Il presidente del Consiglio incaricato, Mario Draghi, prosegue a ritmo serrato le consultazioni con le forze politiche in vista della formazione del governo. Oggi 6 febbraio incontrerà Lega e Movimento Cinque Stelle. Previsto un pre-vertice dei dirigenti pentastellati con Beppe Grillo. Ci sarà, a quanto filtra, anche Giuseppe Conte. Il fondatore dei Cinque Stelle apre all’ex presidente della Bce mentre Di Maio gli fa eco: “Draghi ha un alto profilo, lo ascolteremo”.

L’apertura dei Cinque Stelle

“Draghi ha un profilo prestigioso. Abbiamo detto che lo ascolteremo. E lo faremo partendo dai temi”. Così Luigi Di Maio apre a un governo presieduto dall’ex governatore della Bce. “Ho chiesto maturità e responsabilità istituzionale perché lo dobbiamo al Capo dello Stato ma soprattutto al Paese, che sta vivendo uno dei momenti più drammatici della sua storia recente”, ha quindi aggiunto.

Anche dalla Lega arrivano spiragli

Dall’opposizione leghisti non giunge un’apertura piena – “vedremo prima programmi e uomini” ha dichiarato Matteo Salvini in questi giorni – ma neppure chiusure preconcette. “Uno come lui puoi fare tanti gol” è la metafora riferita al presidente incaricato che usa il deputato Claudio Borghi in un’intervista a La Stampa. “Era un avversario quando giocava in Europa ma ora potrebbe giocare con noi e fare tante cose come spendere bene i soldi Recovery Fund, avviare i canteri, rimettere in moto l’economia privata”.

Varianti Covid in Umbria e Abruzzo

Nel “campo di battaglia” della lotta al Coronavirus cresce la paura per i casi di variante inglese e brasiliana individuati in Umbria e Abruzzo. Preoccupano gli esperti dell’Istituto superiore di sanità e i governatori delle stesse regioni interessate. I quali adesso annunciano nuove restrizioni circoscritte solo a limitate aree delle province di Chieti e Perugia. In Umbria in particolare sono stati identificati 18 casi di variante inglese del virus Sars-Cov-2, e 12 casi della variante brasiliana.

Misure restrittive

L’esito degli accertamenti sui 42 campioni inviati all’Iss dalla Regione Umbria, ha sottolineato il direttore generale della Prevenzione del Ministero della Salute, Gianni Rezza, ha evidenziato come casi di variante brasiliana siano riconducibili prevalentemente a cluster ospedalieri. Mentre la cosiddetta variante inglese è stata individuata in soggetti positivi non ospedalieri. La presidente della Regione Umbria, Donatella Tesei, ha annunciato che a partire da lunedì 8 febbraio “saranno adottate con ordinanza regionale per 15 giorni” delle micro zone rosse. “Divieto di aggregazione nelle piazze e nei centri storici, su tutto il territorio regionale”, in Abruzzo, dal 6 al 13 febbraio. Lo prevede l’ordinanza firmata dal governatore Marco Marsilio, in considerazione dell’aumento dei contagi. Il provvedimento impone inoltre “il rigoroso rispetto delle distanze sia all’interno delle strutture pubbliche che in quelle private, con implementazione delle attività di controllo”.