Domenica 14 febbraio ricorre San Valentino. La tradizione vuole che si celebri la persona amata con un gesto d’amore nei suoi confronti, molto spesso accompagnato dall’omaggio delle tradizionali rose rosse, simbolo di passione e di devozione della persona a noi cara. Ma da dove nasce questa usanza di regalare questi particolari fiori? Forse non tutti conoscono la storia di San Valentino e le curiosità che la festa degli innamorati racchiude in sé. Una ricorrenza celebrata in gran parte del mondo, soprattutto in Europa, in America e in Estremo Oriente.
San Valentino: la storia della festa più romantica dell’anno
La versione più accreditata della storia della festa di San Valentino narra che il Santo era un vescovo cristiano, morto martire, nel terzo secolo dopo Cristo. Egli, infatti, non si convertì al paganesimo, ragion per cui venne decapitato. La Chiesa Cattolica scelse nel 496 proprio San Valentino per sostituire la festa pagana dei Lupercali, presumibilmente anche con lo scopo di cristianizzare la festività romana. Luperco era infatti una divinità che si usava festeggiare nella Capitale nei giorni fra il 13 e il 15 febbraio a Roma. Papa Gelesio I, quindi, eliminò i Lupercali istituendo una festività dedicata all’amore romantico, associandola idealmente alla protezione del Santo Valentino, originario di Terni.
Una leggenda narra che San Valentino è considerato il patrono degli innamorati poiché fu il primo religioso che celebrò l’unione fra un legionario pagano e una giovane cristiana
Un’altra storia racconta invece che un giorno il Santo vide nei pressi del suo giardino, due giovani fidanzati che stavano litigando. Nella speranza di farli riconciliare gli andò incontro con una rosa che regalò loro, pregando affinché il Signore mantenesse vivo in eterno il loro amore. In seguito la coppia gli chiese la benedizione del matrimonio. Quando questa storia di San Valentino si diffuse, molti decisero di andare in pellegrinaggio dal vescovo di Terni il 14 di ogni mese, giorno dedicato alle benedizioni. Poi la data è stata ristretta solo a febbraio, perché in quel giorno del 273 San Valentino morì.
Altre 6 curiosità dal mondo legate alla festa degli innamorati
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- La più antica Valentina di cui si hanno notizie risale al XV secolo. Carlo d’Orleans si rivolse alla moglie, mentre era chiuso nella torre di Londra, con queste parole: “Je suis desja d’amour tanné, ma tres doulce Valentinée”. (Sono già malato d’amore, mia dolcissima Valentina).
- A Parigi nel 1400, il 14 febbraio, venne fondato l’Alto Tribunale dell’Amore che doveva decidere su controversie di cuore, ma anche di violenza di genere.
- Una delle tesi più note della storia di San Valentino, come festa degli innamorati, si riconduce al circolo di Geoffrey Chaucher, che nel Parlamento degli Uccelli, associa la ricorrenza al fidanzamento di Riccardo II d’Inghilterra con Anna di Boemia.
- Vi siete mai chiesti perché i cioccolatini che si usano donare a San Valentino siano legati a questioni di cuore? Nel XIX secolo i dottori consigliavano di mangiare il cioccolato per lenire il dolore di un cuore spezzato.
- Ogni anno la città di Verona, dove è ambientata l’opera Romeo e Giulietta di Shakespeare, riceve oltre mille lettere indirizzate a Giulietta.
- In America San Valentino non è solo la festa degli innamorati, ma quella di tutti i legami d’affetto. Ci si scambiano dolcetti, bigliettini anche in famiglia e fra amici, allestendo la tavola in maniera ricercata.
San Valentino e l’usanza di regalare le rose rosse: in che numero donarle? I consigli della flowers designer Maria Luisa Rocchi
Se la tradizione di regalare le rose risale a San Valentino, in molti si chiedono quale sia il numero adatto di rose da regalare all’amato. Generalmente si donano 108 rose per una proposta di matrimonio, 99 per dichiarare eterno amore. 20 per un amore sincero, 11 significano unicità della persona amata, 13 per dichiarare una passione folle, 10 sono sinonimo di perfezione, 9 per una relazione già avviata. Per un amore a prima vista basta invece 1 sola rosa. “A San Valentino il regalo più classico da fare o ricevere è il fascio di rose”, afferma in esclusiva a Velvet Mag Maria Luisa Rocchi, tra le flowers designer più rinomate della Capitale.” Che siano a stelo corto, legate a bouquet o a stelo altissimo legate a fascio, l’importante è che siano rosse, il colore della passione e dell’amore. In Italia per tradizione si regalano in numero dispari con l’unica eccezione della dozzina, mezza dozzina, doppia dozzina e via dicendo”. Ed ancora:
“A volte il numero degli steli sta a significare il numero dei mesi o degli anni di amore. Chi desidera essere meno classico può scegliere altri fiori, ma sempre rigorosamente sui toni del rosso. In stagione, oltre alle rose, abbiamo tulipani, ranuncoli, anemoni, Lisianthus unitamente alle bacche di skimmia. Possono essere confezionati a bouquet o in eleganti scatole unendoli magari anche a dolci o cioccolatini. I ragazzi più giovani scelgono regali meno convenzionali come ad esempio vasetti a forma di cuore o lucchetti decorati con rose rosse“, conclude la Rocchi. Insomma nella giornata dedicata agli innamorati anche i più insensibili di certo non potranno esimersi nel manifestare un gesto d’affetto nei confronti dell’amato. Perché, come affermava Oscar Wilde: “Amare, è superare se stessi.”
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