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Covid, Papa Francesco si è vaccinato. Approvato il nuovo decreto legge: stato di emergenza e stop agli spostamenti fra Regioni

Il pontefice ha ricevuto la prima dose in Vaticano

Via libera in Consiglio dei ministri al nuovo decreto legge (e non un Dpcm) con le misure anti Covid. Il provvedimento proroga lo stato d’emergenza fino al 30 aprile, come anticipato dal ministro Speranza in Parlamento (e non fino al 31 luglio come chiesto dal Cts). Previsto il divieto di spostamenti tra le Regioni e le province autonome dal 16 gennaio al 15 febbraio (e non quindi fino al 5 marzo come previsto in un primo momento). Naturalmente fatte salve le eccezioni a cui gli italiani si sono abituati: motivi di lavoro, necessità o salute.

Regioni divise per colori: dal 17 gennaio

Entreranno in vigore da domenica 17 gennaio le ordinanze di Speranza che assegneranno le fasce alle varie Regioni, con relative restrizioni. Sabato 16 il nuovo Dpcm manterrà le principali misure dell’attuale provvedimento, prevedendo però criteri che abbasseranno le soglie per l’inserimento delle Regioni in zona arancione o rossa. L‘ipotesi prevalente è che per sabato 16 resterà valida l’attuale colorazione suddivisa nelle diverse fasce.

Una piattaforma per prenotare la vaccinazione

Nel nuovo decreto si istituisce inoltre una nuova piattaforma informativa vaccinale. L’obiettivo è di favorire la distribuzione anche dei dispositivi e degli altri materiali di supporto alla somministrazione, e il relativo tracciamento. “Su istanza della Regione o Provincia autonoma, la piattaforma esegue, in sussidiarietà, le operazioni di prenotazione delle vaccinazioni, e di certificazione delle stesse, nonché le operazioni di trasmissione dei dati al ministero della Salute”. Intanto l’Aifa (l’Agenzia italiana del farmaco) avverte: “Attenersi alle indicazioni di somministrazione di due dosi per i vaccini finora approvati”.

Dosi per il Papa, anche per Benedetto XVI

Dal Vaticano arriva intanto la notizia che Papa Francesco ha fatto il vaccino contro il Covid. Nel primo giorno, il 13 gennaio, in cui in Vaticano è iniziata la somministrazione del farmaco della Pfizer-Biontech, Bergoglio ha ricevuto la prima dose (ci sarà poi la seconda del richiamo). Il papa emerito Benedetto XVI dovrebbe riceverlo fra poco. Francesco aveva anticipato al Tg5, nell’intervista concessa in esclusiva domenica scorsa 10 gennaio, che si sarebbe vaccinato. “La settimana prossima inizieremo a farlo qui – aveva dichiarato il pontefice – e io mi sono prenotato, si deve fare”. Francesco ha ricevuto il vaccino subito dopo gli uomini della Guardia Svizzera, più esposti a possibili contagi in quanto impegnati a controllare gli accessi al Vaticano.

Domenico Coviello

Attualità, Politica ed Esteri

Professionista dal 2002 è Laureato in Scienze Politiche alla “Cesare Alfieri” di Firenze. Come giornalista è “nato” a fine anni ’90 nella redazione web de La Nazione, Il Giorno e Il Resto del Carlino, guidata da Marco Pratellesi. A Milano ha lavorato due anni all’incubatore del Grupp Cir - De Benedetti all’epoca della new economy. Poi per dieci anni di nuovo a Firenze a City, la free press cartacea del Gruppo Rizzoli. Un passaggio alla Gazzetta dello Sport a Roma, e al desk del Corriere Fiorentino, il dorso toscano del Corriere della Sera, poi di nuovo sul sito di web news FirenzePost. Ha collaborato a Vanity Fair. Infine la scelta di rimettersi a studiare e aggiornarsi grazie al Master in Digital Journalism del Clas, il Centro Alti Studi della Pontificia Università Lateranense di Roma. Ha scritto La Storia di Asti e la Storia di Pisa per Typimedia Editore.

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