Noemi sarà in gara al 71° Festival di Sanremo con il brano Glicine. Grande emozione per l’artista che torna sul palco dell’Ariston dopo tre anni e dopo una piccola rivoluzione, personale e musicale.

Il brano è scritto dalla giovane e talentuosa Ginevra Lubrano, Francesco Fugazza, Trattoli e Dario Faini, che ne ha curato anche la produzione con il suo team di producer chiamato Dorado Inc. e i Muut. Così Noemi torna sul palco dell’Ariston forte di un rinnovamento profondo che l’ha portata a esplorare sonorità diverse, colori inediti della sua voce e collaborare con nuovi autori come Ginevra. Classe 1993, Ginevra è una delle cantautrici più promettenti della nuova scena, un connubio unico di raffinatezza, sensibilità e freschezza che ha saputo tradurre in canzoni le emozioni e le esperienze che Noemi ha condiviso.

Come il glicine, pianta rampicante dalla fioritura delicata, ma in grado di piegare nel tempo il ferro, e dalle radici robuste, così la donna cantata da Noemi scopre dentro di sé la forza di rinnovarsi nel momento fragile della fine di un amore. Una donna molto simile alla Noemi di oggi. Glicine anticipa il nuovo album di inediti in uscita a marzo.

Noemi, il ritorno a Sanremo

«Questo Sanremo lo affronterò con una grande emozione perché questa riscoperta me lo fa vivere come se fosse la prima volta» con queste parole Noemi ha commentato il suo ritorno sul palco dell’Ariston. Sono trascorsi tre anni dall’ultima partecipazione dell’artista alla kermesse, risalente al 2018 con il brano in gara Non smettere mai di cercarmi. L’inedito si piazzò solo al 14° posto, senza convincere del tutto pubblico e giuria. Ma stavolta Noemi torna con una nuova premessa: «Sto mostrando dei lati diversi di me e anche delle fragilità. Per colpa della pandemia mi mancano molte cose. Mi dispiace che non ci siano concerti e che i teatri siano chiusi. Secondo me saremo tutti carichi a pallettoni al Festival. Dopo un periodo di stop Sanremo ha un significato particolare. La musica è la colonna sonora della nostra vita».

Noemi ha parlato di Glicine come di una canzone alla quale è molto legata e che, da non sottovalutare, rappresenta una novità nel suo repertorio musicale: «È una canzone che amo molto perché ci vedo dentro una riscoperta importante e mi piace molto il modo in cui ho lavorato su questo pezzo partendo da me e dalle mie emozioni. Spero che vi piaccia. La sonorità del brano è molto personale, molto mia. Io ho cercato di recuperare e riscoprire anche dei suoni che mi piacciono molto, ma che finora non ho mai inserito nei miei dischi. Secondo me c’è un bel mix tra l’analogico e il digitale. Quello che si crea è una dimensione unica, che è la mia».