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La maledizione della Dakar: muore il motociclista francese Pierre Cherpin

Per le conseguenze dell'incidente dello scorso 10 gennaio

La maledizione della Dakar purtroppo ha colpito anche l’edizione 2021 della grande corsa quest’anno disputata nel deserto dell’Arabia Saudita. Ha perso la vita il pilota francese Pierre Cherpin, 52 anni, che, in sella a una Husqvarna, partecipava alla sua quarta Dakar.

La caduta e l’intervento chirurgico

Cherpin era caduto in un incidente il 10 gennaio scorso, in occasione della settima tappa, riportando gravi ferite alla testa. Dopo un primo intervento chirurgico a Gedda (Arabia Saudita), il campione stamattina 15 gennaio è stato trasportato d’urgenza a Lille in Francia per una nuova operazione. Ma è morto durante il viaggio aereo, proprio nei minuti conclusivi dell’ultima tappa, con arrivo a Gedda. Cherpin si definiva “dilettante”. Non partecipava alla Dakar per vincere ma per scoprire paesaggi e luoghi che non aveva mai avuto occasione di vedere. L’anno scorso aveva perso la vita il portoghese Paulo Gonçalves.

La corsa e la classifica

L’argentino Kevin Benavides ha vinto la Dakar tra le moto. In classifica generale il pilota della Honda ha preceduto di 4 minuti e 56″ l’americano Brabec (Honda) e di 15’57” il britannico Sunderland (Ktm), che aveva riaperto la gara vincendo la penultima tappa. Alla vigilia dell’ultima frazione i primi tre erano racchiusi in meno di 10 minuti, ma proprio l’ultima frazione è stata fatale allo stesso Sunderland, che ha perso terreno. Benavides ha controllato e ha chiuso al secondo posto alle spalle di Brabec, conquistando così il trionfo finale.

Un bilancio terribile

C’è una prima vittima, dunque, alla Dakar 2021. La vicenda di Cherpin si spera che serva a evitare nuove tragedie in futuro. Il pilota francese, che era alla sua quarta partecipazione alla Dakar, era stato trovato privo di conoscenza dagli elicotteri del soccorso. Operato d’urgenza, era stato tenuto in coma indotto. Poi la morte. Nella storia della Dakar sono stati ben settanta gli incidenti mortali. Le vittime sono stati sia piloti che concorrenti. L’ultima vittima prima di Pierre Cherpin era stato Paulo Gonçalves. Ora tutto proseguirà ma con il lutto nel cuore. E il rimpianto, forse, di non avere fatto di più, nel corso degli anni per vitare il ripetersi di queste tragedie.

Domenico Coviello

Attualità, Politica ed Esteri

Professionista dal 2002 è Laureato in Scienze Politiche alla “Cesare Alfieri” di Firenze. Come giornalista è “nato” a fine anni ’90 nella redazione web de La Nazione, Il Giorno e Il Resto del Carlino, guidata da Marco Pratellesi. A Milano ha lavorato due anni all’incubatore del Grupp Cir - De Benedetti all’epoca della new economy. Poi per dieci anni di nuovo a Firenze a City, la free press cartacea del Gruppo Rizzoli. Un passaggio alla Gazzetta dello Sport a Roma, e al desk del Corriere Fiorentino, il dorso toscano del Corriere della Sera, poi di nuovo sul sito di web news FirenzePost. Ha collaborato a Vanity Fair. Infine la scelta di rimettersi a studiare e aggiornarsi grazie al Master in Digital Journalism del Clas, il Centro Alti Studi della Pontificia Università Lateranense di Roma. Ha scritto La Storia di Asti e la Storia di Pisa per Typimedia Editore.

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