Storie e Personaggi

Giornata del Fiocchetto Lilla, aumentano i disturbi alimentari: come riconoscerli e combatterli

A causa del Covid forme quali anoressia e bulimia hanno colpito molti giovani

Promossa per la prima volta nel 2012, ricorre oggi 15 marzo la Giornata nazionale del “Fiocchetto Lilla” contro i disturbi del comportamento alimentare. A promuovere l’iniziativa, fin dagli inizi, l’associazione “Mi Nutro di Vita” di Pieve Ligure (Genova). L’iniziativa, secondo quanto riporta il sito coloriamocidililla.wordpress.com, parte da un padre, Stefano, che ha perso la figlia Giulia a soli 17 anni per bulimia, quando la ragazza era in lista d’attesa per il ricovero in una struttura dedicata. La data del 15 marzo è stata scelta proprio perché in questo giorno ricorre l’anniversario della scomparsa della giovanissima Giulia.

Il significato della ricorrenza

L’associazione ha l’obiettivo di offrire supporto a coloro che stanno lottando contro queste problematiche. Ma la ricorrenza del “Fiocchetto Lilla” serve anche per sensibilizzare l’intera opinione pubblica italiana sul tema dei “Disturbi del Comportamento Alimentare (DCA)”. Fra questi ci sono l’anoressia, la bulimia, l’obesità ma non solo. Si ricomprendono sotto questa definizione anche molte altre forme di forte disagio psicofisico.

Colpiti 3 milioni di giovani in Italia

Come informa il portale che promuove l’iniziativa, in Italia, a soffrire di questi disturbi a livello alimentare, sono circa 3 milioni di giovani. Un fenomeno “spesso sottovalutato sia da chi ne soffre che dai familiari, e che costituisce una vera e propria epidemia sociale”. Tra le persone interessate, il 95,9% sono donne, il 4,1% uomini.

La pandemia ha aggravato la situazione

Secondo quanto sottolineano gli esperti, la pandemia e i relativi lockdown (quello nazionale ma anche le zone rosse) hanno provocato un netto aumento dei disturbi alimentari nel nostro Paese. Infatti, secondo i dati resi noti dal Centro Nazionale per il Controllo e la Prevenzione delle Malattie, nei primi sei mesi del 2020 in Italia ci sono stati 230.458 nuovi casi. A fronte dei 163.547 dello stesso periodo del 2019, con un aumento del 30%. Tra questi casi, sono aumentati quelli di esordio della malattia, ovvero che prima non esistevano. Ma si sono aggravati anche quelli preesistenti. E si è abbassata la fascia di età, che ha coinvolto giovanissimi pazienti anche di appena 11 anni.

 

Domenico Coviello

Attualità, Politica ed Esteri

Professionista dal 2002 è Laureato in Scienze Politiche alla “Cesare Alfieri” di Firenze. Come giornalista è “nato” a fine anni ’90 nella redazione web de La Nazione, Il Giorno e Il Resto del Carlino, guidata da Marco Pratellesi. A Milano ha lavorato due anni all’incubatore del Grupp Cir - De Benedetti all’epoca della new economy. Poi per dieci anni di nuovo a Firenze a City, la free press cartacea del Gruppo Rizzoli. Un passaggio alla Gazzetta dello Sport a Roma, e al desk del Corriere Fiorentino, il dorso toscano del Corriere della Sera, poi di nuovo sul sito di web news FirenzePost. Ha collaborato a Vanity Fair. Infine la scelta di rimettersi a studiare e aggiornarsi grazie al Master in Digital Journalism del Clas, il Centro Alti Studi della Pontificia Università Lateranense di Roma. Ha scritto La Storia di Asti e la Storia di Pisa per Typimedia Editore.

Pulsante per tornare all'inizio