L’indimenticabile stilista italiano Ottavio Missoni avrebbe compiuto cento anni lo scorso 11 febbraio 2021. Il museo MA*GA di Gallarate, in provincia di Varese, luogo in cui con la moglie Rosita aveva dato vita al suo impero di moda, rende omaggio al designer con un tributo speciale grazie al nuovo allestimento della “Sala Arazzi Ottavio Missoni”. Nel 2015 il museo dedicò alla Maison un’ampia antologica con una mostra su Ottavio Missoni e ora, in collaborazione con la Fondazione Ottavio e Rosita Missoni, presenta il nuovo allestimento della sezione, divenuta parte permanente della collezione.
Ottavio Missoni la mostra sul portavoce del Made in Italy nel mondo
La figura di Ottavio Missioni è quella di un uomo davvero singolare. Non solo uno stilista ma anche atleta di successo. La passione per lo sport gli fece vincere nel 1948 le Olimpiadi di Londra nella finale dei 400 metri a ostacoli. La storia di questa grande avventura è raccontata al Museo MA*GA di Gallarate insieme ad alcune testimonianze sulla prima mostra del famoso stilista. Una mostra su Ottavio Missoni infatti ebbe luogo a Venezia negli anni Settanta alla Galleria Il Naviglio. Ottavio Missoni nasce nel 1921 a Ragusa di Dalmazia in Croazia. A soli sei anni si trasferisce con la famiglia a Zara oggi in Croazia, dove rimane fino a quando compie vent’anni di età. Nel 1953 si sposa con Rosita Jelmini, la cui famiglia possiede una fabbrica di tessuti in provincia di Varese.
Nel frattempo Ottavio Missoni apre un laboratorio di maglieria a Trieste
I coniugi Missoni successivamente spostano la produzione artigianale interamente a Sumirago in provincia di Varese. In quel periodo la famiglia si ingrandisce e nascono Vittorio, Luca e Angela. Gli abiti firmati Missoni iniziano ad affermarsi nel mondo. Lo stile Missoni è rivoluzionario, esalta il patchwork, le righe colorate, il bianco nero e l’arcobaleno. C’è grande enfasi anche ai disegni astratti “africani”, alla maglia-pelliccia, ai tweed. Tra le frasi celebri di Ottavio Missoni ricordiamo: “Per vestirsi male non serve seguire la moda, ma aiuta“. Nel 1972 il New York Times scrive: ” I Missoni fanno la migliore maglieria del mondo e, secondo qualcuno, la moda più bella del mondo”.
Sono allestiti in uno spazio immaginato dal figlio Luca Missoni e progettato da Angelo Jelmini, per sottolineare la valenza di queste particolari realizzazioni tessili di Ottavio Missoni in mostra. Questi, a partire dagli anni Settanta li elegge come esclusiva tecnica di espressione artistica, capace di concentrare in modo peculiare gli interessi trasversali, sia nella moda che nell’arte, per materia e colore.
“In occasione dei 100 anni dalla nascita di mio papà , afferma Luca Missoni, ci è sembrato naturale avvalorare l’esposizione dei suoi Arazzi nella sala del Museo a lui dedicata con una narrazione tematica del suo lavoro artistico. Una selezione di studi originali, da sempre disegnati usando pennarelli colorati su carta a quadretti, realizzati per progettare le sue creazioni e i suoi arazzi. Una scelta di tessuti in maglia alcuni dei quali già esposti nel 1975 alla sua prima mostra alla Galleria Il Naviglio di Venezia. Una serie di dipinti policromi in acrilico su tavola creati in forma sperimentale nei primi anni Settanta. Parte dell’allestimento presenta la luminosa carriera sportiva di Ottavio, dal 1947 atleta della Società Ginnastica Gallaratese, culminata alle Olimpiadi di Londra del 1948 con la finale nei 400 metri ostacoli”.
La nuova installazione arricchisce la proposta espositiva del MA*GA
Il museo è nuovamente aperto al pubblico dal martedì al venerdì dalle ore 11.00 alle ore 16.00, dopo la chiusura forzata a causa delle disposizioni in materia di contenimento del contagio da Coronavirus, con le mostre Marzia Migliora. Lo spettro di Malthus, a cura di Matteo Lucchetti e La fantasia è un posto dove ci piove dentro. Dalle Lezioni Americane di Calvino alla collezione del MA*GA, a cura di Alessandro Castiglioni. L’ingresso gratuito alle mostre è offerto da Ricola, partner istituzionale del MA*GA.
Foto Courtesy Missoni e Luca Missoni