Livia Manca: «Vi spiego Balance Holidays: cos’è un ritiro di benessere?» [INTERVISTA ESCLUSIVA]
Colloquio con la fondatrice e direttrice della prestigiosa wellbeing retreat company londinese
Tornare alle origini. Riappropriarsi del rapporto con se stessi e con la natura. E imparare pratiche di comportamento che arricchiscono il benessere personale nella vita di ogni giorno, nel rispetto del nostro pianeta. Non è il manifesto di una filosofia orientale ma il progetto di una giovane società internazionale nata nel 2019, tutta al femminile, che propone ai clienti “ritiri di benessere” in location esclusive di alto prestigio immerse nel verde. Dimore storiche, ma anche casette sugli alberi e capanne sui laghi. Basata a Londra, Balance Holidays è l’unica wellbeing retreat company a cui è stato conferito il prestigioso Butterfly Mark by Positive Luxury quale riconoscimento di un grande lavoro nel campo dell’eco-sostenibilità. VelvetMag ha incontrato Livia Manca di Villahermosa, fondatrice e direttrice generale di Balance Holidays.
Intervista a Livia Manca
Ai vostri clienti offrite i “ritiri di benessere”: di cosa si tratta?
Esistiamo per aiutare i nostri ospiti a rigenerarsi con regolarità, dando loro gli strumenti per sostenere la propria vitalità nella vita quotidiana. La nostra collezione di ritiri di benessere è disegnata su misura grazie a location di eccezione e a esperti altamente qualificati. I nostri clienti trascorrono periodi rigeneranti in resort in Toscana, Sicilia o Puglia. Ma anche in Francia, Spagna, Croazia, Svizzera e Regno Unito. Chi partecipa ai nostri ritiri ha la possibilità di imparare una maggiore cura del proprio corpo e della propria mente, per ottenere più energia e consapevolezza nella vita di tutti i giorni.
Natura, rispetto della Terra e sostenibilità sono al centro della vostra proposta. Non sono tendenze divenute troppo di moda?
No, se le poni davvero al centro della tua attività. Mi spiego: tutto ruota intorno al concetto di sostenibilità. Dal tipo di programmi che disegniamo, alla natura circostante in cui ci immergiamo. I nostri programmi sono adatti a partecipanti di ogni livello. I ritiri wellbeing per gruppi misti e privati (singoli, famiglie, gruppi di amici, gruppi di lavoro) sono di 3-6 giorni. Date le esigenze di questi tempi, abbiamo introdotto un’offerta da remoto. I soggiorni sono disponibili a partire da un minimo di 7 notti e nel tempo libero le persone hanno a disposizione tutte le nostre tipiche attività wellbeing.
Quanto è importante il lavoro da remoto e come è cambiata la vostra offerta a causa della pandemia?
Abbiamo studiato una nuova offerta che avvieremo in primavera adatta a piccoli gruppi aziendali. Offriremo ritiri di coaching immersi nella natura. Tratteremo temi di wellbeing e performance in azienda, energy management, managing stress, work life balance. Il coach offrirà sia lezioni in gruppo che sessioni private. Per il resto, il nostro lavoro personale funzionava già abbastanza da remoto, un processo accelerato dalla pandemia di Coronavirus.
Le conseguenze del Covid hanno imposto nuovi trend nell’offerta dei wellbeing retreats?
La pandemia ha fatto progredire una tendenza che avevamo già intercettato prima del Covid, al momento dell’avvio di Balance Holidays. Come testimonia l’ultimo report del Global Wellness Institute, esiste un trend crescente fra le persone: il desiderio di ritornare alle origini, la volontà di riscoprire le cose più semplici e genuine. Mangiare bene, dormire bene, tornare in contatto con il proprio corpo e la propria mente. Nella tragedia della pandemia abbiamo visto emergere, in modo sbalorditivo, il wellness online e il grande potenziamento della telemedicina.
I pacchetti che offrite sono assimilabili a vacanze di lusso nel senso classico del termine?
No perché intercettiamo, almeno in parte, una domanda diversa. Quella che emerge dai dati offerti anche dal World Travel and Tourism Council. Ossia l’aumento di coloro che invece di scegliere le grandi spiagge caraibiche, sudamericane, asiatiche o arabiche desiderano andare alla scoperta dei piccoli borghi, dell’immersione nei boschi, di un “ritiro” nell’agio, certo, ma soprattutto nella bellezza.
Quali sono le attività e le pratiche che i vostri coach insegnano?
Pratiche di respirazione guidata per l’armonia della mente e del corpo, ad esempio. Oppure stress positivi: far passare il nostro corpo dal caldo al freddo in maniera terapeutica; svolgere attività fisica breve ma molto intensa. Siamo comunque costantemente alla ricerca dei migliori esperti da tutto il mondo per arricchire la nostra offerta. Durante i nostri soggiorni di benessere chi partecipa ha la possibilità di svolgere yoga, fare trekking, cavalcare, degustare vini e cibi di alta qualità. Oppure fare escursioni in biciletta e godere di trattamenti termali di alto livello.
La sua più grande soddisfazione e il suo sogno per il 2021?
Una grande soddisfazione la provo ogni volta che i nostri clienti, molti dei quali sono uomini, dopo i nostri soggiorni continuano a casa, nella vita quotidiana, le pratiche che hanno appreso. È stato bello quando un cliente inglese ci ha scritto dopo un ritiro al relais Il Borro in Toscana: ‘prenotatemi altri 3 o 4 retreats nell’arco dei prossimi 12 mesi’! Il mio sogno? Ho un desiderio, sì: che cresca ancora di più l’integrazione fra le imprese di benessere come la nostra e la ricerca scientifica, finalmente incline a riconoscere il valore della prevenzione e della cura degli stili di vita.
In Balance Holidays le sue collaboratrici sono tutte donne?
Sì, le mie collaboratrici sono tutte donne e, sin dall’incipit dalla società, lavorano in remoto da Londra e da diverse parti del mondo. Dalla Cina come dal Canada e da Hong Kong. Ho sempre ritenuto che fosse questo il modo più eco-sostenibile di lavorare. Risparmio dei trasporti, possibilità di occuparsi della casa. Nel nostro caso è un modello che funziona bene. Mi consente di scoprire talenti nascosti: donne di diverse nazionalità e religioni che portano l’arricchimento della diversità nella nostra impresa.