La presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, interviene in prima persona sulla questione dei pesanti rallentamenti nella fornitura delle dosi di vaccino anti Covid da parte dei grandi gruppi farmaceutici internazionali. Nel corso di una conversazione telefonica con i vertici di AstraZeneca, Von der Leyen ha sottolineato come l’Unione europea si attenda “una consegna nei tempi previsti” dei vaccini. L’Ue si aspetta che AstraZeneca “esplori tutte le flessibilità in termini di capacità produttiva”. Al fine di “onorare gli impegni e consegnare le dosi di vaccino richieste il prima possibile”. Lo ha specificato il portavoce Eric Mamer.

Zone “rosso scuro” anche in Italia?

La Sardegna prepara intanto un dossier per promuovere il ricorso contro la decisione di classificare l’isola in zona arancione. Da ieri 24 gennaio, infatti, la Sardegna non si trova più in zona gialla. L’Italia nel suo complesso è in realtà tra i Paesi della Ue con alcune zone che potranno diventare “rosso scuro”. Si tratta della nuova colorazione per le aree europee ad alto rischio Covid. Ne derivano limitazioni ai viaggi nel continente. Lo ha detto il commissario Ue per la Giustizia, Didier Reynders.

I Paesi a maggior rischio

Il commissario ha anticipato i risultati di una simulazione della nuova mappa del contagio realizzata dal Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie (Ecdc). “Dieci-venti Paesi Ue” presentano zone ad alto rischio che passano nella categoria “rosso scuro”, ha dichiarato. Tra questi ci sono ampie zone del Portogallo e della Spagna e alcuni territori in Italia, Francia, Germania e Paesi scandinavi, secondo Reynders.

Spostamenti e quarantena

Sulla questione degli spostamenti e dei viaggi fra i Paesi membri dell’Unione e all’esterno di essa, sono intervenuti in conferenza stampa, oggi 25 gennaio, i commissari Reynders e, per gli Affari Interni, Ylva Johansson. La Commissione propone che tutti i viaggi non essenziali siano “fortemente scoraggiati finché la situazione epidemiologica non sia migliorata considerevolmente”. Ciò riguarda specialmente le zone in “rosso scuro”. Per chi viene da quelle aree, gli Stati devono prevedere un test prima della partenza e una quarantena all’arrivo. Le indicazioni non si applicano ai transfrontalieri, che per lavoro o motivi di famiglia passano i confini molto spesso, e ai lavoratori del settore dei trasporti.

Le varianti del Coronavirus

La Commissione ha deciso di presentare le nuove proposte “alla luce delle nuove varianti del virus e gli elevati numeri di contagi“, e della necessità di evitare chiusure delle frontiere e divieti di viaggi diffusi. La Commissione Ue propone, dunque, l’aggiunta di un nuovo colore, il rosso scuro, alla mappa del rischio del Centro europeo per il controllo delle malattie (Ecdc). Questo “per riflettere l’alto livello di infezioni parzialmente legate a nuove varianti di coronavirus”, ha annunciato il commissario Ue per la Giustizia, Didier Reynders.