Paura a Torino, incendio nell’ex palazzo Fiat: alta colonna di fumo sulla città
Vasto rogo nel pomeriggio del 2 marzo ma non ci sarebbero feriti
Un incendio di vaste proporzioni ha investito un luogo simbolo del centro di Torino, oggi 2 marzo. Il rogo si è verificato agli ultimi piani di quello che un tempo fu il centro direzionale della Fiat, all’angolo tra corso Ferrucci e corso Peschiera. Fiamme alte e visibili da tutti i torinesi, nel pomeriggio, sono seguite a un’esplosione. Sul posto sono intervenuti i vigili del fuoco e i carabinieri. Secondo le prime informazioni non ci sarebbero feriti.
“Esplosione mentre ci allontanavamo”
Dall’edificio si è alzata un’alta colonna di fumo nero ben visibile anche a chilometri di distanza. La struttura, caratteristica per la facciata di vetro e metallo, da alcuni anni è diventata un centro polifunzionale che ospita diversi uffici. “Abbiamo visto prima il fumo, poi sentito un’esplosione mentre ci stavamo allontanando” hanno spiegato alcuni impiegati, secondo quanto riporta online Repubblica.
Fiamme vicino alla piattaforma elicotteri
Il rogo sarebbe divampato subito sotto la piattaforma di atterraggio per gli elicotteri. Le squadre dei vigili del fuoco si sono immediatamente portati sul posto per mettersi al lavoro e circoscrivere l’incendio. Una colonna di fumo nero, molto alta, è rimasta visibile a lungo, anche da chilometri di distanza. I carabinieri sono anch’essi intervenuti sul posto mentre la polizia si occuperà delle indagini. Tra le prime ipotesi che gli investigatori hanno fatto c’è quella di un incidente durante lavori di ristrutturazione. I lavori di trasformazione del grande edificio, iniziati nel 2018, erano terminati circa un anno fa.
Sostanze tossiche
In casi come questi uno dei pericoli maggiori può essere costituito dalla tossicità delle sostanze emesse nell’aria dal rogo di materiali metallici o da costruzione. Al momento nulla fa propendere per una particolare situazione di allarme in questo senso. Ma i soccorritori sono al lavoro per evitare che questo accada. Come avvenne, per citare un caso emblematico, lo scorso settembre in relazione a un incendio vastissimo al porto di Ancona. Le fiamme erano divampate poco dopo la mezzanotte del 15 settembre ed erano durate fino alle prime luci dell’alba successiva. In quel caso, però, il rogo si era sviluppato nell’area industriale del porto, coinvolgendo 20mila metri quadrati di capannoni. Il Comune aveva diramato a tutti gli abitanti un avviso chiaro: “Tenete le finestre chiuse e limitate gli spostamenti”.