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Vaccini, Speranza: “Chi ha fatto la prima dose AstraZeneca stia tranquillo, ora risposte dall’Ema”

Gli italiani chiedono certezze a fronte di uno stop avvenuto in mezza Europa

Aggiornamento ore 16:20 – “Non ci sono indicazioni che le vaccinazioni possano aver provocato questi eventi” ma l’Ema sta conducendo “un’analisi rigorosa sugli eventi tromboembolici”. E sta valutando “caso per caso le reazioni sospette“. Lo ha detto Emer Cooke, direttore esecutivo dell’Ema – l’agenzia europea del farmaco – durante la conferenza stampa di oggi 16 marzo. “Dobbiamo fare un’analisi scientifica approfondita per dare una risposta” sul vaccino di AstraZeneca. Il verdetto europeo sul vaccino anglo-svedese è previsto per dopodomani 18 marzo.

 

Chi ha fatto già il vaccino AstraZeneca non ha ragione di essere preoccupato. Questa è una pausa solo precauzionale. I vaccini sono e restano l’arma fondamentale con cui uscire da questi mesi difficili”. Così, stamani 16 marzo, il ministro della Salute, Roberto Speranza, in occasione dell’evento “Online Talk Sanità”, intervistato dal direttore del Corriere della sera, Luciano Fontana. “Quando emergono fatti nuovi è giusto fermarsi per fare una verifica, questo deve aumentare fiducia dei cittadini”, ha detto ancora Speranza.

Cosa è successo in questi giorni

L’Italia è spaventata. Da quando, il 15 marzo, L’Aifa, l’agenzia italiana del farmaco, ha bloccato temporaneamente su tutto il territorio nazionale le somministrazioni del vaccino AstraZeneca, la tensione cresce. Si attende il parere dell’Agenzia europea del farmaco (Ema) e intanto saltano decine di migliaia di vaccinazioni già fissate in tutte le regioni. Dopo 4 casi di morti sospette, in Sicilia e in Piemonte, e il blocco dell’AstraZeneca in parecchi Paesi europei, adesso anche da noi è stop per 48 ore sulle dosi del gruppo farmaceutico anglo-svedese. Persino la Svezia ha sospeso il medesimo vaccino, oggi 16 marzo. Al momento non c’è alcuna prova che via sia una qualche correlazione causale tra i decessi e l’avvenuta somministrazione di AstraZeneca. L’azienda e la stessa Ema hanno già rassicurato: su milioni di dosi, dicono, sono pochissimi i casi sospetti.

Perché lo stop delle somministrazioni

Ma lo stop alle vaccinazioni è segno dell’attenzione che gli enti regolatori scelgono di avere. L’obiettivo è ora di esaminare il farmaco e valutare ogni scrupolo sull’eventuale pericolosità grave del vaccino. “La decisione di ieri (15 marzo, ndr.) di sospendere AstraZeneca è di natura precauzionale – ha dichiarato il ministro Speranza -. Ed è emersa dopo una valutazione dell’istituto tedesco per i vaccini. C’è stato un confronto tra i ministri della salute. Ora i governi attendono il giudizio dell’Agenzia europea del farmaco per giovedì (18 marzo, ndr.). Siamo fiduciosi che possano emergere tutti gli elementi di rassicurazione per consentirci di riprendere la vaccinazione. Adesso è giusto avere cautela”. “L’auspicio è che già giovedì Ema ci dia risposte sufficienti per poter ripartire” con il vaccino AstraZeneca.

Domenico Coviello

Attualità, Politica ed Esteri

Professionista dal 2002 è Laureato in Scienze Politiche alla “Cesare Alfieri” di Firenze. Come giornalista è “nato” a fine anni ’90 nella redazione web de La Nazione, Il Giorno e Il Resto del Carlino, guidata da Marco Pratellesi. A Milano ha lavorato due anni all’incubatore del Grupp Cir - De Benedetti all’epoca della new economy. Poi per dieci anni di nuovo a Firenze a City, la free press cartacea del Gruppo Rizzoli. Un passaggio alla Gazzetta dello Sport a Roma, e al desk del Corriere Fiorentino, il dorso toscano del Corriere della Sera, poi di nuovo sul sito di web news FirenzePost. Ha collaborato a Vanity Fair. Infine la scelta di rimettersi a studiare e aggiornarsi grazie al Master in Digital Journalism del Clas, il Centro Alti Studi della Pontificia Università Lateranense di Roma. Ha scritto La Storia di Asti e la Storia di Pisa per Typimedia Editore.

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