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Governo Draghi: aprono anche M5S e Lega, nuove consultazioni. Varianti Covid: zona rossa a Perugia

Da lunedì 8 febbraio altri colloqui in programma per il presidente incaricato

Apertura di Lega e M5S al governo di Mario Draghi. Un fattore decisivo per la formazione di un esecutivo basato su un’ampia maggioranza. Archiviato il primo giro di consultazioni con tutte le forze politiche, l’ex presidente della Bce incontrerà le parti sociali l’8 febbraio. Poi di nuovo i partiti fino a martedì 9 febbraio per un secondo giro di confronti. Mentre la Sardegna si appresta a passare in zona gialla, tutta la provincia di Perugia e sei piccoli comuni del Ternano saranno in zona rossa da lunedì 8 per 15 giorni. Prevista anche la chiusura totale di nidi e materne.

Lega: “Con Draghi molti temi condivisi”

Non ha nascosto la soddisfazione Matteo Salvini al termine dell’incontro con il premier incaricato, con il quale ha registrato coincidenze sui temi. Ci si può, quindi “mettere a disposizione”. Il leader della Lega per molti versi è andato oltre le previsioni della vigilia. “Non poniamo condizioni né su persone né su idee o movimenti”, ha detto Matteo Salvini. E più volte ha ripetuto “Con Draghi c’è condivisione su molti temi”.

Grillo: “La fragole sono mature”

“Le fragole sono mature” è invece il mantra di Beppe Grillo, calato a Roma per portare il Movimento 5 Stelle nelle braccia di Draghi. L’ennesima svolta sofferta di un M5S sempre più “di governo” e sempre meno “di lotta”. All’orizzonte, tuttavia, si profila una scissione. Le truppe che fanno riferimento a Di Battista sono in rivolta. Ma il garante pentastellato – che ha guidato la delegazione del Movimento nell’incontro con il premier incaricato – è sceso in campo per blindare i temi cari al M5S. Dal reddito di cittadinanza alla difesa dell’ambiente, come gli chiedono di fare i suoi. Era stato Luigi Di Maio ad aprire le danze. “Sono certo che ancora una volta il Movimento 5 Stelle dimostrerà maturità e responsabilità istituzionale – aveva dichiarato su Facebook -. Dobbiamo farlo per gli italiani, ci sono 209 miliardi da spendere”.

Coronavirus, tensione per le varianti

Sul fronte della lotta al Covid, si registra il via libera del ministro Speranza agli anticorpi monoclonali: saranno distribuiti anche in Italia. Il via libera è giunto dopo l’ok dell’Aifa e del Consiglio superiore di Sanità, anche se manca l’autorizzazione dell’Ema. Sarà una distribuzione “in via straordinaria”, fa sapere il ministro della Salute. Una “possibilità in più per contrastare il Covid-19”. Intanto, da lunedì 8 febbraio in Umbria la provincia di Perugia e sei comuni del Ternano saranno in zona rossa. Tre comuni in zona rossa anche in Abruzzo. Si diffondono, in questi territori, i casi della varianti di Coronavirus: inglese e brasiliana.

Folla nelle piazze a Roma, Venezia e Napoli

E con la maggior parte delle Regioni in zona gialla i ristoranti registrano il pienone. Complice il sole e il clima mite, in tanti sono andati a mangiare fuori in questo fine settimana. Un rito atteso dai quasi 7 persone su 10, secondo Coldiretti. La polizia è intervenuta nelle zone della movida contro gli assembramenti. A Roma ma anche a Venezia e Napoli. L’assessore alla Sanità del Lazio, Alessio D’Amato lancia “un appello al rispetto del distanziamento e all’utilizzo della mascherina. Altrimenti ci troveremo costretti di nuovo a applicare misure restrittive”.

Il vaccino Reithera

A causa dei ritardi delle case farmaceutiche rispetto alle dosi promesse, l’Italia guarda ora anche ad altri vaccini, come il russo Sputnik. Per Reithera – il vaccino italiano – lo Stato è pronto a produrre 100 milioni di dosi all’anno in modo da rendere autonomo il nostro Paese. Questo è l’obiettivo. Ma bisognerà attendere non meno di sei mesi. Dalla Cina, intanto, c’è la prima autorizzazione a un uso più esteso, in emergenza, del vaccino Sinovac, che potrà ora essere somministrato nella Repubblica Popolare anche ad altre fasce di popolazione, oltre che ai gruppi ad alto rischio e prioritari già autorizzati.

Domenico Coviello

Attualità, Politica ed Esteri

Professionista dal 2002 è Laureato in Scienze Politiche alla “Cesare Alfieri” di Firenze. Come giornalista è “nato” a fine anni ’90 nella redazione web de La Nazione, Il Giorno e Il Resto del Carlino, guidata da Marco Pratellesi. A Milano ha lavorato due anni all’incubatore del Grupp Cir - De Benedetti all’epoca della new economy. Poi per dieci anni di nuovo a Firenze a City, la free press cartacea del Gruppo Rizzoli. Un passaggio alla Gazzetta dello Sport a Roma, e al desk del Corriere Fiorentino, il dorso toscano del Corriere della Sera, poi di nuovo sul sito di web news FirenzePost. Ha collaborato a Vanity Fair. Infine la scelta di rimettersi a studiare e aggiornarsi grazie al Master in Digital Journalism del Clas, il Centro Alti Studi della Pontificia Università Lateranense di Roma. Ha scritto La Storia di Asti e la Storia di Pisa per Typimedia Editore.

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