Roberto Speranza – sulle regole più rigide da adottare dal 7 gennaio. Sempre oggi, sostiene AdnKronos, dovrebbe tenersi nel pomeriggio una nuova riunione tra il premier Giuseppe Conte e i capidelegazione dei partiti di maggioranza con il ministro Francesco Boccia. Quello che al momento appare piuttosto probabile è che dal 7 gennaio l’Italia ritorni alla suddivisione in tre fasce: zona rossa, arancione e gialla. Regione per regione. A seconda della gravità del rischio Covid. Veneto, Basilicata e Calabria ma anche Puglia, Liguria e Lombardia sono fra le regioni che potrebbero diventare arancioni o restare rosse. Secondo alcune ipotesi, dal 15 gennaio potrebbe scattare una zona bianca per le regioni più virtuose. In tal caso riaprirebbero, pur con le dovute cautele, bar, ristoranti, palestre, cinema, musei e teatri.

Seconda “tranche” di dosi

È previsto intanto per domani 5 gennaio l’arrivo in Italia di altre 470mila dosi del vaccino della Pfizer-BioNTech. Si tratta della seconda tranche delle spedizioni destinate al nostro Paese che in questa prima fase ha diritto a 3,4 milioni di dosi. I farmaci saranno distribuiti direttamente dalla casa farmaceutica nei 294 punti di somministrazione indicati dalle regioni al commissario per l’emergenza Domenico Arcuri. Oltre al vaccino Oxford-AstraZeneca, “abbiamo in arrivo anche Moderna, e abbiamo opzionato quote molto importanti di tutti i vaccini”. A dirlo in un’intervista a Rai Radio Uno è la sottosegretaria alla Salute, Sandra Zampa.

L’ok a nuovi vaccini

“Sappiamo che ci sarà una seduta straordinaria di Ema (l’Agenzia europea del farmaco, ndr.) per dare il via libera a Moderna nei prossimi giorni – ha detto ancora Zampa -. Parliamo di vaccini che hanno meno difficoltà nel problema della conservazione. Quindi potremo fare il dibattito sui medici di famiglia, che chiedono di essere coinvolti, ma è evidente che bisogna avere un vaccino che ha meno problemi di conservazione e comunque devi aver vaccinato almeno loro”. Sul vaccino Oxford-AstraZeneca, la cui somministrazione è già iniziata in Gran Bretagna, “più che la rapidità dobbiamo cercare la massima garanzia della sicurezza e anche della comunicazione. Nel senso che – ha concluso la sottosegretaria – le persone non devono avere l’ombra di un dubbio”.