È un conflitto aperto, ormai, quello fra l’Unione europea e i grandi gruppi farmaceutici internazionali sulle forniture dei vaccini anti Covid. Bruxelles contesta le dichiarazioni del Ceo di AstraZeneca, Pascal Soriot, e chiede lo svincolo dalla clausola di segretezza per poter pubblicare il contratto.
Le Contestazioni dell’Europa
Secondo quanto riportano le agenzie di stampa, fonti qualificate dell’Unione chiariscono che non è previsto che la produzione delle dosi per l’Ue debba essere limitata alla fabbrica in Belgio. Ma può avvenire anche nel Regno Unito. Nel tardo pomeriggio del 27 gennaio è prevista una riunione del Comitato direttivo sui vaccini con i vertici di AstraZeneca. Da parte europea si insisterà sulla consegna delle dosi.
La replica del gruppo britannico
Dal canto suo l’amministratore delegato di AstraZeneca, Pascal Soriot, ha sostenuto con forza che l’azienda “non prende di certo i vaccini dagli europei per venderli altrove con profitto”, smentendo così le accuse rivolte dalla Ue in tal senso. Comprese quelle del commissario Domenico Arcuri, che ha accusato il gruppo britannico di trattare come “poveracci” i paesi europei, dopo la decisione di ridurre del 60% le dosi del vaccino di Oxford nel primo trimestre del 2021. Un taglio consistente per il nostro paese che si vedrebbe diminuire il numero delle fiale da 8 milioni a 3,4 milioni.
Carenza di forniture ovunque
In Spagna, intanto, le autorità sanitarie di Madrid hanno deciso di sospendere le vaccinazioni contro il Coronavirus per due settimane. Il motivo è tanto semplice quanto brutale: stanno per finire le scorte. Lo ha annunciato il vice presidente della regione della Capitale, Ignacio Aguado, secondo quanto riportato dai media spagnoli. Le poche dosi che sono rimaste, ha fatto sapere, saranno usate per il richiamo alle persone che hanno già ricevuto la prima. Nella regione di Madrid finora sono state vaccinate 180.000 persone.
Usa, cambio di passo contro la pandemia
La diffusione del Covid prosegue in tutto il mondo a ritmi elevati. I contagi registrati a livello planetario sono oltre 100 milioni, secondo l’ultimo conteggio dell’università Johns Hopkins. I morti a causa, o come concausa, di Coronavirus sono oltre 2 milioni. Negli Stati Uniti il presidente Joe Biden ha annunciato un potenziamento della campagna di vaccinazione. Ora gli Usa intendono acquistare 200 milioni di dosi aggiuntive dei sieri di Pfizer e di Moderna che dovranno essere disponibili per l’estate. Biden ha specificato che le dosi addizionali “non sono ancora state consegnate ma ordinate”. “Crediamo che saremo presto in grado di confermare l’acquisto di 100 milioni di dosi di Pfizer e 100 milioni di dosi di Moderna, i due sieri autorizzati nel Paese”, ha affermato il presidente.
Perù, muore una volontaria del vaccino
Dal Sudamerica arriva invece una notizia tragica. Una donna peruviana che si era offerta volontaria per testare il vaccino della cinese Sinopharm è morta a causa del Coronavirus. Lo ha riferito l’autorità sanitaria responsabile dei test a Lima, senza precisare però se la donna avesse ricevuto l’immunizzante o un placebo. “Siamo spiacenti di informare che uno dei nostri volontari è morto a causa di una polmonite Covid-19”, ha comunicato l’università “Cayetano Heredia”, responsabile della sperimentazione clinica del vaccino Sinopharm. La donna, di 54 anni e apparentemente in buona salute prima di ricevere le due dosi vaccinali in ottobre, “ha ricevuto tutte le cure indicate per questa malattia e le sue complicanze”. “Ha lottato per la sua vita per più di una settimana, senza riuscire a sconfiggere” il virus, ha aggiunto l’università.