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Dpcm Covid fino a Pasqua: tutte le nuove regole. Moderna, vaccino per la variante sudafricana

Stop agli spostamenti e niente turismo né riunioni di famiglia

Il nuovo decreto sulle misure anti Covid per l’Italia, il primo dell’era Draghi, scadrà il 6 aprile, includendo così anche i giorni di Pasqua: domenica 4 e lunedì di Pasquetta, il 5. Al momento le limitazioni agli spostamenti tra Regioni restano fissate al 27 marzo ma è molto probabile una proroga. Sport solo all’aperto, piscine e palestre chiuse. Si lavora per i ristoranti aperti alla sera e le mostre nei weekend. Sul fronte delle aziende farmaceutiche il gruppo Moderna annuncia che sta lavorando a un vaccino specifico contro la variante sudafricana del Coronavirus.

Spostamenti fra regioni e visite ai parenti

Restano vietati gli spostamenti tra regioni se non per motivi di lavoro, salute e necessità. No al turismo e no alle riunioni di famiglia. Resta salva la possibilità di fare ritorno alla propria residenza, domicilio o abitazione. È consentito andare a trovare parenti e amici, ma non più di una volta al giorno e in un massimo di due persone, più eventualmente i bambini sotto i 14 anni. Questa possibilità, con il nuovo decreto, è esclusa nelle zone rosse, mentre resta possibile in quelle arancioni e gialle.

Scuola e attività sportiva

Nelle zone arancioni e gialle è confermata la didattica in presenza tra il 50 e il 75% per gli alunni delle scuole superiori. Solo Dad invece nelle zone rosse, mentre andranno sempre in aula i bambini dalla scuola dell’infanzia fino alla prima media. Consentita in zona rossa l’attività motoria e sportiva individuali e all’aperto. Sempre vietati gli sport di contatto e di squadra. Nelle zone rosse è possibile passeggiare solo nei pressi della propria abitazione e correre o andare in bici all’interno del proprio comune.

Palestre, cinema, teatri e musei

Slitta a data da destinarsi la riapertura delle palestre. Si lavora per riaprire le sale dei teatri e dei cinema entro la fine di marzo: l’ipotesi è quella della capienza di un terzo. Fino a un massimo di 500 persone al chiuso e 1.500 all’aperto. Al momento nelle Regioni in zona gialla i musei sono aperti solo nei giorni feriali. La richiesta del ministro Franceschini è quella di renderli visitabili anche nei weekend e nei festivi.

Ristoranti, negozi e seconde case

Secondo la normativa vigente, i ristoranti devono chiudere alle 18, fermo restando la possibilità di effettuare l’asporto e il delivery. Le Regioni chiedono però che possano rimanere aperti fino alle 22. In zona arancione e rossa è consentito solo l’asporto e la consegna a domicilio. Tutto come prima per quanto riguarda gli esercizi commerciali: aperti tutti in zona arancione e gialla, solo quelli che vendono prodotti essenziali in zona rossa. Chiusi ancora ovunque nei weekend i centri commerciali. È possibile raggiungere la propria seconda casa, anche se fuori Regione e in zona rossa, ma non più di un nucleo familiare per volta. In alcune Regioni, tuttavia, sono presenti normative ad hoc che escludono questa possibilità.

Moderna, nuovo vaccino in arrivo

L’azienda farmaceutica statunitense Moderna ha intanto consegnato le dosi del suo candidato vaccino, mRNA-1273.351, specifico contro la variante sudafricana del Sars-CoV-2. Il National Institutes of Health (NIH) statunitense provvederà allo studio clinico di verifica. Lo ha reso noto l’azienda stessa. Moderna ha poi resono noti ulteriori investimenti per aumentare la capacità produttiva globale del vaccino contro il Covid-19. La capacità produttiva prevista per il 2022 è aumentata a 1,4 miliardi di dosi, e il piano di base del 2021 è aumentato a 700 milioni di dosi. Il gruppo sta lavorando per fornire fino a 1 miliardo di dosi nel 2021.

Domenico Coviello

Attualità, Politica ed Esteri

Professionista dal 2002 è Laureato in Scienze Politiche alla “Cesare Alfieri” di Firenze. Come giornalista è “nato” a fine anni ’90 nella redazione web de La Nazione, Il Giorno e Il Resto del Carlino, guidata da Marco Pratellesi. A Milano ha lavorato due anni all’incubatore del Grupp Cir - De Benedetti all’epoca della new economy. Poi per dieci anni di nuovo a Firenze a City, la free press cartacea del Gruppo Rizzoli. Un passaggio alla Gazzetta dello Sport a Roma, e al desk del Corriere Fiorentino, il dorso toscano del Corriere della Sera, poi di nuovo sul sito di web news FirenzePost. Ha collaborato a Vanity Fair. Infine la scelta di rimettersi a studiare e aggiornarsi grazie al Master in Digital Journalism del Clas, il Centro Alti Studi della Pontificia Università Lateranense di Roma. Ha scritto La Storia di Asti e la Storia di Pisa per Typimedia Editore.

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