“Un milione di italiani ha ricevuto il vaccino anti #covid19. Un sentito ringraziamento ai cittadini e al nostro Servizio sanitario nazionale per la risposta straordinaria. L’Italia è prima in Ue per numero di persone vaccinate. Un dato incoraggiante. Andiamo avanti così mantenendo sempre alta la guardia”. Così, sui social, il presidente del Consiglio Giuseppe Conte oggi 15 gennaio.
Dosi in esaurimento, Pfizer in difficoltà
Nel frattempo sembrerebbero in esaurimento in diverse regioni le dosi a disposizione dei vari ospedali per le prime somministrazioni del vaccino Pfizer. Ma anche le dosi per i richiami già programmati: attualmente si utilizza la riserva del 30%, secondo quanto riporta l’Ansa. Dal canto suo la Pfizer ha confermato che le consegne di vaccini rallenteranno a fine gennaio-inizio febbraio in tutta Europa. Questo perché, è la spiegazione ufficiale, serve del tempo necessario per modificare il processo di produzione. E aumentare il ritmo nel corso delle settimane successive. “Pfizer sta lavorando duramente per fornire più dosi di quanto inizialmente previsto con un nuovo obiettivo dichiarato di 2 miliardi di dosi nel 2021”, ha giustificato il gruppo in un messaggio inviato all’Afp.
Gran Bretagna, ancora oltre mille vittime
Se l’Unione europea cerca la sua strada per una più rapida distribuzione dei vaccini, la Gran Bretagna va avanti. Nel Regno Unito la pandemia colpisce molto duramente e ogni giorno si registrano circa 55mila nuovi casi di coronavirus. Le vittime restano ancora sopra quota 1.000 morti in 24 ore. Inghilterra, Irlanda, Scozia, Galles e Irlanda del Nord sono alle prese anche con la variante inglese (più contagiosa) del Sars-CoV-2. Secondo i dati diffusi il 15 gennaio, il Paese ha raggiunto il picco di quasi 700mila tamponi in un solo giorno.
Ospedali britannici in crisi
Resta comunque alto l’allarme negli ospedali britannici, sommersi di ricoveri nelle ultime settimane. I cittadini sperano che il terzo lockdown nazionale introdotto dieci giorni fa dal governo di Boris Johnson faccia i suoi effetti. Note migliori rispetto al resto d’Europa, infine, sul fronte delle vaccinazioni anti-Covid. Cominciate sull’isola l’8 dicembre e il cui totale tocca ora quasi 3,2 milioni nella sola Inghilterra, circa 3,5 milioni in tutto il Regno Unito. Si marcia a un ritmo che arriva a superare le 300mila somministrazioni al giorno.