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A Palazzo Barberini i racconti fotografici dell’Italia ai tempi del lockdown

Promossa dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali e per il Turismo; realizzata dalla Direzione Generale Creatività Contemporanea e dall'Istituto Centrale per il Catalogo e la Documentazione, in collaborazione con le Gallerie Nazionali di Arte Antica.

VelvetMag ha visitato per voi la mostra la settimana scorsa; si raccomanda pertanto il pubblico di consultare il sito ufficiale di Palazzo Barberini per informarsi circa le variazioni di apertura della mostra dovute alle restrizioni imposte dall’ultimo Dpcm.

Un titolo assai evocativo che racchiude perfettamente il significato di quello che è stato il nostro Paese durante i difficili mesi del lock-down. Italia In-attesa. 12 racconti fotografici è la mostra che ha aperto il 25 febbraio a Palazzo Barberini a Roma, a cura di Margherita Guccione, Carlo Birrozzi e Flaminia Gennari Santori. In esposizione oltre 100 opere commissionate a 12 fotografi italiani di diversa generazione che rientrano nell’ambito di un progetto dedicato alla creazione di un archivio visivo dell’Italia durante l’emergenza sanitaria.

Le opere in mostra

Gli autori selezionati da un Comitato Scientifico presieduto da Margherita Guccione hanno realizzato degli scatti fotografici che raccontano il vuoto e la sospensione della vita ordinaria nel momento più drammatico causato dall’insorgere della pandemia. I fotografi hanno “perlustrato” vari luoghi della Penisola, rimanendo in prossimità del proprio domicilio; nelle opere compaiono quindi paesaggi urbani, extra urbani, oltre a siti della cultura italiani. Ciò che si è venuto a creare sono opere ammirevoli che rispondono ai generi più vari e che sfruttano diverse tecniche, in grado di coniugare tradizione e sperimentazione. Il tutto calato nella cornice spettacolare di Palazzo Barberini, di cui è possibile ammirare ambienti monumentali normalmente non accessibili al pubblico. Una parte dell’esposizione è dislocata anche all’interno di una serra, alla quale si può accedere da un ampio giardino che costituisce una piccola, grande oasi di pace nel cuore della città.

Paola De Pietri (Reggio Emilia, 1960)
– Rimini Venezia, 2020

I fotografi

L’obiettivo della mostra è sviluppare un racconto corale della situazione attuale, fornendo al tempo stesso una visione quanto più panoramica dei punti di vista di ciascun fotografo riguardo al lock-down. Più in particolare, questa collettiva intende anche rendere conto di come l’emergenza sanitaria abbia influito su alcuni in dei principali narratori visivi italiani. Ma chi sono questi “narratori visivi”? I loro nomi sono: Olivo Barbieri, Antonio Biasucci, Silvia Camporesi, Mario Cresci, Paola De Pietri, Ilaria Ferretti. E poi ancora Guido Guidi, Andrea Jemolo, Francesco Jodice, Allegra Martin, Walter Niedermayr, George Tatge.

Tutti progetti sono molto interessanti, sia a livello concettuale sia a livello estetico. Per ragioni di spazio non possiamo parlare in maniera approfondita di tutti, ma ci limiteremo a citarne solo alcuni.

Ilaria Ferretti (Fabriano, 1980)
– Natura Italia, nido e insetto stecco, primavera 2020

 

Le immagini visionarie di Antonio Biasucci trasferiscono la riflessione su un piano totalmente simbolico: i ceppi di alberi, ripresi in modo tale da richiamare forme antropomorfe, sono soggetti che rimandano alla circolarità del tempo. Invece, Mario Cresci rivolge il suo obiettivo sia al micro-mondo della sua casa a Bergamo, sia a quello esterno rappresentato da una città deserta. Nella Sala Ovale, posta al piano nobile del palazzo, degno di nota è il progetto di Paola De Pietri. La fotografa di Reggio Emilia si è soffermata su paesaggi talmente eterei di Rimini e Venezia da sembrare quasi astratti. Infine, da citare è senza dubbio la giovane Ilaria Ferretti che, invece, si è concentrata sulla natura in quanto realtà che ha potuto riprendere i suoi spazi.

INFORMAZIONI

Italia In-attesa. 12 racconti fotografici

A cura di Margherita Guccione, Carlo Birrozzi, Flaminia Gennari Santori

Palazzo Barberini

Via delle Quattro Fontane, 13 Roma

Dal 25 febbraio al 13 giugno 2021

Dal lunedì al venerdì 10.00 – 18.00. La biglietteria chiude alle 17.00

La prenotazione individuale è consigliata

www.barberinicorsini.org

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Manuela Valentini

Arte&Cultura

Manuela Valentini lavora tra Roma e Bologna. Laureata in Storia dell’Arte Contemporanea all’Università di Bologna, è curatrice indipendente di mostre d’arte contemporanea in Italia e all’estero. Tra i vari progetti realizzati, si ricorda New Future – una collettiva promossa da Visioni Future, MAMbo e BJCEM – durante la quale sono stati presentati i lavori di tredici artisti visivi selezionati al W.E.Y.A World Event Young Artist di Nottingham. Ha inoltre curato un focus a proposito dell’arte giovane italiana in occasione di Mediterranea 16, la sedicesima edizione della Biennale dei Giovani Artisti del Mediterraneo. Infine, nel 2014 ha portato un’installazione di Marcos Lutyens in esposizione al MAMbo – Museo d’Arte Moderna di Bologna. Iscritta all’ordine dei giornalisti dell’Emilia-Romagna, si è occupata di due rubriche (Ritratto del curatore da giovane e L’altra metà dell’arte) per Exibart – per cui continua a scrivere – ma l’esordio in ambito giornalistico è avvenuto nel 2010 sulle pagine culturali de Il Resto del Carlino.

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