Il presidente americano uscente, Donald Trump, “proclama” la fine del suo mandato alla Casa Bianca e condanna i suoi sostenitori violenti che hanno preso d’assalto il Campidoglio il 6 gennaio. Si conta una quinta vittima, un agente rimasto ferito negli scontri: il poliziotto Brian Sicknick. Dal canto suo il presidente eletto Joe Biden non intenderebbe procedere col 25º emendamento che consente la rimozione del presidente. In un nuovo videomessaggio, pubblicato ancora su Twitter, Trump afferma che dopo la certificazione dei risultati elettorali da parte del Congresso, la “nuova amministrazione sarà inaugurata il 20 gennaio”. L’Italia intanto va verso la consueta divisione a tre colori per fasce di rischio Covid.
Una nuova vittima degli scontri
Dagli Stati Uniti arriva la notizia che le vittime degli scontri di Capitol Hill salgono a 5. Ha perso la vita un agente delle forze dell’ordine che aveva affrontato gli insorti. E Trump, dalla Casa Bianca, ammette la sconfitta. O meglio, più che un’ammissione della vittoria di Joe Biden alle urne, quella di Trump è un’amara riflessione. Perché il tycoon ha parlato di quella che definisce “la fine del più grande mandato presidenziale della storia, ma è solo l’inizio della nostra lotta per fare l’America di nuovo grande. Ho sempre detto che continueremo la nostra lotta per assicurare che solo i voti legali contino”.
“Chi ha infranto la legge pagherà”
“L’obiettivo adesso si rivolge a garantire una transizione ordinata e senza soluzione di continuità del potere”, spiega Trump che parla anche delle violenze al Congresso da parte dei suoi sostenitori, definendole un “attacco atroce” che lo ha lasciato “indignato per la violenza, l’illegalità e il caos generato”. “Chi ha infranto la legge pagherà”. “È l’ora di raffreddare gli animi e di ripristinare la calma. Bisogna tornare alla normalità dell’America”, aggiunge in un video postato su Twitter. “Voi non rappresentate il nostro Paese e chi ha infranto la legge pagherà”, dichiara rivolgendosi a chi ha assaltato la sede del Congresso.
Italia, tornano i tre colori
Nel nostro Paese, intanto, il virus ha ripreso a correre. Gli indici Rt del contagio superano l’1 e il governo fa scattare chiusure e divieti. “La curva epidemiologica sta risalendo, è fondamentale mantenere alto il livello del rigore”, avverte Roberto Speranza, preoccupato per i numeri del Covid-19 in Europa e perché “le terapie intensive hanno smesso di scendere”. Dall’11 gennaio l’Italia sarà a prevalenza arancione, anticipa il Corriere della Sera, con qualche area rossa e alcune gialle. Sono in bilico tra le fasce più alte di rischio Lombardia, Veneto e Sicilia. Ma anche Emilia-Romagna, Lazio, Puglia, Calabria e Basilicata. La conferma dei passaggi di zona arriverà oggi 8 gennaio.