Cosa resta della dieci giorni di Parigi Fashion Week 2021? Nelle collezioni Autunno/Inverno 2021/2022 i grandi stilisti raccontano una lunga fiaba che parte anche dalla pandemia e che nella sua natura digitale arriva ad una nuova forma di immagine. E di donna.
Hèrmes
Nella virtuale Parigi Fashion Week 2021 Hermès porta una donna cosmopolita, protagonista di un futuro incerto, oggi più che mai, ma che la chiama all’appello. Sguardi algidi e toni caldi, dal vinaccia al verde, dal nero al terra. La femminilità portata in passerella da Hèrmes guarda dritta di fronte a sé come la sua direttrice creativa, Nadège Vanhée-Cybulski. Nel filmato diretto da Sébastien Lifshitz sono tre le art performance che raccontano New York, Shangai e Parigi. Tre città per un unico, solido tipo di donna: quella che con resilienza crede in sé. Il trittico presenta la nuova collezione Autunno/Inverno accompagnando sinuosamente i movimenti del corpo, attraverso abiti ampi che non forzano la silhouette ma, al massimo, la cingono in vita con cinture e la ornano con chiffon a collo alto. E ancora ampiezza nei pantaloni, nelle giacche e nelle maniche baloon. Le mantelle monocromatiche creano volume mentre gli stivali dal tacco squadrato falcano la strada a passo di marcia. La donna di Hèrmes punta al futuro, con stile ma con raffinata comodità.
Dior
Maria Grazia Chiuri porta in scena lo stereotipo della fiaba per sovvertirlo e raccontare la nuova donna femminista. La collezione Dior prêt-à-porter Donna Autunno/Inverno viene presentata l’8 marzo alla Galleria degli Specchi del Palazzo reale di Versailles: due scelte assolutamente non casuali. In un’esperienza quasi sensoriale, le modelle sfilano accompagnate da performer che danzano dietro alcuni specchi spinati, raccontando e celebrando il dolore femminile. L’atmosfera suggestiva e fiabesca è tutt’altro che favolistica: la magnificenza dell’estetica scelta da Dior è in realtà narrazione del protofemminismo, costellato di abiti e accessori.
Chiuri sceglie la delicatezza degli abiti in lamè e lurex e l’aura misteriosa dei modelli neri laser-cut. Ma soprattutto il dominio del colore rosso, a partire dalla Bar Jacket ispirata a Cappuccetto Rosso. E ancora La Bella e la Bestia, Alice nel Paese delle Meraviglie e perfino il Soldatino di stagno. Ma nessuna favola: Dior schiera mantelli, cappotti dal taglio corto ma anche long dress principeschi, tulle e strascichi. Perché la fiaba è meraviglia, eleganza e stupore, purché ne vengano rimessi in discussione gli stereotipi: ripartiamo da qui.
Schiaparelli
E poi arriva Daniel Roseberry, che alla donna Schiaparelli mette in mano tutte le munizioni necessarie per scendere in campo, nella vita di tutti i giorni. L’Alta moda passa il testimone al ready-to-wear con una collezione Autunno/Inverno 2021 versatile e determinata a dire: che sia rivoluzione, ma con gusto. La Parigi Fashion Week di Schiaparelli è scultorea e anatomica, ma anche shocking e irriverente. L’oro fa da padrone ed invade i corpi con regalità: cola sugli occhi e sulle orecchie, avvolge l’addome come un’armatura calda e sensuale, decora con prepotenza ogni dito della mano. Diventa insieme scultura, armatura e definizione stessa del corpo femminile. Capsule, cinture e gioielli: con Schiaparelli l’accessorio diventa scudo e munizione, un’opera d’arte da contemplare.
Giambattista Valli
La donna che Valli porta a Parigi arriva direttamente da Roma: continua il discorso romantico e ispiratissimo dello stilista con una città da riscoprire, partendo dalla scultura fino alla dolce vita di una femminilità classica e sospirata, a passeggio tra i ricordi e la voglia di tornare a splendere. La nuova collezione Autunno/Inverno 2021 di GIambattista Valli sceglie una donna potente ma senza rinunciare alla leggerezza, come l’antichissima civiltà l’esuberante Paolina Borghese Bonaparte a cui lo stilista di ispira.
Accessori classici e scarpe che paiono piedistalli per imperatrici; silhouette definite da abiti aderenti e mini; e ancora perle, animalier e la ricorrenza del bianco marmoreo. La donna di Valli è l’altra faccia della pandemia: sospira romantica ma determinata a riprendersi il suo futuro. Cerca uno spicchio di sole e sembra dipinta per passeggiare tra le vie di Roma durante un pomeriggio primaverile.
Balmain
Olivier Rousteing punta dritto al futuro, letteralmente. Per farlo, il direttore creativo di Balmain ambienta la sua sfilata digitale proprio in un aeroporto, nell’hanger di Air France. Balmain sogna in grande, fa le valigie e mira alla Luna: ecco allora una sfilata di giacche bomber, look da paracadutista e scintillanti uniformi. La donna di Rousteing è una viaggiatrice glamour, aviatrice sexy e incarnazione della libertà che più ci manca: quella di volare via ed esplorare il mondo. Il nome della collezione è ELY 64-83, quasi a ricordare il codice di un volo di linea. Così come i ricami, ispirati alla meccanica di aerei e motori, e le borse morbide con micro dettagli raffiguranti bussole, mini aeroplani e perfino cuscini da viaggio.
Chanel
Infine la risposta di Virginie Viard alla pandemia: una collezione che è un mix di contrasti. Chanel guarda al cool chic parigino degli anni ’70 e all’atmosfera di vacanze invernali, senza rinunciare alla bellezza e ai dettagli più preziosi. Il fascino è sempre e comunque quello del brand: look seducenti, crop top, mini dress e paillettes. Cerchietti, ovviamente, ma anche catene e l’iconico tweed. Il mantra non cambia: anche la comodità vuole la sua eleganza.
L’accostamento dei vari elementi del look, spesso in contrasto tra loro, è il punto forte dell’Autunno/Inverno 2021/2022 Chanel. Maxi tweed che svelano crop top, capi in stile militare, lingerie sbarazzina e provocante mixata alla tradizione, boots di pelo e paillettes multicolore. Anche stavolta Chanel non lascia fuori nessun tipo di donna: è pronta a ritrovare la sua socialità fuori casa, all’insegna di un lusso quotidiano adatto ad ogni occasione.