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La rivoluzione di Cicely Tyson: addio all’attrice icona afroamericana

L'attrice si è spenta a 96 anni: il ricordo di Obama e Viola Davis

L’attrice Cicely Tyson è morta ieri, giovedì 28 gennaio 2021, all’età di 96 anni. A dare l’annuncio al mondo il suo manager Larry Thompson, ma le cause del decesso rimangono ignote.

«Nella sua straordinaria carriera, Cicely Tyson è stata uno dei rari attori pluripremiati il ​​cui lavoro sullo schermo è stato superato solo da ciò che è stata in grado di realizzare al di fuori di esso. Aveva un cuore diverso da qualsiasi altro e per 96 anni ha lasciato un segno nel mondo che pochi riusciranno mai a eguagliare». Parole che arrivano direttamente dall’account Twitter dell’ex Presidente degli Stati Uniti d’America, Barack Obama, che nel 2016 aveva conferito all’attrice la Presidential Medal of Freedom, la più alta onorificenza civile.

Un commiato doloroso, a cui si unisce anche l’ex First Lady Michelle Obama: «Era la personificazione della bellezza, della grazia, della saggezza e della forza, portando avanti una fiamma che non solo l’ha guidata per 96 anni rivoluzionari, ma ha illuminato la strada per tanti di noi. Mi mancherà moltissimo, ma sorrido sapendo quante persone ha ispirato, proprio come me, a camminare un po’ più in alto, parlare un po’ più liberamente e vivere un po ‘più come Dio voleva».

Cicely Tyson: un segno nel mondo

Probabilmente in Italia sono pochi a percepire profondamente il solco che il passaggio di Cicely Tyson ha lasciato nel mondo, e in particolare in quello americano, per cui ha rappresentato un simbolo di rivoluzionaria libertà. Nata ad Harlem (New York) nel 1924 e venuta a mancare proprio ieri, l’attrice afroamericana è stata un’icona e una pioniera che ha ispirato i grandi nomi delle generazioni seguenti. Figlia di emigrati – madre cameriera e padre muratore – ha iniziato la sua battaglia di genere fin dagli esordi nello spettacolo, a teatro. Cicely Tyson ha sempre rifiutato ruoli che reputava denigratori in quanto legati solo al suo status di attrice donna e afroamericana, come prostitute, drogate o cameriere. Un piglio che le ha consentito di emanciparsi da un feticismo di settore fondato, soprattutto all’epoca, su cliché dannosi.

Cicely Tyson è stata la prima donna afroamericana a vincere un Oscar alla carriera, nel 2018. Coronamento di una lunghissima carriera iniziata come attrice di teatro e modella, fino all’approdo nel cinema e nella televisione (dove si è distinta davvero) alla fine degli anni Sessanta. Già nel 1974 Tyson vinceva due Emmy per il film tv Autobiografia di Miss Jane Pittman. La sua Jane Pittman era una donna forte, nata sotto schiavitù e ormai anziana, che dai 23 ai 110 anni dedicò la vita ai movimenti per i diritti civili. Il personaggio, oltre a segnare per Cicely Tyson il riconoscimento da parte della critica, diventò un ritratto popolare di donna afroamericana.

Il ricordo di Viola Davis

E ancora 3 Emmy, l’interpretazione nel film tv King nei panni della moglie di Martin Luther King e, più recentemente, quella di Doris Jones in House of Cards e della mamma di Annalise Keating in How To Get Away With Murder (Le regole del delitto perfetto). Proprio da parte di Viola Davis (con cui Cicely Tyson ha recitato anche nel bellissimo film The Help) è arrivato l’addio più drammatico. «Sono devastata. Il mio cuore si è appena spezzato. Ti ho amata così tanto! Eri tutto per me. Mi hai fatta sentire amata, mi hai vista e valorizzata in un mondo dove c’è ancora un mantello di invisibilità per noi ragazze cioccolato fondente. Mi hai dato il permesso di sognare». Il permesso di sognare, affatto scontato anche per un’attrice premio Oscar del nuovo millennio. Afroamericana.

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