Terzo e ultimo giorno di consultazioni per il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, in vista della risoluzione della crisi di governo. Il capo dello Stato vedrà oggi 29 gennaio le forze di Centrodestra (Lega, Fratelli d’Italia e Forza Italia), quindi il Movimento Cinque Stelle. Matteo Renzi dice no a un reincarico a Conte, almeno per il momento. E sembra scommettere su un possibile mandato esplorativo al presidente della Camera, Roberto Fico. Sul fronte della lotta al Covid un rapporto dell’Intelligence rivela: “I contagi reali di Coronavirus in Italia sono sottostimati del 50%”.
Un rebus per il capo dello Stato
Nel terzo e ultimo giorno delle consultazioni di Sergio Mattarella per la formazione di un nuovo governo, nel pomeriggio saliranno al Quirinale prima il centrodestra con Lega-Fi-FdI e poi M5s. Al termine del secondo giorno la situazione è rimasta complessa. Al capo dello Stato Matteo Renzi ha ribadito: sì a un mandato esplorativo, ma non a Giuseppe Conte. Netta la posizione del Pd, con Nicola Zingaretti che conferma “la disponibilità a sostenere un incarico al presidente Conte”. Fronti spaccati, dunque, e apparentemente inconciliabili nell’ex schieramento di maggioranza. Italia Viva marca le distanze, così come i dem che non sembrano voler cedere alle pressioni “anticontiane” di Renzi e della Bellanova.
L’ipotesi dell’incarico a Fico
Gli occhi sono puntati ora sul Movimento Cinque Stelle. La delegazione composta dal capo politico Vito Crimi e dai due capigruppo salirà al Colle con le idee chiare: si va avanti con Conte. Ma il Presidente Mattarella è interessato a capire soprattutto un punto chiave: qual è la posizione ufficiale e definitiva del M5S sul rapporto con Renzi e Italia Viva, cioè con coloro che, di fatto, hanno dato la stura alla crisi? Se emergesse, come probabile, una chiusura sarebbe chiaro che non ci sono né un nome né una maggioranza. Se ci fosse invece uno spiraglio verso i renziani, il Capo dello Stato potrebbe prevedere un incarico esplorativo per il quale in pole ci sarebbe il presidente della Camera Roberto Fico.
Virus, la reale diffusione in Italia
Sul tavolo del presidente del Consiglio dimissionario, Giuseppe Conte, è arrivato intanto un rapporto scottante sui contagi da Coronavirus. Secondo un dossier dell’Intelligence i “contagi da Covid in Italia sarebbero sottostimati del 50%“. Stando al rapporto, svelato da Repubblica, l’errore nelle stime sarebbe causato “dal calo del numero dei tamponi a metà novembre 2020”. La curva epidemiologica non starebbe quindi piegando verso il basso tanto quanto attestano i bollettini e i dati attuali sarebbero inattendibili.
Attesa per il via libera ad AstraZeneca
Dal canto suo il presidente del presidente del Consiglio superiore di sanità e componente del Comitato tecnico scientifico, Cts Franco Locatelli, rassicura sul piano vaccinale del Paese. “Non è affatto saltato. Anche se le riduzioni nella fornitura non erano previste, andiamo avanti – dice in un’intervista al Corriere della Sera -. Per i vaccini Pfizer-BioNTech e Moderna avremo a disposizione più di 60 milioni di dosi per immunizzare 30 milioni di persone”. Prevista intanto per oggi 29 gennaio l’autorizzazione dell’Ema al vaccino AstraZeneca. L’agenzia europea dei medicinali dovrebbe dare il via libera definitivo alle somministrazioni del prodotto britannico.