Le prime 8 querce le hanno selezionate pochi giorni fa nella foresta di Bercé, nord-ovest della Francia. Ma adesso si procede a sceglierne altre mille: sono alberi maestosi che saranno utilizzati nella ricostruzione di parte della guglia di Notre-Dame a Parigi. Ricordate il tragico incendio che, non per cause dolose, devastò per ore la celeberrima cattedrale famosa in tutto il mondo, la sera del 15 aprile 2019? Beh, adesso i lavori procedono più spediti e si cerca di ripristinare a tutti i costi l’antica bellezza. In totale, un migliaio di querce di tutte le regioni della Francia sono state offerte per realizzare l’opera di ricostruzione e restauro.
“Sarà sicura per 10 secoli”
L’obiettivo è, in particolare, rifare l’ossatura della guglia dell’architetto Viollet-le-Duc, distrutta nell’incendio, oltre alle travi del transetto e a quelle adiacenti. Per lanciare l’iniziativa, il ministro dell’Agricoltura, Julien Denormandie, e la ministra della Cultura, Roselyne Bachelot, hanno simbolicamente applicato una placca su una delle piante, con la scritta “albero numero 1”. “È un cantiere che riguarda tutta la Francia – ha detto il generale Jean-Louis Georgelin, che presiede l’ente pubblico incaricato della messa in sicurezza e del restauro di Notre-Dame -. Consentirà di garantire la sicurezza della cattedrale per 8-10 secoli”.
Alberi donati da tutto il Paese
Tutte le regioni di Francia hanno donato querce per quest’impresa mentre lo Stato ha offerto 355 alberi provenienti dagli appezzamenti gestiti dall’Ente nazionale foreste. Mille alberi dovranno essere abbattuti entro fine marzo per poter poi essere segati a pezzi e quindi i tronchi predisposti per poter essere utilizzati. A quel punto, però, si dovrà attendere un periodo di 12-18 mesi. Un arco di tempo necessario perché il legno raggiunga un tasso di umidità inferiore al 30%. Con la preparazione del legname comincia realmente la fase di ricostruzione di Notre-Dame che dovrebbe partire il prossimo autunno. E che consentirà la riapertura al culto della cattedrale di Parigi nell’aprile 2024, come previsto dal presidente della Repubblica, Emmanuel Macron. Attualmente è in via di conclusione la fase di messa in sicurezza.