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Giro d’Italia, l’edizione 2021 partirà da Torino: tutto quello che c’è da sapere

Quest'anno è il 160° anniversario dell'Unità d'Italia

Sarà Torino la città da cui partirà il Giro d’Italia 2021. La prima frazione della competizione si svolgerà l’8 maggio. Si tratta come da prassi di una cronometro individuale. La lunghezza del tragitto sarà di 9 chilometri e i ciclisti in gara percorreranno le vie del capoluogo piemontese. È la terza volta nella storia che la corsa più amata dagli italiani prende il via da Torino. La prima volta fu nel 1961 (centenario dell’Unità d’Italia), la seconda dieci anni fa esatti, nel 2011, in occasione del 150° anniversario dell’Unità d’Italia.

Un’edizione “piemontese”

In Piemonte, sottolinea Giorgio Viberti sulla Stampa, si correranno anche la seconda tappa (da Stupinigi a Novara di 173 chilometri) e la terza tappa (da Biella a Canale di 187 km). La Regione sarà interessata ancora nella parte finale del Giro. Infatti la 19ª tappa vedrà l’arrivo in salita sull’Alpe di Mera in Valsesia e il giorno seguente la partenza da Verbania. “Nel 160º anniversario dell’Unità d’Italia non potevamo che scegliere il Piemonte e Torino, prima capitale italiana, per la Grande Partenza del Giro 104” ha dichiarato Paolo Bellino, Amministratore Delegato e Direttore Generale di Rcs Sport.

A giorni il percorso completo

Al momento ancora non si conoscono le tappe del Giro per intero. In tempi di Covid, inoltre, le autorità presenteranno online il percorso completo del 104° Giro d’Italia. Lo faranno probabilmente la prossima settimana. Ovvero dopo che si saranno definiti gli ultimi dettagli sul tragitto. Non solo: c’è da stabilire in via definitiva anche la materia dei diritti televisivi della Corsa Rosa. Per i quali sono in lizza Discovery Channel e Rai. Dalle ultime indiscrezioni, secondo i quotidiani, pare che l’ultimo rilancio economico della Rai abbia convinto la Rcs Sport. A questo punto è difficile che il vernissage del Giro d’Italia 2021 sia trasmesso da altri che non i canali sportivi dell’emittente di Stato. Forse già lunedì prossimo o al più tardi la settimana successiva. Ma gli italiani potranno assistere senz’altro alla più importante, storica e ambita gara ciclistica nazionale. In quella che, nel 160° anniversario dell’Unità d’Italia, si configura come un’edizione particolarmente prestigiosa.

Domenico Coviello

Attualità, Politica ed Esteri

Professionista dal 2002 è Laureato in Scienze Politiche alla “Cesare Alfieri” di Firenze. Come giornalista è “nato” a fine anni ’90 nella redazione web de La Nazione, Il Giorno e Il Resto del Carlino, guidata da Marco Pratellesi. A Milano ha lavorato due anni all’incubatore del Grupp Cir - De Benedetti all’epoca della new economy. Poi per dieci anni di nuovo a Firenze a City, la free press cartacea del Gruppo Rizzoli. Un passaggio alla Gazzetta dello Sport a Roma, e al desk del Corriere Fiorentino, il dorso toscano del Corriere della Sera, poi di nuovo sul sito di web news FirenzePost. Ha collaborato a Vanity Fair. Infine la scelta di rimettersi a studiare e aggiornarsi grazie al Master in Digital Journalism del Clas, il Centro Alti Studi della Pontificia Università Lateranense di Roma. Ha scritto La Storia di Asti e la Storia di Pisa per Typimedia Editore.

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