L’Agenzia italiana del farmaco Aifa ha stabilito di estendere il divieto di utilizzo del vaccino AstraZeneca Covid-19 su tutto il territorio nazionale. Tale decisione è stata assunta oggi 15 marzo in linea con analoghi provvedimenti adottati da altri Paese europei come Germania e Francia. Si tratta di una sospensione in via del tutto precauzionale e temporanea, in attesa dei pronunciamenti dell’Ema, l’Agenzia europea del farmaco.

Giorni di tensione su AstraZeneca

Lo scorso giovedì, 11 marzo, l’Aifa aveva deciso il ritiro di un lotto di vaccino AstraZeneca a seguito della comunicazione di alcuni “gravi eventi avversi”. Sebbene non ci fossero prove che, a causarli, fosse stato il farmaco. Domenica 14 marzo, la Regione Piemonte aveva deciso autonomamente lo stop a un altro lotto di vaccino. Aifa sta indagando per stabilire se vi fossero legami causali, al momento esclusi, tra i decessi (dovuti alla formazione di coaguli nel sangue) e la vaccinazione. E ha spiegato che comunicherà appena possibile le modalità di completamento della vaccinazione per tutti coloro che hanno ricevuto la prima dose di AstraZeneca.

Il sequestro del lotto in Piemonte

Nella mattinata di oggi i carabinieri del Nas, su disposizione della Procura di Biella, avevano sequestrato le dosi del lotto ABV5811 AstraZeneca. Una partita di vaccini che l’Unità di crisi della Regione Piemonte ha sospeso dopo la morte di Sandro Tognatti, il professore di clarinetto morto nella sua abitazione di Cossato (Biella) poche ore dopo la somministrazione del vaccino Astrazeneca.

Aperta un’inchiesta a Biella

La procura di Biella ha aperto una inchiesta sul decesso. Le indagini sono coordinate dal procuratore Teresa Angela Camelio e dirette dal sostituto procuratore Paola Francesca Ranieri, che ha disposto il sequestro delle dosi del lotto. Le attività di sequestro dei Carabinieri Nas si sono svolte presso tutti gli hub di distribuzione e i centri di vaccinazione dove sono state consegnate complessivamente 393.600 dosi relative al lotto di vaccino Covid-19 ABV5811 di AstraZeneca. Quello già bloccato in Piemonte. Il sequestro è al fine di “porre a vincolo i quantitativi non ancora somministrati e presenti in giacenza”.

Germania e Francia si aggiungono alla lista

Le autorità sanitarie hanno deciso lo stop alla somministrazione del vaccino AstraZeneca, in tutto o in parte, e comunque sempre in forma temporanea e precauzionale, anche in altri Paesi. Sia in Europa che in altri continenti. A oggi si tratta di Germania e Francia – oggi 15 marzo -. Ma già prima: Danimarca, Norvegia, Bulgaria, Islanda, Irlanda, Paesi Bassi, Indonesia. In un primo momento anche la Thailandia aveva sospeso l’utilizzo del vaccino, ma ha poi fatto marcia indietro. La somministrazione delle fiale di AstraZeneca ripartirà domani 16 marzo e i primi a ricevere le dosi saranno il premier Prayut Chan-o-cha e i ministri del suo governo. Austria, Estonia, Lettonia, Lituania e Lussemburgo, invece, hanno ritirato solo le dosi provenienti da un lotto su cui sono in corso indagini.