Il capo dello Stato, Sergio Mattarella, diventa protagonista istituzionale della crisi di governo. Prime consultazioni al Quirinale con i presidenti di Senato e Camera, rispettivamente Elisabetta Casellati e Roberto Fico. Quindi, da domani 28 gennaio, l’ascolto delle istanze e delle posizioni politiche dei gruppi parlamentari. I partiti ora devono scoprire le carte. E offrire al presidente della Repubblica tutti gli elementi di scelte chiare e responsabili per chiudere prima possibile con la formazione di un nuovo governo.
Al Senato il gruppo dei Responsabili
Occorre risolvere risolvere al più presto la crisi aperta con lo strappo di Italia Viva e le successive dimissioni del premier Giuseppe Conte che il 26 gennaio ha fatto un appello alla necessità di un esecutivo di “salvezza nazionale”. Sono ore di lavoro febbrile nei palazzi della politica per ampliare il perimetro della vecchia maggioranza e garantire così la possibilità di un governo dalla solida base parlamentare. Il nodo resta sempre il ruolo di Italia Viva. E ciò malgrado che al Senato si sia formato il gruppo del Responsabili “europeisti”: 10 senatori pronti a sostenere un nuovo esecutivo a guida Conte. Soltanto però col rientro dei renziani si otterrebbe una maggioranza più coesa.
L’ipotesi Di Maio
E l’ex ministra delle Politiche agricole, la renziana di ferro Teresa Bellanova, spiega: “Nessun veto”. “Di Maio premier? Noi partiamo dal programma, soprattutto non poniamo né subiamo veti” ha detto Bellanova al TgCom24. E ha precisato che il partito di Matteo Renzi “non pone veti nemmeno su Conte, ma non c’è solo lui. Quello che ci interessa è come si affronta la crisi, non discutiamo gli uomini ma l’impianto programmatico”.
I dem promuovono Conte
Il premier Giuseppe Conte è intanto a lavoro a Palazzo Chigi, dopo essere salito al Quirinale, questa mattina 27 gennaio, per le celebrazioni della Giornata della memoria. Il segretario del Pd, Nicola Zingaretti, è chiaro: “Conte è un punto di equilibrio, a Mattarella chiederemo il reincarico”. Occhi puntati sul Senato, dove è nato il gruppo dei responsabili Europeisti per un esecutivo Conte Ter. Si tratta, come detto, di 10 senatori che guardano al presidente del Consiglio, certi che in un’eventuale lista Conte, che potrebbe nascere in un futuro non troppo lontano, “entreranno di diritto”.
M5S chiude a Renzi
Dal Movimento Cinque Stelle, tuttavia, non vogliono più sentir parlare di Italia Viva. La senatrice del M5S Barbara Lezzi chiude a Renzi e invita il Movimento ad essere compatto. “Leggo dichiarazioni di renziani che auspicano confronti costruttivi e figure autorevoli – scrive su Facebook la pentastellata Paola Taverna, vicepresidente del Senato -. Mi corre l’obbligo di ricordare a chi ha dato vita a questa crisi assurda, irresponsabile e a mio personalissimo giudizio dettata da egocentrismo che sfocia in un narcisismo patologico, che i confronti costruttivi non contemplano la presenza di distruttori seriali e che la figura autorevole è unanimemente riconosciuta nella persona del Presidente Giuseppe Conte!”.