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Covid: stretta sui controlli anti assembramenti. Speranza: “Fiducia nei vaccini, si va avanti”

In vista delle vacanze di Pasqua più forze dell'ordine sulle strade

Dal ministero dell’Interno l’indicazione ai prefetti è chiara: stringere sui controlli contro il rischio di assembramenti. La lotta all’epidemia deve intensificarsi per arrestare i contagi da varianti, che stanno crescendo ovunque. Sul fronte dei vaccini il ministro della Salute, Roberto Speranza, chiarisce che l’Italia vuole andare avanti e anzi accelerare, al di là della sospensione del vaccino AstraZeneca, sui cui è attesa per domani 18 marzo la valutazione dell’agenzia europea del farmaco (Ema). 

Strade e autostrade presidiate

In Italia l’occupazione nelle terapie intensive continua a salire. Sono occupati a oggi il 35% dei posti letto, il 4% in più in una sola settimana. Si tratta di una soglia critica. E dal Viminale è partita l’indicazione ai prefetti di stringere sui controlli contro il rischio assembramenti di folla, che facilitano la corsa del virus. In vista delle vacanze pasquali, quindi, attenzione mirata sulle strade extraurbane per intercettare gli spostamenti illegali.

Controlli a raffica nel weekend

Nello scorso weekend, intanto, i dati mostrano una crescita delle infrazioni registrate dalle forze dell’ordine: sono stati quasi 5mila i sanzionati e 90 gli esercizi commerciali chiusi per irregolarità, numeri in deciso aumento rispetto a quelli del fine settimana precedente. Il comandante generale dell’Arma dei Carabinieri, Teo Luzi, ha tenuto comunque a sottolineare che i controlli vengono svolti “con equilibrio e sensibilità”. C’è “un’opera di persuasione nei confronti del cittadino – ha detto -, poi c’è anche il momento repressivo”.

Rivoluzione nel Cts

Sul fronte vaccini, sono circa 200mila gli italiani che hanno saltato la prima somministrazione del vaccino a causa della sospensione di AstraZeneca ma l’impatto potrebbe essere riassorbito nell’arco di un paio di settimane. Questo grazie anche all’incremento delle dosi in consegna da parte di Pfizer. Intanto, in attesa delle conclusioni degli approfondimenti dell’Ema sul farmaco dell’azienda anglo-svedese attese per giovedì 18, il governo riorganizza la campagna vaccinale. E mette mano a un altro degli organismi che gestiscono l’emergenza, il Comitato tecnico scientifico (Cts). A guidarlo sarà Franco Locatelli, il presidente del Consiglio Superiore di Sanità.

“Fiducia nei vaccini non si incrina”

Sul tema delle vaccinazioni è intervenuto di nuovo il ministro della Salute, Roberto Speranza. “Il governo italiano considera i vaccini la prima vera chiave per chiudere questa stagione. Quanto avvenuto nelle ultime ore non incrina la nostra fiducia – ha detto il ministro in audizione alle Commissioni riunite Affari sociali di Camera e Senato -. La campagna di vaccinazione va quindi avanti e dovrà accelerare anche con l’aumento delle dosi che avremo a disposizione. L’auspicio è che già da domani (18 marzo, ndr.) possa arrivare una risposta dall’Ema. Abbiamo massima fiducia e pretendiamo il massimo livello di sicurezza”. L’agenzia europea del farmaco sta valutando gli eventi tromboembolici denunciati dopo la somministrazione del vaccino AstraZeneca nei Paesi europei, ma ha già dato alcune rassicurazioni di massima. Dal canto suo il premier Mario Draghi ha parlato con il presidente della Francia, Emmanuel Macron. Entrambi condividono l’auspicio di una pronta ripresa delle somministrazioni.

Domenico Coviello

Attualità, Politica ed Esteri

Professionista dal 2002 è Laureato in Scienze Politiche alla “Cesare Alfieri” di Firenze. Come giornalista è “nato” a fine anni ’90 nella redazione web de La Nazione, Il Giorno e Il Resto del Carlino, guidata da Marco Pratellesi. A Milano ha lavorato due anni all’incubatore del Grupp Cir - De Benedetti all’epoca della new economy. Poi per dieci anni di nuovo a Firenze a City, la free press cartacea del Gruppo Rizzoli. Un passaggio alla Gazzetta dello Sport a Roma, e al desk del Corriere Fiorentino, il dorso toscano del Corriere della Sera, poi di nuovo sul sito di web news FirenzePost. Ha collaborato a Vanity Fair. Infine la scelta di rimettersi a studiare e aggiornarsi grazie al Master in Digital Journalism del Clas, il Centro Alti Studi della Pontificia Università Lateranense di Roma. Ha scritto La Storia di Asti e la Storia di Pisa per Typimedia Editore.

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