La pandemia di Covid continua a mietere vittime senza sosta in tutta Europa. Se l’Italia è ritornata alla divisione in tre fasce di rischio (più la teorica nuova zona bianca), la Germania ha deciso di prolungare ancora il lockdown fino al 14 febbraio. Nella Repubblica federale resteranno chiusi ristoranti, negozi e attività del tempo libero. La Gran Bretagna fa i conti con oltre 1600 morti in 24 ore, malgrado che la campagna di vaccinazioni stia procedendo a ritmo serrato e siano ormai circa 4 milioni i cittadini “protetti” dalla somministrazioni delle dosi.

Olanda, Scozia e la regione di Valencia

Una strada angusta, quella delle chiusure settoriali e delle restrizioni, che continuano a perseguire anche altri Paesi. L’Olanda si prepara a una nuova stretta, così pure la Scozia e la regione spagnola di Valencia. Mentre le campagne vaccinali ancora stentano a prendere velocità e l’Unione europea spinge sugli Stati membri perché vaccinino il 70% degli adulti entro la prossima estate.

Paura per le varianti del Sars-CoV-2

Ma le preoccupazioni di governi e autorità sanitarie si concentrano ormai da diverse settimane soprattutto sulle nuove varianti del virus, ritenute più contagiose dai medici. Ormai in molti Paesi sono queste mutazioni del virus a giocare la parte del leone nei nuovi contagi. Al punto che nei Paesi Bassi si spingono a parlare addirittura di “due epidemie separate”. La prima provocata dalla vecchia variante, in cui le infezioni sono in calo, e la seconda alimentata dal ceppo individuato la prima volta in Inghilterra, che vede i contagi aumentare.

Germania, mascherine Ffp2 obbligatorie

Si tratta, in fondo, della stessa preoccupazione che ha spinto Berlino e i 16 Laender della Bundesrepublik verso una nuova stretta. Dopo avere superato relativamente bene la prima ondata della pandemia in primavera-estate, la Germania si è vista piombare addosso una seconda ondata superiore alle attese. Da qui il prolungamento delle attuali restrizioni almeno fino a metà febbraio. C’è l’obbligo di mascherine Ffp2 o mediche nei negozi e sui trasporti pubblici e una crescente pressione sulle imprese perché facciano lavorare da casa il personale.

Un britannico su 10 ha “incontrato” il Coronavirus

Per l’aggressività del virus mutato, il lockdown sta riuscendo solo in parte a frenare i contagi anche nel Regno Unito. Che segna due record negativi: un picco di 1.610 morti in 24 ore – mai raggiunto finora durante la pandemia – e una media giornaliera di 935 vittime della malattia negli ultimi sette giorni. È il dato più alto al mondo registrato durante l’ultima settimana. A riprova di quanto è estesa nel Regno Unito la circolazione del Covid-19, i dati statistici ufficiali segnalano che ormai un britannico su dieci è entrato in contatto con il virus e ha sviluppato gli anticorpi. Una percentuale raddoppiata con l’accelerazione degli ultimi tre mesi.

“Sputnik V presto nella Ue”

Sul fronte della lotta al Covid c’è comunque una buona notizia. I team scientifici del vaccino russo Sputnik V e dell’Agenzia Europea per i Medicinali (Ema) hanno concluso il processo di revisione scientifica, legata al siero anti-Covid. A confermalo, un tweet apparso sulla pagina legata al vaccino sviluppato in Russia, in cui si legge anche che l’RDIF, il fondo per gli investimenti diretti nazionale, ha presentato istanza di registrazione per Sputnik V nell’Unione Europea. I russi prevedono che la prima rolling review (una fase di revisione continua che subentra quando un’emergenza sanitaria rende necessari dei processi di verifica più snelli) si terrà a febbraio. Ovvero nell’arco delle prossime settimane.