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Crisi di governo: trattativa difficile, Fico pronto a salire al Quirinale. Forza Italia: “La maggioranza Ursula non esiste”

Potrebbe tramontare l'ipotesi di un esecutivo Conte Ter

La crisi di governo non accenna a concludersi. Anzi, se possibile, si fa ancora più ingarbugliata. E adesso il tempo è quasi scaduto. Il presidente della Camera, Roberto Fico, chiude il suo mandato esplorativo e sale al Quirinale a riferire. Le trattative tra le forze di maggioranza per la ricomposizione della frattura sono complesse. E da Forza Italia si marcano le distanze: niente governo con le attuali forze di maggioranza.

Giustizia, Renzi contro Orlando

Sul nodo giustizia Matteo Renzi avrebbe chiesto un cambio di guardia al ministero, mentre Andrea Orlando ha proposto il suo lodo, guadagnando un’apertura dal M5S. Dal fronte dell’opposizione moderata – quella che potrebbe essere chiamata a un sostegno, più o meno indiretto – Antonio Tajani mette in chiaro i punti fermi. “Non esiste una maggioranza Ursula”. Vale a dire una maggioranza trasversale, senza Lega e Fratelli d’Italia, sulla scorta della maggioranza che al Parlamento europeo ha approvato la nomina di Ursula von der Leyen a presidente della Commissione europea nel 2019.

Italia Viva, è scontro con gli ex alleati

“Finora non è stato fatto alcun passo avanti su nessun contenuto, ma fino all’ultimo proveremo a vedere se c’è una disponibilità a una mediazione”. Così Matteo Renzi avrebbe dichiarato nel suo intervento in assemblea con i parlamentari di Italia Viva. Sembra fargli eco, ma in senso opposto, Forza Italia. “Non esiste la sostanziale unità del Paese se manca mezzo Paese – ha detto Tajani -. Voglio dire una cosa chiara e netta: la maggioranza Ursula in Italia non esiste. Si è realizzata a Bruxelles perché l’ha guidata il Partito Popolare Europeo, che ha vinto le elezioni, al quale gli altri si sono accodati”. Forza Italia quindi, al momento, si dice indisponibile a un eventuale esecutivo con Pd, M5S e Italia Viva ma senza Lega e Fratelli d’Italia.

Carelli lascia il Movimento Cinque Stelle

Nel M5S si registra oggi 2 febbraio un addio clamoroso. “Non senza sofferenza interiore annuncio la mia uscita dal Gruppo parlamentare del Movimento 5 Stelle – dichiara Emilio Carelli -. In questo modo dico addio ad un Movimento che ha perso la sua anima.” “Mentre entro nel Gruppo Misto della Camera voglio propormi come aggregatore di una nuova componente ‘Centro – Popolari Italiani’, che riunisca gli scontenti“. “La mia decisione – sottolinea Carelli – arriva dopo una lunga riflessione e un bilancio di questi quasi tre anni trascorsi in Parlamento, durante i quali ho cercato in tutti i modi di contribuire alla crescita e al benessere del Paese e a realizzare i valori fondativi del M5 nei quali credo e mi riconosco ancora e che continuo a portare nel cuore”. Purtroppo – osserva – il bilancio finale non è positivo. Alla mia decisione ha contribuito anche il triste spettacolo di queste ultime settimane con il tentativo di compravendita di singoli parlamentari delle opposizioni o dei gruppi minori”.

Domenico Coviello

Attualità, Politica ed Esteri

Professionista dal 2002 è Laureato in Scienze Politiche alla “Cesare Alfieri” di Firenze. Come giornalista è “nato” a fine anni ’90 nella redazione web de La Nazione, Il Giorno e Il Resto del Carlino, guidata da Marco Pratellesi. A Milano ha lavorato due anni all’incubatore del Grupp Cir - De Benedetti all’epoca della new economy. Poi per dieci anni di nuovo a Firenze a City, la free press cartacea del Gruppo Rizzoli. Un passaggio alla Gazzetta dello Sport a Roma, e al desk del Corriere Fiorentino, il dorso toscano del Corriere della Sera, poi di nuovo sul sito di web news FirenzePost. Ha collaborato a Vanity Fair. Infine la scelta di rimettersi a studiare e aggiornarsi grazie al Master in Digital Journalism del Clas, il Centro Alti Studi della Pontificia Università Lateranense di Roma. Ha scritto La Storia di Asti e la Storia di Pisa per Typimedia Editore.

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