Tutto è iniziato nel 2016: in una manciata di giorni Stranger Things è uscito su Netflix ed è diventato un cult. Una dinamica di successo immediato ed esagerato come non se ne vedeva da un bel po’. I giovani protagonisti dell’universo anni Ottanta della serie sono diventati piccole-grandi icone internazionali. Milioni di followers su Instagram, fan in adulazione ovunque, un merchandising fittissimo. E Millie Bobby Brown, a soli 12 anni, è diventata una star. Prima che la sua faccia finesse su magliette e tazze da caffè aveva recitato con piccoli ruoli in show di successo come Grey’s Anatomy e Modern Family. Una puntata qui, una lì. Niente che lasciasse presagire l’incredibile svolta che la sua vita avrebbe incontrato con Stranger Things.

Da quel momento in poi il successo le è stato servito su un piatto d’argento, mentre continua la corsa di Stranger Things (tutt’ora tra le colonne portanti del catalogo Netflix) che uscirà quest’anno con la quarta stagione. Nel frattempo Eleven-Millie Bobby Brown ha appena compiuto 17 anni e la bambina dalla testa rasata con cui è stata presentata al mondo sta diventando una giovane donna sempre più bella. È ambasciatrice Unicef, è nella lista dei trenta adolescenti più influenti al mondo per il Times ed è anche la più giovane attrice candidata agli Emmy Awards (ben due di fila) nella storia del premio.

Millie Bobby Brown: il successo internazionale di una 17enne

La prima grande prova sembra averla già superata slegandosi dal personaggio di Eleven (e quindi dal rischio di rimanere solo una meteora legata al successo della serie) e ottenendo il ruolo di protagonista nella serie di film Henola Holmes e poi con Godzilla II – King of the Monsters. Ora si prepara a tornare al cinema con il film Godzilla vs. Kong, le cui riprese sono in corso proprio in questi giorni.

Verrebbe da chiedersi come faccia un’adolescente di 17 anni a tenere in piedi una vita da star del cinema come la sua – una questione che è sempre calamita di curiosità verso lo star system. A Vanity Fair, che l’ha intervistata proprio in Australia sul set di Godzilla vs. Kong, l’attrice ha confessato: «A volte mi chiedo se mi sia persa qualcosa, magari amicizie o altre esperienze che si fanno solo a scuola. Ma sono molto contenta così, perché questo mi permette di fare il lavoro che ho sempre volute fare».