Con l’ingresso, ormai inoltrato, nel secondo mese del nuovo anno, l’Italia si prepara a una brusca ondata di maltempo nelle prossime settimane. Stando alle previsioni metereologiche, l’allarme più preoccupante arriva dalla Russia. Si avvicina minacciosamente il ciclone Burian: una gigantesca massa d’aria gelida in viaggio dalla Siberia. Attualmente il vortice di vento freddissimo si starebbe muovendo in direzione dell’Europa Orientale per poi attraversare la penisola balcanica e infine irrompere sul nostro Paese.
Il parallelo con la gelata del 1985
Per Antonio Sanò, direttore de ilMeteo.it, l’ondata di freddo polare che sta per arrivare potrebbe portare anche nevicate abbondanti in pianura. “L’ultima volta che il Burian arrivò con tale forza risale al 1985 – dice Sanò -. Da noi portò neve anche a basse quota. Questa prima fase invernale raggiungerà dunque la massima intensità domenica 14 febbraio“. “La settimana prossima arriveranno pure le perturbazioni atlantiche che troveranno un’Italia già congelata. Questo porterà la neve anche a bassa quota con Roma possibile vittima”.
Roma nel mirino
Ma in realtà sono in molti che, a guardare i dati e le immagini del satellite si spingono a pronosticare gelo e nevicate record. Addirittura, in alcuni casi, quantitativamente superiori a quelle del 1985 e del 2012. Al momento quel che si sa con certezza è che un nucleo gelido di aria freddissima dalla Siberia si sta incamminando verso l’Europa. Il Burian è il vento freddo molto intenso tipico delle steppe russe. E Roma potrebbe farne le spese più di altre città italiane, con possibili e forse memorabili, nevicate.
Gelo per San Valentino
Mancano ancora diversi giorni, quindi non può che essere una tendenza meteo generale che necessiterà di molte conferme. Tuttavia i modelli matematici prefigurano in modo ormai abbastanza unanime una severa ondata di freddo da San Valentino in poi. Secondo gli esperti di 3bMeteo dal 12-13 febbraio potremmo assistere alla formazione di un potente anticiclone tra Scandinavia e Mar del Nord, supportato da un promontorio subtropicale in risalita sull’Europa occidentale. Un fenomeno che di fatto chiuderebbe le porte dell’Atlantico sul Vecchio Continente. “L’irruzione gelida potrebbe interessare l’Italia, entrando dalla porta adriatica sotto-forma di assai freddi venti di bora e grecale – spiegano -. Con il gelo potrebbe arrivare chiaramente anche la neve fino in pianura e sulle coste. Però è ancora prematuro fornire ulteriori dettagli su entità e traiettoria di questa colata gelida”, dicono.