Sharon Stone la femme fatale “per caso”: per Basic Instinct non fu la prima scelta
La femme fatale del grande schermo per eccellenza compie oggi 63 anni
Indimenticabile femme fatale, sebbene abbia cercato di scrollarsi negli ultimi anni il ruolo di dosso, Sharon Stone compie oggi mercoledì 10 marzo 63 anni. Affascinante, magnetica, di una bellezza che resiste alla prova del tempo, la diva del grande schermo si mostra in tutto il suo splendore. Non solo fisico, ma anche e soprattutto mentale, grazie a una maggior consapevolezza acquisita nel corso degli anni. “Non bisogna rimanere belle ragazze per sempre, è meraviglioso essere una donna adulta e intelligente“- ha difatti dichiarato recentemente al Telegraph.
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L’intramontabile Catherine Tramell di Basic Instinct, prossimo ormai ai 30 anni dalla sua uscita, tuttavia, continua a risplendere più luminosa che mai. Nello scatto pubblicato pochi giorni fa sul proprio profilo Instagram, infatti, Sharon Stone ha annunciato di essere stata scelta come modella per la nuova campagna di Dolce & Gabbana. Tacchi a spillo, in un look total black, sembra impensabile che siano passati tutti questi anni dalla celebre pellicola. E sembra ancora più incredibile il fatto che, inizialmente, la sua presenza in Basic Instinct non fosse neanche prevista.
Sharon Stone, femme fatale “per caso”: per Basic Instinct erano state considerate altre 50 attrici
Ad oggi sembra impensabile considerare un’altra attrice che non sia Sharon Stone per Basic Instinct. Eppure, all’epoca l’attrice statunitense era solo una delle 50 attrici perse in considerazione per rivestire i panni di Catherine Tramell. Nel 1992, infatti, l’attrice non godeva ancora della fama odierna. Il suo nome era legato per lo più a un ruolo di rilievo che aveva ricoperto in Atto di forza del 1990. Al fianco di Arnold Schwarzenegger, il film si avvale della regia dello stesso Paul Verhoeven. Autore controverso, che di lì a due anni più avanti avrebbe diretto Basic Instinct, era indeciso sull’attrice protagonista.
Per la conturbante Tramell, scrittrice e psicologa accusata di omicidio, molti erano i nomi trapelati. Tra tutti, l’attore protagonista aveva proposto quello di Kim Basinger. Il suo, tuttavia, non era il solo nome proposto. La produzione, infatti, aveva considerato anche Meg Ryan, Michelle Pfeiffer, Kathleen Turner, Jodie Foster, Demi Moore, Geena Davis e Julia Roberts. Tutte rifiutarono l’offerta per il medesimo motivo: le numerose scene intime previste. Interpreti già affermate, a differenza di Sharon Stone, che era in cerca della sua grande occasione, le spianarono la strada in maniera casuale.
Il resto, come sappiamo, è storia. Nonostante le critiche che la pellicola ricevette (come, d’altronde, la quasi totalità dei film diretti da Paul Verhoeven), Basic Instict fu un successo al botteghino. E, soprattutto, diede modo di assistere alla nascita della nuova femme fatale. Da lì in poi, infatti, l’attrice avrebbe dominato sul grande schermo. Il personaggio, in fondo, era nato per essere interpretato da Sharon Stone. Donna dotata di immenso intelletto (è noto che l’attrice sia in possesso di un quoziente intellettivo di gran lunga superiore alla media) e straordinaria bellezza, due caratteristiche evidenti nella diva statunitense, offrì un’interpretazione magistrale.
Non colpì solo il suo mostrarsi così disinibita: a fare veramente la differenza furono i primi piani stretti sul volto dell’attrice, che restituirono uno sguardo magnetico, affascinante che inevitabilmente catturò il pubblico. Basic Instinct segnò dunque la nascita di Sharon Stone come femme fatale, dando inizio alla sua straordinaria carriera. Una carriera che oggi, a 63 anni, resiste alla prova del tempo.